Der
Prinz aber dachte sich: « Das ist noch nicht die
rechte, ich will weiter suchen ». Er ging und fand eine andere, die hatte sich den ganzen Leib mit den feinsten Linnen umwickelt und sah sehr traurig aus. « Was fehlt dir? » fragte er. « Ach », sagte sie, « heute Nacht lag ich in meinem Bette und das Linnen, auf dem ich lag, hatte eine kleine Falte, davon bin ich krank geworden». Der Prinz aber dachte: « Das ist auch noch nicht die empfindlichste, es muss noch besser kommen ». Er ging wieder und kam zu einer dritten, die sass auf einem Lehnstuhle und hatte sich den Fuss verbunden. Dazu weinte sie lichte Thränen und verzog ihr schönes Gesichtchen, dass es darum gar sehr Schade war ». « Was fehlt dir denn? » fragte der Prinz. « Ach », stöhnte sie, « da ging ich heute früh im Garten spazieren und es wehte ein Lüftchen, da ist mir von einer Jasminblüte ein Blättchen auf den Fuss gefallen ». Da dachte der Prinz ein wenig nach und sagte: « Du bist die rechte, denn eine empfindlichere kann es nicht mehr geben! » Und er heiratete sie. Ob er daran wol gethan? Leider weiss es die Erzählerin nicht, denn es ist ihr der Faden ausgegangen. |
Il
principe disse fra sé e sé: "Questa non è quella
giusta, continuerò a cercare". Cammina cammina, incontrò un'altra donna, che aveva tutto il corpo avvolto da fasce di lino e gli sembrò molto afflitta. - Che cosa vi è successo? - le chiese. - Ah, - disse lei, - stanotte, ero a giacere nel mio letto, e le lenzola di lino avevano una pieghina, che mi ha fatto ammalare. Ma il principe pensò: "Nemmeno questa è la più sensibile, ce ne deve essere una superiore a lei". Continuò a camminare e incontrò una terza fanciulla, seduta su una poltrona con un piede fasciato. E intanto piangeva a calde lacrime e volgeva il suo bel viso tanto da far pietà. - Che cosa vi è successo? - le chiese. - Ah, - disse lei, - stanotte, ero a giacere nel mio letto, e le lenzuola di lino avevano una pieghina, che mi ha fatto ammalare. Ma il principe pensò: "Nemmeno questa è la più sensibile, ce ne deve essere una superiore a lei". Continuò a camminare e incontrò una terza fanciulla, seduta su una poltrona con un piede fasciato. E intanto piangeva a calde lacrime e volgeva il suo bel viso tanto da far pietà. - Che cosa vi è successo? - domandò il principe. - Ah, - gemette, - oggi sono andata di buon'ora a passeggiare nel giardino, e un piccolo soffio di vento mi ha fatto cadere sul piede un petalo di gelsomino. Il principe ci pensò per un momento e poi disse: - Tu sei quella giusta, perché non si potrebbe trovare una fanciulla più sensibile di te! E così la sposò. Avrà fatto bene? Sfortunatamente la narratrice non lo sa, perché ha perso il filo. |
RIFERIMENTI E NOTE |
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TESTO |
Christian Schneller, Die Empfindlichste
- La più
delicata, in: Märchen und Sagen aus
Wälschtirol . Ein Beitrag zur Deutschen
Sagenkunde. Gesammelt von Christian Schenller.
Innsbruck: Verlag der Wagner'schen
Universitäts-Buchhandlung, 1867. N. 45, pp.
128-29. Fonte: http://books.google.com/books?id=OthCAAAAIAAJ&printsec=frontcover#PPA128,M1/; consultato il 23 ottobre 2011. |
VERSIONE ITALIANA |
©
Adalinda Gasparini 2011. |
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DEFINIZIONI |
Vedi
anche, in Fabulando, a cura di A.G., Fabula,
favola, fiaba, fable, conte de fées, fairy tale,
story. Definizioni. A cura di AG. |
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IMMAGINE | Gennady Spirin, Illustrazione per La
principessa sul pisello di Hans Christian
Andersen. https://www.pinterest.it/pin/734157176797434617/; ultimo accesso 29 aprile 2024 Anche se nella versione sudtirolese della fiaba non ci sono materassi e piselli come nella favola di Andersen, l'immagine racconta della stessa sensibilità magica della nobile fanciulla che il protagonista finalmente trova e sposa. |
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NOTE |
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»Ach«, stöhnte sie, »da
ging ich heute früh im Garten spazieren und es wehte
ein Lüftchen, da ist mir von einer Jasminblüte ein
Blättchen auf den Fuss gefallen |
La
donna più sensibile, fiaba raccolta in
Alto-Adige, Sud-Tirolo o Wälschtirol, da Christian
Schneller e pubblicata nel 1867, ha al proprio centro
la ricerca maschile di una donna dalla sensibilità
eccezionale, che sembra risiedere nel suo corpo, come
la principessa della favola Prindsessen paa Ærten
di Hans Christian Andersen, pubblicata nel 1835, che
non dormiva perché disturbata da un pisello
artatamente posto dalla regina madre sotto molti
materassi per scoprire se la fanciulla era una vera
principessa. La magica sensibilità dell'attante
fiabesca la rendeva adatta al principe suo figlio, che
per questo decise finalmente di sposarsi. Anche se
Andersen dichiarava che aveva sentito questa storia da
bambino, la mancanza di fonti fa pensare che molto si
dovesse alla sua invenzione, per questa come per altre
delle sue fiabe d'autore. I Grimm inclusero una loro
versione della Principessa
sul pisello nella loro raccolta (1843), per
poi escluderla (1850) per l'evidente relazione con la
favola di Andersen. La donna più sensibile fu pubblicata 32 anni dopo la Principessa sul pisello di Andersen, ma è improbabile che in tre decenni la storia fosse passata dal libro stampato alla tradizione popolare, modificandosi inoltre tanto. È sensato ipotizzare che in Danimarca, come nel Tirolo, come in altre parti d'Europa, esistesse il motivo della straordinaria ed esclusiva sensibilità di una donna, che potremmo definire magica, e che per questo veniva scelta dal principe come sua sposa. Entrambe le fiabe giocano intorno al motivo, presente in tante fiabe come nella percezione di chi è innamorato, dell'unicità del proprio oggetto d'amore. Che sia la sola persona che può calzare una certa scarpetta, la sola che scioglie il principe dall'incantesimo che lo imprigiona nella sua forma di Bestia o di Porco, che sia la sola con il viso bello come ricotta e sangue (La ricotta janca) o la sola ad essere infastidita da un pisello sotto tanti materassi o da piangere di dolore per il colpo inferto sul suo piede da un petalo di gelsomino, si tratta della creatura femminile unica al mondo, per il piede piccolino, la bellezza, i colori dell'incarnato, o la pelle sensibilissima. |