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IBN HAMDÎS |
Quando i corpi s’incontrarono, senza alcun sospetto, e già le anime si eran consunte di passione, cogliemmo – senza che ci fosse imputato a colpa – i frutti di un piacere che si colgono quando si piantano. Quando poi svanirono le stelle, levando una bandiera sulla quale s’appressava la luce e dalla quale svanivano le tenebre, sospirai sbigottito, ma solo sospirai per lo spuntar dell’aurora. O aurora non venire, tu mi fai desolato; o notte, non andar via, tu mi dai gioia! |
ALÎ
AL-BALLANÛBI |
Lo baciai e fu l'ardore del mio cuore sul suo volto. Osai e però poi mi negai alla sua bocca perché la passione dà e la paura toglie ardire. Prima dell'abbraccio non sapevo quanto gli bruciasse il petto nel costato. |
RIFERIMENTI ______________________________________ |
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Ibn Hamdîs |
Ibn Hamdîs (nome completo Abd Gabbar ibn Mohamed ibn Hamdis), nato a Noto intorno al 1056, è stato il maggior poeta arabo siciliano del sec. XI. Lasciò la Sicilia a trent'anni con l'avvento dei normanni, quando la sua città fu conquistata, due secoli dopo la conquista islamica, nel 1086. Passò la vita peregrinando e poetando da Siviglia all'Algeria, dalla Tunisia ad altri paesi dell'Islam mediterraneo, fino a Maiorca, dove morì intorno al 1133. Scrisse un canzoniere di oltre seimila versi; la poesia che figura in questa pagina è tratta dal sito: https://donatellapezzinoangelpoetry.wordpress.com/2016/03/07/alcune-poesie-di-ibn-hamdis/; visitato il 26 ottobre 2018; non più accessibile al 14 febbraio 2024. Vedi anche: Poesia araba siciliana del poeta Ibn Hamdis, Noto 1056-Maiosca 1133, https://www.youtube.com/watch?v=AiJxFDO52_Q; visitato il 26 ottobre 2018 Camilleri, nel documentario disponibile su youtube I luoghi della memoria https://www.raicultura.it/letteratura/articoli/2018/12/Camilleri-il-luogo-la-memoria-9ac3b10c-3921-4db9-afa7-2c166b3776a9.html, ultimo accesso 14 febbraio 2024, cita il poeta Ibn Hamdis, da 00:37 a 00:41. |
Alî al-Ballanûbi | Alî al-Ballanûbi,
poeta medievale arabo di Sicilia del sec. XI, emigrò
in Egitto al tempo della conquista normanna e
conquistò fama di straordinario grammatico. Il testo della poesia è tratto dal sito http://www.amiciziairaqitalia.com/2013/09/poeti-arabi-di-sicilia.html; consultato il 26 ottobre 2018. Il sito non è più accessibile al 14 febbraio 2024. |
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IMMAGINE Soffitto ligneo della Cappella Palatina del Palazzo Reale di Palermo |
Particolare del soffitto ligneo della Cappella Palatina del Palazzo Reale di Palermo, opera di artisti e maestranze musulmane. Fino al secolo scorso si è pensato che l'evidente contributo islamico fosse un influsso espresso esclusivamente da artisti e artigiani toscani. Immagine tratta dal sito: https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/24/Cappella_Palatina_%28low-angle%29.jpg; consultato il 26 ottobre 2018). L’arcivescovo che consacrò la Cappella nel 1140 davanti a Re Ruggero e ai suoi figli, pronunciò un'omelia piena di ammirazione e stupore per l'opera, considerata da allora una delle meraviglie della cristianità. Dalla sua omelia: "Il tetto veramente non può
saziarsi d’ammirare, e sorprende vederlo ed
intenderlo; ornato di certe sculture minutissime e
variate in forma di canestrini; e in ogni sua parte
d’oro rilucendo, imita il cielo quando risplende nel
puro aere col suo coro di stelle. " (Ernst J. Grube,
La pittura
islamica nella Sicilia normanna del XII secolo;
Torino: Storia dell'arte Einaudi).
Per
l'incontro in Sicilia fra arabi e normanni, vedi
anche, in questo sito, la Tabula
Rogeriana. |