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VERSIONE COLLETTIVA DE LA BELLA CATERINA O LA NOVELLA DE' GATTI [O I' GATTO MAMMONE] (a ogni numero corrisponde un narratore) |
C'era
una
volta una madre che aveva due figlie una brutta e una
bella quella bella si chiamava Caterina. La madre e la
figlia brutta erano invidiose di Caterina, perciò li
facevano fare tutti i mestieri della casa. Come pulire
il pavimento, lavare i piatti, cucire e tante altre cose
per farla diventare brutta. Ma Caterina invece più
cresceva più diventava bella, mentre quella brutta più
cresceva più diventava brutta. Un giorno la madre e la
sorella stufe di Caterina ... [1]
... decisero di mandarla dalle fate a prendere il setaccio, poi la madre disse a Caterina di andare dalle fate a prendere il setaccio, e Caterina rispose no, no io non voglio andare dalle fate potrebbero farmi degli incantesimi o farmi morire [2] Ma la mamma voleva mandare Caterina da quelle cattive fate perché la mamma la vuol far morire perché non li vuole bene [3] Cammina, cammina ... [4] ... mentre era nel bosco incontrò un vecchietto che era tutto strapieno di pidocchi sui capelli ... [5] ... le disse dove andava, lei rispose che andava dalle fate a prendere il setaccio ma aveva paura. Il vecchietto le disse se li poteva pettinare i capelli, lei accettò e egli le diede il pettine. Caterina con il suo grembiule lo mise sul corpo del vecchietto e incominciò a pettinarlo. Mentre lo pettinava venivano sul grembiule tantissime pulci e tanto sporco ...[6] ... Cadevano pidocchi e sporcizia lui le chise: "Che cosa trovi nei miei capelli?" "Oh cose bellissime" [7] Quando aveva finito tolse il grembiule lo scuoteva e era ben pulito e se lo mise. [6] Gli raccontò la sua storia... [4] ... e dopo il vecchietto disse: ti diranno di mettere il dito non metterlo metti uno stuzzicadenti perche te lo rompono ti fanno entrare e ti mettono in una cucina con 20 gatti [8] Poi ti diranno entra pure e ti porteranno in cucina dove ti diranno di aspettare e non devi aspettare ma devi aiutare i gattini. Poi arrivera il gatto mammone e i micini diranno al gatto mammone mao mao Caterina mi a aiutato a lavare i piatti mao mao mia cucito mao mao a tirato via le ragnatele poi gli ti dirà di seguirlo seguilo però togliti gli zoccoli sali le scale di cristallo poi ti porta dalle fate voi il pezzo di pane o una fetta di torta tu gli risponderai un pezzo di pane poi andrai avanti e incontrerai altre fate che ti diranno vuoi un bellissimo vestito o un vestito di cotone tu gli risponderai un vestito di cotone poi vai avanti e ti chiederanno una collana di plastica o di smeraldi tu gli risponderai una collana di plastica [4] Quando la bella Caterina aveva sentito il vecchio andò alla casa delle fate e bussò e le fate dissero "metti un dito nel serratura" e cosi la bella Caterina mette un bastoncino ed entrò e le fate dissero "Cosa vuoi" e la bella Caterina disse "Un setaccio" e le fate la portano in cucina e la bella caterina vede tanti gatti e la cucina sporca [9] Così la bella Caterina cominciò ad aiutarli perché gli facevano molta pena [11] E la bella Caterina disse: "Ma poveri
gattini come fate lavorare così?" e cosi la bella
Caterina li aiutò a pulire la cucina a lavare i piatti a
togliere le ragnatele ecc... Quando arrivò il gatto
Mammone i gatti dissero "Mao mao la bella Caterina ha
pulito i piatti e un altro disse Mao mao mi ha tolto le
ragnatele ecc..." e così il gatto mammone porto la bella
Caterina sulle scale di cristallo e la bella Caterina
tolse gli zoccoli e poi salirono andarono in una stanza
e le fate dissero: [9]
Vuoi il pane secco o una torta di crema? Mi va
bene il pane secco, e loro gli diedero la torta di
crema. Poi salì e trovò ancora delle fate che gli
dissero: [10]
Vuoi un vestito di cotone o un vestito di seta col mare e i pesci colorati in rosso le altre fate che ... [12] ... li dissero se voleva un vestito di stracci o un vestito di diamanti e perle brillanti e la bella Caterina rispose che intanto che era una ragazza povera voleva un vestito di stracci e le fate gli diedero il vestito di diamanti e perle brillanti [11] Alla fine il gatto mammone gli disse quando senti lasino non voltarti invece quando senti il gallo voltati senti lasino non si volto quando sentì il gallo si voltò e gli venne una bellissima stella sulla fronte [13] Quando senti l'asino che raglia vai e vai e quando senti il gallo cantare voltati e lei fece come li dice e quando senti cantare il gallo si volta e sulla fronte li compare una stella [14] Quando ritornò a casa era più splendente del sole [15] Tornata a casa vedendo la collana di smeraldi il vestito di seta si arrabbiarono e quando Caterina parlava dalla bocca gli uscivano i fiori e quando si pettinava gli uscivano perle dai capelli [16] La brutta disse: "Voglio andare anche io dalle fate!!". Quando partì fece tutto il contrario della bella Caterina: non pettinò il vecchio, messe il dito nella serratura, picchiò i gatti, non si tolse le scarpe sulle scale di cristallo, mangiò il pezzo di pane perché aveva scelto la torta scelse il vestito più bello e gli diedero il più brutto, scelse la collana di rubini e gli diedero quella di plastica, poi nel ritorno a casa fece quello che gli dissero le fate così gli spunto una coda di asino sulla fronte. [17] Allora dalla finestra c'era Caterina, dopo un po' passò una carrozza con su il principe, il principe vide la ragazza sul balcone allora si fermò e disse mi apri per piacere? aspetta devo chiederlo a mia mamma!! Si può venire allora la mamma aprì la porta e il principe disse: Posso sposare la ragazza che era sul balcone? si certo tò no non è questa l'altra Caterina? Sì!! la verro a prendere domani sera. Allora la mamma prese i vestiti e tutte le robe di Caterina. La mamma chiuse Caterina in cantina e con i vestiti suoi li mise alla brutta Quando il principe suonò la brutta era pronta la mamma disse: E lui figlia ora vai allora andarono. [18] Il principe la prese ma dei gattini gli dissero in coro che era la brutta e gli dissero dov'era [19] E andò a cercare nella cantina Caterina e quando la trovò si sposarono [20] E vissero con un bambino e una bambina e felici e contenti. [21] |