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RIFERIMENTI |
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Eroidi,
testo latino |
Voci dal mondo
antico.P. Ovidii Nasonis, Heroides XI, Canace
Macareo. http://www.poesialatina.it/_ns/Testi/Ovidii/Her11.htm; |
Eroidi,
traduzione italiana |
Mitologia e...
dintorni. Ovidio, Eroidi, Canace a Macareo; https://www.miti3000.it/mito/biblio/ovidio/eroidi/undicesimo.htm. |
Sperone Speroni, Canace |
Tragedia in versi, fu composta per
l'Accademia degli Infiammati di Padova, e fu
pubblicata a Firenze nel 1546. Il suo modello era la tragedia di Seneca. https://en.wikipedia.org/wiki/Canace_(play). |
ESCLUSIONE DEGLI INCESTUOSI DALLA COMUNITÀ UMANA, DALLA TERRA E DAL CIELO | |
Ma per non contaminare i vivi / con la mia vita e i morti morendo, mettetemi fuori dai due regni... (vv. 485-487) |
Non conosco una storia d'incesto che nella sua costruzione, nei versi e in ogni parola inviti a guardare l'abissale complessità del tema, fino a far vibrare nel lettore che voglia e possa seguirla le corde umanissime che appartengono a ciascuno. Sempre presente e controverso, il mito di Edipo in psiconalisi non cessa di interrogarci, con la ricchezza perturbante dei suoi temi che ricorrono dal mito e dalla tragedia greca a Ovidio, alle leggende cristiane di Giuda, dannato più di ogni altro essere umano, e di Gregorio, che avendo vissuto l'incesto espia la sua colpa e alla fine viene eletto papa. Il romanzo latino di Apollonio re di Tiro, la cui fortuna dal V al XVIII secolo è stata immensa, articola in forma quasi fiabesca il tema dell'incesto (vedi anche: La storia di Apollonio re di Tiro. Introduzione, testo critico, traduzione e note a cura di Giovanni Garbugino. Alessandria: Edizioni dell'Orso 2010). Il tema dell'incesto è in una fiaba tra le più diffuse, che Perrault scrisse intitolandola Pelle d'Asino (1697). Favole col motivo esplicito dell'incesto sono presenti già nelle Piacevoli notti di Giovan Francesco Straparola (1551-1553), e nel Cunto de li cunti o Pentamerone di Giambattista Basile (1634-1636). Il tema ricorre nelle fiabe popolari (vedi: Le tacconelle di Maria di Legna e Maria intavolata). Una fiaba d'incesto simile alla già ricordata leggenda di Gregorio è stata raccolta in Toscana nel sec. XIX (La treccia rossa). Ci si limita in questa nota a racconti nei quali il motivo dell'incesto compare esplicitamente. Online si trova la seguente tesi di laurea magistrale: Claudia Morra, Il mito di Mirra e l'incesto: un'analisi giuridico-semantica di Ov. met., X, vv. 298-524" Tesi di laurea magistrale, aa 2010/'11; Un. di Foggia; http://www.comitatoprocanne.com/public/sintesi_tesi.pdf; consultato il 28 ottobre 2018. |
Sofocle, Edipo re |
Di fronte a Edipo inorridiscono gli
abitanti del demo di Colono che conoscono la sua
colpa, e dapprima gli vietano di entrare nello
spazio sacro, pensando che lo contamini. |
Apollonio re di Tiro |
Nel romanzo latino Apollonio re di Tiro,
che non ha commesso incesto, ma come Edipo ha
risolto l'enigma dell'incesto e ottenuto il regno
della coppia incestuosa, dopo la morte della sua
sposa e della loro figlia neonata dice ai suoi
marinai: "Proicite me
in subsannio navis; cupio enim in undis efflare
spiritum, quem in terris non licuit lumen videre."
("Gettatemi
in fondo alla nave, voglio esalare fra le onde
il mio spirito, che non ha diritto di vedere la
luce sulla terra.")
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Jacopo da Varagine, Legenda aurea |
Nella leggenda di Giuda che diventa
apostolo di Gesù dopo aver vissuto la stessa storia
di Edipo, narrata nella Legenda Aurea di Jacopo da
Varagine il motivo dell'esclusione dalla terra e dal
cielo raggiunge il culmine. Il non redento per
eccellenza dopo aver tradito Gesù si impicca, ed
essendo appeso non contamina né la terra né il
cielo. |
Hartmann von Aue, Gregorius |
Gregorius,
nell'opera di Hartmann von Aue (XII secolo) quando
scopre di essere figlio di due fratelli e di aver
sposato sua madre si fa incatenare su un isolotto
dove resta diciassette anni a fare penitenza. |
Alessandro D'Ancona, La leggenda di
Vergogna e La leggenda di Giuda |
Giuda dopo aver tradito Gesù [A]ndò e
impiccossi per la gola ; et impiccato , crepò per
mezzo e sparsonsi le'nteriora sue. In ciò fu tolta
la ragione alla bocca , che lo spirito suo
maladetto non uscisse quindi ; però che non era
degnia cosa che quella bocca cosi vilemente
maculata fosse, la quale avea tocco così gloriosa
bocca come quella di Cristo che degnia cosa era
che le 'nteriora ch'aveano ingenerato il
tradimento , cadessero rotte , e la gola , della
quale era uscita la voce del tradimento , fosse
costretta dal capestro , cioè dalla corda che
l'affogò impiccandosi. Ancora morìo in aere ,
acciò che colui il quale offese gli angeli nel
cielo e gli uomini in terra, fosse sceverato dalla
contrada delli angeli e delli uomini , e fosse
accompagniato colle demonia nell'aere. (dal Codice
Riccardiano 1254, car. 78; in Alessandro D'Ancona,
La leggenda di
Vergogna e la Leggenda di Giuda, 1869,
pp. 72-73)
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