ADALINDA GASPARINI              PSICOANALISI E FAVOLE



BIBLIOSITOGRAFIA
CON QUALCHE NOTA














PER LEGGERE, GUARDARE, ASCOLTARE FAVOLE

IN ORDINE ALFABETICO PER NARRATORE, RACCOGLITORE O TITOLO



A
B
C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z










A


AFANASJEV, ALEXANDR NIKOLAEVIČ


Antiche fiabe russe. Traduzione di Gigliola  Venturi, prefazione di Franco Venturi. Torino: Einaudi 1953. Terza edizione negli Struzzi: 1980. Pp. 349.
Prima edizione: Russia, 1855-1864


AMIR KHUSRAU DA DELHI

Le otto novelle del Paradiso. Trad. dal persiano e postfazione di A. M. Piemontese, introd. di P. Mildonian, Soveria Mannelli (CZ): Rubbettino 1996.


ANDERSEN, HANS CHRISTIAN


Fiabe di Andersen. Tutte le fiabe di Hans Christian Andersen, in: Italiano, English, Dansk, Deutsch, Español,Français, Nederlands. http://www.andersenstories.com/it/andersen_fiabe/list; ultimo accesso 5 marzo 2017.

The Snow Queen (1844-46). Illustrated by Vladyslav Yerko. Best children's book 2006 USA, Andersen Foundation. http://www.snowqueen.us/slideshow.html; ultimo accesso 5 marzo 2017.

Il Brutto anatroccolo (The Ugly Duckling), Walt Disney,
YouTube https://www.youtube.com/watch?v=adfj9ZHxmls; ultimo accesso 5 marzo 2017.

ANDERSON, ANNE

Old, Old Fairy Tales. Anne Anderson Illustrator. New York: Thomas Nelson & Sons 1920 [circa].
Tratto da/Retrieved from: Grandma's Graphics;
http://www.grandmasgraphics.com/aa_oldold.php
; ultimo accesso: 19/08/15.

Grimm's Fairy Tales. Glasgow: Collins 1922; Tratto da/Retrieved from: Wikimedia Commons,
http://nl.wikipedia.org/wiki/Bestand:The_Seven_Crows_-_Anne_Anderson.jpg
; ultimo accesso: 19/08/15.

Old French Nursery Songs. Music Arranged by Horace Mansion. Pictured by Anne Anderson. London: George G. Harrap Co. 1936 [circa].
Tratto da/Retrieved from Old English Nursery Songs - online songbook
http://www.traditionalmusic.co.uk/nursery-songs-old-english/; ultimo accesso
: 19/08/15.

Anne Anderson Fairy Tales https://www.youtube.com/watch?v=aHSIhjhrqzA; ultimo accesso 19 febbraio 2019.


ANONYMOUS

The History of Jack and the Bean-Stalk. Printed from the original manuscript never before published. London: E. Tabart 1807. Tratto da/Retrieved from CTS;  http://hockliffe.dmu.ac.uk/items/0019pages.html?page=023; ultimo accesso: 23/01/16.


ANTONIO DIOGENE


Le meraviglie al di là di Thule
In: Biblioteca di Fozio, Patriarca di Costantinopoli. Tradotta in italiano dal cavaliere Giuseppe Compagnoni e ridotta a più comodo uso degli studiosi.
Milano: Per Giovanni Silvestri 1836. Vol. I, pp. 392;  vol. II pp. 430.

Google libri. E-book gratis:
volume I: https://books.google.it/books?id=U7fRfrE92GgC&printsec=frontcover&hl=it&
volume II: https://books.google.it/books?id=0eUAb68oidsC&printsec=frontcover&hl=it&.
Ultimo accesso ai due volumi: 26/03/17.


APPLEBAUM, STANLEY
Vedi/See: PERRAULT


APULEIO, LUCIUS APULEIUS


    Lector, intende: laetaberis
Metamorphoseon Libri. Asinus aureus (II sec. d. C.)

Metamorfosi. L'asino d'oro
Amore e Psiche, [dall'Asino d'oro] prefazione, traduzione e note di Gian Franco Pasini. Torino: Fògola 1983.
 Per Le metamorfosi, conosciute anche col titolo L'asino d'oro, Apuleio si sarebbe ispirato al romanzo Lucio o L'asino, attribuito a Luciano di Samosata. La meravigliosa storia di Amore e Psiche, che fa parte del romanzo (IV, 28 - VI, 24), il solo in lingua latina pervenutoci integralmente, può essere considerata la fiaba più antica del mondo e contiene motivi che le fiabe hanno ripreso e rielaborato incessantemente: le prove impossibili risolte in una sola notte con aiutanti magici, come la cernita e il riordino di un cumulo impossibile (confusa congeries, Apuleio) di semi o piume, la persecuzione di Venere, futura suocera della protagonista, con lo stesso ruolo delle spietate matrigne, lo sposo magico terrificante e bellissimo, qui il divino Eros, che si innamora pungendosi con la sua stessa freccia.

In questo sito, vedi anche: Amor et Psyche, fabella.

Metamorphoseon Libri, Wikisource, https://la.wikisource.org/wiki/Metamorphoses_(Apuleius)/Liber_I; consultato il 13 marzo 2011, ultimo accesso 5 marzo 2017.Senti bene, lettore, ne trarrai piacere


ASHLIMAN, D.L.
Vedi/See: PERRAULT

'AWFI, MUHAMMAD


Lubàbu 'l-albàb. Edited in the original Persian, with Indices, Persian and English Prefaces, and Notes, critical and historical, in Persian. By Edward G. Browne and Mìrzà Muhammad. London: Luzac & Co. and Leide: E. J. Brill, 1906. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive,
https://archive.org/details/ktbilabbalalbb00awfgoog; ultimo accesso 30.10.16.




B



BANDELLO, MATTEO


Novelle (i primi tre libri), Lucca: Busdrago 1554; Novelle (il quarto libro); Lione: Marsili 1573.
Novelle. Prefazione di Francesco Picco; Milano: Bietti, Classici del Ridere, 1973.
Novelle di Matteo Bandello;
prima parte
: http://it.wikisource.org/wiki/Novelle_%28Bandello%29/Prima_parte;
seconda parte;  https://it.wikisource.org/wiki/Novelle_(Bandello)/Seconda_parte;
siti consultati
il 21 dicembre 2010; ultimo accesso 5 marzo 2017.
 
BARAGIOLA, ARISTIDE


Crestomazia italiana ortofonica. Compilata dal dottore Aristide Baragiola. Lettore di lingua italiana all’università di Strasburgo. Prosa. 1. Lingua letteraria antica e moderna. Imitazioni trecentistiche. 2. Lingua parlata toscana della gente civile. 3. Dialetti. Strasburgo: Carlo J Trübner 1881. Pp. 494. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive,
http://www.archive.org/stream/crestomaziaitali00barauoft#page/ii/mode/2up; ultimo accesso: 19/08/15.
[Nella pubblicazione linkata il nome dell'A. è Maragiola]


BARRIE, JAMES MATTEW


The Little White Bird; London: Hoddder & Stoughton 1902
Peter Pan, Duke of York's Theater, London 1904
Peter Pan in Kensington Gardens; London: Hoddder & Stoughton 1906
Peter Pan and Wendy; London: Hoddder & Stoughton 1911

La morte prematura del fratello maggiore David, avvenuta quando James Matthew Barrie aveva sei anni, portò lo scrittore a cercare di consolare della perdita la madre, di cui David era il figlio prediletto. Peter Pan apparve per la prima volta nel romanzo del 1902, come protagonista di alcuni capitoli, ispirati allo scrittore da un gruppo di bambini che incontrava nei giardini di Kensington, dove si recava col suo cane San Bernardo. Nel 1904 Peter Pan andò in scena a Londra, nel teatro Duke of York, e due anni dopo fu pubblicato Peter Pan in Kensington Gardens.
Nel 1911 fu pubblicata l'ultima e più famosa versione, Peter Pan and Wendy. Il bambino volante, che si muove fra il mondo dei vivi e un mondo senza tempo, appare come la figura poetica di un lutto sempre presente nella vita di Barrie. Particolari inquietanti sono presenti nell'opera del 1906, dove si racconta come vengano pietosamente e talora troppo frettolosamente sepolti al mattino i bambini smarriti nei giardini di Kensington, che non possono sopravvivere alla gelida notte, abitata da fate minuscole come Trilly (Campanellino), non sempre propizie, e uccelli parlanti.
Come altri personaggi fondamentali della letteratura per bambini fra XIX e XX secolo, Peter Pan è portatore di una nostalgia struggente per l'infanzia, che è più un paese dell'utopia che confina e sconfina col regno della morte che un paese dove i bambini possono desiderare di diventare adulti.
Nonostante il lutto, la nostalgia, i particolari macabri che spesso sfuggono al lettore, qualcosa di vitale accade, perché anche se tratta di morte, il racconto è opera dei vivi per i vivi. James Matthew Barrie nonostante il suo lavoro incessante non riuscì mai a consolare la madre, che non si riprese dalla perdita del prediletto David, ma riuscì a prendersi cura dei cinque bambini Llewellyn-Davies, uno dei quali si chiamava Peter, alla morte della loro madre. La vicenda, inclusi i sospetti di pederastia caduti sullo scrittore, è stata rinarrata nel film Neverland, di Marc Forster (USA 2004).

Vedi "L'isola che non c'è - La tentazione di non crescere" (di A. Antoniazzi) e "46619 BISEICENTODODICI" (di A. Gasparini), prima e seconda parte del II capitolo de "La crescita": Nella stanza dei bambini tra letteratura per l'infanzia e psicoanalisi, 2009.
Peter Pan in Kensington Gardens. Illustrated by Arthur Rackham; YouTube,
https://www.youtube.com/watch?v=cxgKIQ5cmpM
; consultato il 1 marzo 2011, ultimo accesso 5 marzo 2017.Peter Pan, Herbert Brenon (USA 1924), YouTube
https://www.youtube.com/watch?v=T8OFSsV4DfY
; consultato il 1 marzo 2011, ultimo accesso 5 marzo 2017.
Peter Pan, Walt Disney (USA 1953); YouTube https://www.youtube.com/watch?v=xDdYAGXBuRU; consultato il 1 marzo 2011, ultimo accesso 5 marzo 2017;
Neverland (Marc Forster UK e US, 2004); YouiTube
http://www.youtube.com/watch?v=HLi5YmuI2mg&feature=related; consultato il 5 marzo 2017.
Project Gutenberg Titles by James Mattew Barrie, http://onlinebooks.library.upenn.edu/webbin/gutbook consultato il 2 marzo 2011; ultimo accesso 5 marzo 2017.

BASILE, GIOVAN BATTISTA (GIAN ALESIO ABBATTUTIS)



Lo cunto deli cunti overo Lo Trattenemiento de' Peccerille. De Gian Alessio Abbattutis. Napoli; Prima giornata, Appresso Ottavio Beltrano: 1634; Iornata seconna. Appresso Ottavio Beltrano, 1634; Iornata terza. Per Lazzaro Scoriggio: 1634; Iornata quarta. Per Lazaro Scoriggio 1635; Iornata quinta. Appresso Ottavio Beltrano, 1636.
La Chiaqlira dla Banzola o per dire mìi fol divers tradutt dal parlar Napulitan in lengua Bulgnesa rimedi innucent dla sonn, e dla malincunj dedica' al merit singular del nobilissim dam d' Bulogna MDCCXLII. Per Ferdinand Pisarr, all'Insegna d'S. Antoni.  Con Licenza di Superiur. Maddalena e Teresa Manfredi, con Teresa e Angiola Zanotti; Bologna: 1742. Pp. 339. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive, https://archive.org/details/lachiaqliradlab00basigoog; ultimo accesso: 19/08/15.
The Pentamerone, or The story of stories : fun for the little ones
. Translated from the Neapolitan by John Eduard Taylor. London: D. Bogue 1847. Tratto a/Retrieved from Gutenberg Project; http://www.gutenberg.org/files/2198/2198.txt; ultimo accesso:

19/08/15.
Il Pentamerone; or: The Tale of Tales
.
Being a Translation by the Late Sir Richard Burton, K.C.M.G., of Il Pentamerone ; overo lo cunto de li cunte, trattenemiento de li peccerille, of Giovanni Battista Basile, Count of Torone (Gian Alessio Abbattutis). In two volumes. London: Henry and Co., Bouverie Street, E.C. 1893; 2 Volumes, pp. 562. Tratto da/Retrieved from: Burtoniana;
http://burtoniana.org/books/1893-Pentamerone; http://burtoniana.org/books/1893-Pentamerone/burton-1893-pentamerone-vol2.pdf; ultimo accesso: 19/08/15.
Lo cunto de li cunti (Il Pentamerone) di Giambattista Basile. Testo conforme alla prima stampa del MDCXXXIV-VI con introduzione e note di Benedetto Croce. Napoli: Edita da Benedetto Croce 1891. Vol. I, pp. 356. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive,
https://archive.org/stream/locuntodelicunti01basi#page/n9/mode/2up; ultimo accesso:
19/08/15.
Stories from the Pentamerone. J.E. Taylor Translator, Warwick Goble Illustrator. London: Macmillan and co. Limited, 1911. Tratto da/Retrieved from: Tim Sheppard’s Storytelling Resources for Storytellers, http://www.timsheppard.co.uk/story/stories/pentamerone.html; ultimo accesso: 19/08/15.
Il Pentamerone ossia la fiaba delle Fiabe. Tradotta dall'antico dialetto napoletano e corredata di introduzione e note storiche di Benedetto Croce. Bari: Gius. Laterza & figli 1925. 2 Volumi; vol. I, pp. 296; vol. II, pp. 356. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive,
https://archive.org/stream/locuntodelicunti02basi#page/n5/mode/2up; ultimo accesso: 19/08/15.

Il Pentamerone ossia la fiaba delle Fiabe
. Tradotta dall'antico dialetto napoletano e corredata di introduzione e note storiche di Benedetto Croce. Prefazione di Italo Calvino; Roma-Bari: Editori Laterza 1974. 3 Volumi; pp. 639.
Lo cunto de li cunti
. A cura di Michele Rak [Testo restaurato della prima edizione napoletana del 1634-1636, traduzione italiana e note di Michele Rak]. Milano: Garzanti 1986. Pp. 1155.
Il racconto dei racconti ovvero Il trattenimento dei piccoli. Traduzione di Ruggero Guarini. A cura di Alessandra Burani e Ruggero Guarini. Milano: Adelphi1994, pp. 668.
Lo cunto de li cunti. Edizione di riferimento: a cura di Michele Rak, Garzanti, Milano 1995. Tratto da/Retrieved from: Letteratura Italiana Einaudi, http://www.letteraturaitaliana.net/pdf/Volume_6/t133.pdf; ultimo accesso:
19/08/15.
Lo cunto de li cunti. A cura di Carolina Stromboli. Introduzione di Enrico Malato. Roma: Salerno Editrice 2013. 2 Tomi, pp. 1053.

Se Le mille e una notte sono la Bibbia della fiaba, come ha scritto Dino Buzzati, il Pentamerone è il Vangelo. Non si trova una raccolta successiva al Pentamerone per la quale non si possa ipotizzare qualche debito con Basile. Seguendo il giudizio di Benedetto Croce, Basile,.Shakespeare della fiaba, ci ha dato la più bella raccolta di fiabe del mondo e la massima opera barocca della letteratura italiana. I Grimm attinsero largamente alla raccolta, anche se circola ancora, non di rado fra addetti ai lavori, l'ipotesi romantica che il popolo tedesco sia stato l'unica fonte delle loro fiabe. Percorsi storici e letterari, labirinti poco esplorati, arruffano la matassa delle raccolte, senza che le fiabe e i loro narratori, di tutti i tempi, ne ricevano alcun danno. Chi può legga Basile nella lingua napoletana popolare e raffinata, vertiginoso laboratorio sperimentale, arduo e splendente, accessibile con il testo italiano a fronte. Da Maestro di fiaba e del Barocco, Basile somiglia a Shakespeare nell'alternanza impeccabile tra registri diversi, comico e tragico, bucolico e volgare. Nella scrittura di Basile, anche per la ricchezza di trame e simboli, la fiaba abita tutte le stanze, tutti i registri, è esaltata nella sua grazia e nella sua forza di significazione: la favola mette in scena la realtà psichica e chiama a partecipare alla rappresentazione la realtà psichica del lettore, fra conflitti, minacce di morte, crescite, trasformazioni, elementi perturbanti e squarci lirici.

Vedi fiabe di Basile in Fabulando (Gatta Cenerentola, Prezzemolina, I sette piccioncini, Violetta
 I tre re animali, Sole, Luna e Italia, Panepinto, La principessa di Vallepelosa, I tre cedri, Il corvo,

La cerva fatata
, Lo scarafaggio, il topo e ilgrillo, La fiaba dell'orco, La Penta mano-mozza, L'Orsa.

Inoltre, in questo sito, Cannetella, La pulce, Il serpente, Lo viso, La foresta d'agli, Mio bel bambino,

BAUM, L. FRANK


Mother Goose in Prose, by L. Frank Baum. Illustrated by Maxfield Parrish. Chicago: Way & Williams 1897. Tratto da/Retrieved from: Gutenberg Project,
http://www.gutenberg.org/files/5312/5312-h/5312-h.htm#Page_99; consultato/ accessed:
19/08/15.

The Wonderful Wizard of Oz, Chicago: George M. Hill Company 1900. YouTube,
http://www.cs.cmu.edu/%7Ergswizoz10.html
; consultato il 2 marzo 2011; ultimo accesso 5 marzo 2017.

The Wonderful Wizard of Oz, Victor Fleming (US 1939);
YouTube, 
https://www.youtube.com/watch?v=FgN4GUAfTrk&feature=related; consultato il 30 dicembre 2010; ultimo accesso 5 marzo 2017.

BOCCACCIO, GIOVANNI


Decameron. Edizione di riferimento a cura di Vittore Branca; Torino: UTET 1956. Letteratura italiana
Einaudi
,
http://www.letteraturaitaliana.net/pdf/Volume_2/t318.pdf; ultimo accesso: 19/08/15.

The Decameron by Giovanni Boccaccio. Translator John Payne (1886).
The Project Gutenberg e-book
,
http://www.gutenberg.org/ebooks/23700?msg=welcome_stranger
; ultimo accesso: 19/08/15.


BOLOGNINI, NEPOMUCENO


Le leggende del Trentino; Rovereto: Tipografia Roveretana 1884
Le leggende del Trentino; Rovereto: Tipografia Roveretana 1889
Le leggende del Trentino; ristampa anastatica (tratta da diverse edizioni), Bologna: Arnaldo Forni Editore 1997.
La ristampa anastatica è tratta da raccolte conservate nella Biblioteca Comunale di Trento, due delle quali sono citate sopra. Vedi anche: Bibliografia delle tradizioni popolari di Giuseppe Pitré.


BONAVENTURE DES PÉRIERS


Les nouvelles récréations et joyeux devis de Bonaventure des Périers; Lyon: De l'imprimerie de Robert Granjon 1558
Contiene probabilmente la prima versione di Pelle d'Asino, accessibile nel sito sotto indicato. In quegli anni era stato ristampato in Francia L'Asino d'oro di Apuleio, ed erano state pubblicate con successo Les nouvelles récréations et joyeux devis de Bonaventure des Périers; Lyon: De l'imprimerie de Robert Granjon 1558
Contiene probabilmente la prima versione di Pelle d'Asino, accessibile nel sito sotto indicato. L'Asino d'oro di Apuleio era stato ristampato di recente in Francia, ed erano state tradotte Le Piacevoli notti di Straparola.
Les nouvelles récréations et joyeux devis; BNF http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k791287;
consultato 15 gennaio 2011; ultimo accesso 5 marzo 2017. 

BRUNO, GIORDANO


Spaccio della bestia trionfante. Epistola esplicatoria [1584] A cura di Diego Fusaro.
http://www.filosofico.net/spaccio.htm, ultimo accesso01/03/17.

BURTON, SIR RICHARD


The Book of Thousand Nights and One Night, with Introduction Explanatory Notes on the Manners and Customs of Moslem Men and Terminal Essay upon the History of the Nights, 10 voll., London: Burton Club, for subscribers only, 1882-1884.
Supplemental Nights to the Book of the Thousand and one Nights with Notes Anthropological and Explanatory, 4 voll., London: Burton Club, for subscribers only, 1885

       ....But when it was midnight Shahrázád awoke and signalled to her sister Dunyázád who sat

      up and said, "Allah upon thee, O my sister, recite to us some new story, delightsome and 
         delectable wherewith to while away the waking hours of our latter night." "With joy and goodly 
         gree," answered Shahrázád, "if this pious and auspicious King permit me." "Tell on," quoth the
         King who chanced to be sleepless and restless and therefore was pleased with the prospect of         
        
hearing her story...


Molto bella la versione di sir Richard Burton, viaggiatore e narratore. Fino a vent'anni fa accessibile solo in poche biblioteche, ora è disponibile integralmente e liberamente in rete, con i suoi dieci volumi, più i quattro di supplementi, che raccolgono favole, come quella di Aladino, inscritte nella raccolta ma certamente estranee al suo nucleo originario.
Per questo vedi nel sito Breve storia delle mille versioni;
http://www.alaaddin.it/_PUBBLICAZIONI/PU_2003_c_Breve_storia_delle_mille_versioni.html.

The Thousand Night and a Night... & Supplemental Nights..., edizione integrale dei dieci volumi e dei quattro supplementari; http://www.wollamshram.ca/1001/index.htm; consultato il 10 gennaio 2009; ultimo accesso 6 marzo 2017.

Vedi anche: BASILE.



C



CABINET DE FÉES, LE

Le cabinet de fées ou collection choisie des contes de fées et autres contes merveilleux, ornés de figures. Chaque volume est illustré de trois gravures, dessinées par M. Marillier et gravées sous la direction de Nicolas Delaunay. Amsterdam: Chevalier Charles-Joseph de Mayer, 1785-1789.
Online sono disponibili i volumi. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38,
39, 40, 41. Internet Archive; University of Ottawa; https://archive.org/details/universityofottawa?and%5B%5D=subject%3A%22fairy+tales%22;
ultimo accesso: 27/07/19.

CALVINO, ITALO


Fiabe Italiane. Raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte in lingua dai vari dialetti; Torino: Giulio Einaudi Editore 1956. Pp. 1038.

Fiabe Italiane raccolte dalla tradizione popolare durante gli ultimi cento anni e trascritte in lingua dai vari dialetti. Milano: Arnoldo Mondadori Editore 2002. Pp. 1190.

Fiabe italiane raccolte e trascritte da Italo Calvino. Introduzione di Italo Calvino.
http://www.nilalienum.it/Letteratura/Letteraturaitaliana/900/Calvino-Fiabe-Italiane.pdf. Ultimo accesso: 24/04/2022

Italo Calvino ha riportato alla luce racconti popolari raccolti da studiosi, di diversa levatura letteraria e scientifica, che hanno operato come demologi, così si definivano, in ogni parte d'Italia, tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo. L'opera di Calvino costituisce il punto di partenza per avvicinarsi alla fiaba senza faticare su scogli linguistici e letterari come quelli di Basile o delle raccolte dialettali. Nella sua introduzione che apre alla comprensione del valore delle fiabe popolari, auspica una ripubblicazione delle raccolte dialettali pubblicate tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX che sono state la sua fonte.

In Fabulando, vedi anche:
Giovannin senza paura, e-book.
http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Giovannino/Giovannino-eb-IT.html#p=1

Vedi una nota su Giovannin senza paura:
http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Fairinfo-IT.html#Giovannino.


CANTARI NOVELLISTICI DAL TRE AL CINQUECENTO

Cantari novellistici dal tre al cinquecento. A cura di Elisabetta Benucci, Roberta Manetti e Franco Zabagli. Introduzione di Domenico De Robertis. Collana diretta da Enrico Malato. Roma: Salerno Editrice 2002. 2 Tomi; pp. 1018


CARROL, LEWIS, alias CHARLES LUDWIG DODGSON


Alice's Adventures in Wonderland. First Edistion with Forty-two Illustrations by John Tenniel. London: MacMillan & and Co. 1865
HarryRansomCenter: First Edition
http://www.youtube.com/watch?v=29Z1SqLYNTw&feature=BF&playnext=1&list=QL; ultimo accesso 6 marzo 2017.

Alice's Adventures in Wonderland. Illustrated by Arthur Rackham. With a Proem by Austin Dobson; https://archive.org/details/alicesadventures28885gut;
ultimo accesso 6 marzo 2017.


CENERENTOLA

 
Cendrillon  (Cinderella, Cenerentola) - Connections. IMDb.
Filmografia di Cenerentola dal 1898 al 2015. http://www.imdb.com/title/tt0000230/movieconnections; ultimo accesso18/03/17.


CERVANTES SAAVEDRA, MIGUEL DE




El ingenioso hidalgo don Quijote de la Mancha; Madrid: Juan de la Cuesta 1605 (primera parte), 1615 (segunda parte). https://archive.org/details/don_quijote_vol1_0706_librivox/quijote_vol1_01_cervantes.mp3; ultimo accesso18/03/17;

Don Chisciotte della Mancia, Traduzione di Bartolommeo Gamba (1818)

Don Quijote, Orson Welles (film incompiuto). https://www.youtube.com/watch?v=TkSViAyMJA4; ultimo accesso18/03/17.

Los Seis Minutos Más Bellos De La Historia Del Cine - Giorgio Agamben.
https://www.youtube.com/watch?v=S4GtxJC6D1U; ultimo accesso18/03/17.

I sei minuti più belli della storia del cinema.
La proiezione è cominciata, è un film in costume, sullo schermo corrono dei cavalieri armati, a un tratto appare una donna in pericolo.
Di colpo Don Chisciotte si alza in piedi, sguaina la sua spada, si precipita contro lo schermo e i suoi fendenti cominciano a lacerare la tela. (Continua:
https://www.nazioneindiana.com/2007/03/12/i-sei-minuti-piu-belli-della-storia-del-cinema/; ultimo accesso: 18/03/17.

Don Quixote, Georg Wilhelm Pabst (Francia e Gran Bretagna 1933);
https://www.youtube.com/watch?v=wONqNhlfTlY; ultimo accesso18/03/17.

Don Chisciotte, Francesco Guccini (2000); https://www.youtube.com/watch?v=fKUDm1xFoBQ;
ultimo accesso: 18/03/17.

Lost in la Mancha -Trailer (Terry Gilliam, 2002); https://www.youtube.com/watch?v=qMUGYayk_VQ; ultimo accesso
18/03/17.

The Man Who Killed Don Quixote (Terry Gilliam, film incompiuto).
https://www.youtube.com/watch?v=652Nm7ZMs4g; ultimo accesso18/03/17.


CHANDRA, VIKRAM

Red Earth and Pouring Rain, London: Faber 1995;
Terra rossa e pioggia scrosciante, tr. it. Anna Nadotti e Fausto Galuzzi, Torino: Instar Libri 1998, pp. 747.
Si può leggere questo romanzo come una raccolta new-global di fiabe e miti, che si intrecciano alla storia contemporanea. Vedi S. Albertazzi e A. Gasparini, Il romanzo new-global.

Sacred Games, Harper Collins 2006; pp. 916.
Giochi sacri; tr. it. F. Orsini; Milano: Mondadori 2008; pp. 1179
Vedi, Adalinda Gasparini, Farewell Father Œdipus. Freedom and Uncertainty in Vikram Chandra's Sacred Games; http://www.alaaddin.it/_PUBBLICAZIONI/PU_2010_aen_Farewell_Father_Oedipus.html.

CHAUCER, GEOFFREY

The tale of the Clerk (Grisildis); Corpus of Middle English - Prose and Verse. The Canterbury tales. Geoffrey Chaucer. F. N. Robinson http://quod.lib.umich.edu/c/cme/CT/1:1.2?rgn=div2;view=fulltext; ultimo accesso: 19/08/15.

Cino Chiarini, Dalle Novelle di Canterbury. Saggio di una prima traduzione italiana. Bologna: Ditta Nicola Zanichelli 1897. Pp. 213-262. The Project Gutenberg eBook,
http://www.gutenberg.org/files/47461/47461-h/47461-h.htm; ultimo accesso: 19/08/15.


CHIARINI, CINO
Vedi/See: CHAUCER.


CHOMPRÈ, PIERRE, e MILLIN DE GRANDMAISON, AUBIN-LOUIS

Dizionario portatile delle favole. Per l'intelligenza de' Poeti, delle Pitture, delle Statue, delle Sculture, delle Medaglie, e degli altri Monumenti spettanti alla Mitologia. Compilato da Chomprè [1727] e considerabilmente accresciuto da A. L. Millin, conservatore delle medaglie, e delle sculture antiche della Biblioteca Nazionale, professore di storia, e di antichità, ec. Traduzione dal francese riveduta, corretta, nuovamente arricchita di molte aggiunte, e corredata di opportune citazioni da Celestino Massucco, professore di poesia nell'Università di Genova. Bassano: Tipografia remondiniana 1804. 2 tomi, t. I pp. 524, t. II pp. 555.


CHRISTILLIN, JEAN-JACQUES

Contes du Val d' Aoste recueillis dans la Vallée du Cogne; Aoste: Revue "La Tradition" 1902-1905.
Contes du Val D'Aoste. Recueillis dans la Vallée de Cogne; Quart: A.V.A.S. Musumeci Editeur, 1992.
Vedi, in questo sito, Le valet du marchand.
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Val_d_Aosta_Le_valet_du_marchand.html.

CODEX MANESSE

Codex Manesse. Zurich: 1300-1340 [circa]. Tratto da/Retrieved from: Universität Heidelberg, http://digi.ub.uni-heidelberg.de/diglit/cpg848; consutato/accessed: 19/08/15.



COLETTE E RAVEL, MAURICE

L'enfant et les sortilèges, Fantaisie lyrique en deux parties; poème de Colette, musique de Maurice Ravel; Paris 1925. (L'Enfant et les Sortilèges, fantasia lirica in due parti, libretto di Colette, musica di Maurice Ravel. Prima esecuzione: Montecarlo 1925.)
L'enfant et les sortilèges/Il bambino e gli incantesimi. Fantasia lirica in due parti. Libretto de Colette, per la musica di Maurice Ravel; tr. it. di Marion Chateauvieux.
http://www.dicoseunpo.it/R_files/Enfant_sortileges.pdf; ultimo accesso18/03/17.

L'Enfant et les Sortilèges,
Versione per balletto di Jiri Kylian Ballet; Nederlands Dans Theater; Orchestra di Parigi, diretta da Lorin Maazel. https://www.youtube.com/watch?v=7zQxo4kueJ; ultimo accesso18/03/17.
h
http://www.youtube.com/watch?v=MFViB9vrB1E part.1; ultimo accesso18/03/17.

http://www.youtube.com/watch?v=mX0WKrrMkDE part.2
; ultimo accesso18/03/17.

https://www.youtube.com/watch?v=c2BCyDlUKMk;
ultimo accesso18/03/17.

http://www.youtube.com/watch?v=YFQ5Otz8SEI&feature=related part.4;
ult. acc: 18/03/17.

http://www.youtube.com/watch?v=ozIf-d8WarY part.5
; ultimo accesso18/03/17.

In occasione di una rappresentazione a Berlino Melanie Klein lesse una presentazione dell'opera, a partire da questa scrisse "Situazioni d'angoscia infantile espresse in un'opera musicale e nel racconto di un impeto creativo", che presentò alla Società Britannica di Psicoanalisi il 15 maggio 1929 (in: Scritti 1921-1958. Torino: Bollati-Boringhieri 1986. Pp. 239-248). Lo scritto, commentato da Jacques Lacan sul tema della sublimazione, è stato ripreso da Massimo Recalcati ne Il miracolo della forma. per un'estetica psicoanalitica. Milano: Bruno Mondadori 2007.

Il tema è lo stesso ripreso da Maurice Sendak in Where the Wild Things Are (New York: Harper & Row 1963 (tr. it. Nel Paese dei mostri selvaggi, Milano: Emme Edizioni 1969).
https://www.youtube.com/watch?v=6cOEFnppm_A; ultimo accesso18/03/17.

Lo stesso tema è centrale nel romanzo di Neil Gaiman Coraline, (US: Scholastic 2002; tr. it. Maurizio Bertocci,  Milano: Mondadori 2003). Vedi anche il film Coraline (Henry Selick, USA 2009) https://www.youtube.com/watch?v=_s7gYiK-Gc8; ultimo accesso 18/03/17.

Vedi: A. Gasparini, "La parola magica"; In Anna Antoniazzi e Adalinda Gasparini, Nella stanza dei bambini. Psicoanalisi e letteratura per l'infanzia. Bologna: CLUEB 2009. Capitolo IV, La parola magica; http://www.alaaddin.it/_PUBBLICAZIONI/PU_2009_a_Nella_stanza_dei_bambini.html#La_parola_magica.

COLLODI (CARLO LORENZINI)

I racconti delle fate. Firenze: Felice Paggi 1876. [Da Charles Perrault, Marie-Catherine d'Aulnoy, Jeanne-Marie Leprince de Beaumont].

I racconti delle fate.Progetto Manuzio,
http://www.liberliber.it/mediateca/libri/c/collodi/i_racconti_delle_fate/pdf/i_racc_p.pdf. ultimo accesso: 14/08/18.

I racconti delle fate. Wikisource, https://it.wikisource.org/wiki/I_racconti_delle_fate. ultimo accesso: 14/08/18.

I racconti delle fate..
http://digilander.libero.it/il_collodi/collodi_i_racconti_delle_fate.html; ultimo accesso: 14/08/18.           

Fiabe e racconti
. I racconti delle fate, Pinocchio, Storie allegre. Introduzione di Giovanni Gigliozzi. Edizione integrale. Roma: Newton 1992. Pp. 430.

I racconti delle fate. Milano: Adelphi 1976. XX-308.

COLTRO, DINO

Fole e lilole. Fiabe della tradizione orale veronese; Venezia: Marsilio 1991.
"Nella fiaba che ancora resta patrimonio dell'oralità contadina, la 'patina' del quotidiano (linguaggio, immagini, aspetti, tematici) non arriva mai a coprire o cancellare 'l'eccezionale'. Si può dire, anzi, che proprio 'l'eccezionale' costituisca l'elemento narrativo della oralità." (Ivi, Introduzione, p. LIII).

Vedi, in questo sito, La fontana che brila, l'albaro che canta e l'ucelin belverde;
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Veneto_Ucelin_Belverde.html.

COMPARETTI, DOMENICO

Saggi dei Dialetti Greci dell'Italia Meridionale. Raccolti ed illustrati da Domenico Comparetti. Pisa: Presso i Fratelli Nistri 1866. http://www.archive.org/stream/saggideidialett00compgoog#page/n6/mode/2up (consultato il 17 marzo 2011).

Novelline popolari italiane
. Pubblicate ed illustrate da Domenico Comparetti. Volume primo. Roma - Torino – Firenze: Ermanno Loescher 1875; pp. 310.
http://www.archive.org/stream/novellinepopola00compgoog#page/n3/mode/1up.

Novelline popolari italiane. Ristampa anastatica dell'edizione del 1875. Bologna: Forni Editore 1968; pp. 310. Internet archive, http://www.archive.org/stream/novellinepopola00compgoog#page/n3/mode/1up.



Vedi, nel sito, Fiore di mare; http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Basilicata_Fiore_di_mare.html.


CORAZZINI, FRANCESCO


I componimenti minori della letteratura italiana nei principali dialetti o saggio di letteratura dialettale comparata; Benevento: Stabilimento Tipografico di Francesco de Gennaro 1877.
Libro ricchissimo e meraviglioso, diversamente ma altrettanto della Novellaja fiorentina di Vittorio Imbriani.

O sono, o sono che de qua passava,
E che de sto putelo domandava,
El domandava cossa ch'el façeva,
E mi g'ho dito che dormir voleva,
O sono, o sono o sono inganatore,
Ingànime sto fio per do, tre ore,
Per do tre ore e per do tre momenti,
Inganime sto fio fin che lo chiamo,
E co lo chiamo, co lo chiamo, raïse,
Ti  xe il mio ben, che tuti te lo dise,
I te lo dise, e i te lo va digando,
E sto putelo se va indormenzando,
El se va indormenzando a poco a poco,
Come la legna verde apresso al foco,
La legna verde non buta mai vampa,
Vissere del papà e de a to mama
La legna verde non buta mai vampa,
Dormi il mio ben, dormi la mia speranza,
Speranza mia, speranza mia de cuna,
La mama che t'ha fato se consuma,
La se consuma e la se va consumando,
E a sto putelo la ghe va cantando.
Ninna nanna raccolta a Venezia, pp. 30-31

https://books.google.it/books?id=D3w9AAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&; ultimo accesso: 17 luglio 2021.


CORONEDI BERTI, CAROLINA

Favole bolognesi. Al sgugiol di ragazù; Bologna: Premiato Stabilimento Tipografico Successori Monti 1883; Ristampa anastatica, Bologna: Arnaldo Forni Editore 2000.

CRANE, THOMAS FREDERICK

Italian Popular Tales. London: Macmillan and Company 1885. Tratto da/Retrieved from: D. L. Ashliman © 1998-2013, http://www.pitt.edu/~dash/type0709.html#crystalcasket; ultimo accesso: 19/08/15.

CRANE, WALTER

The Marquis Of Carabas: His Picture Book. London: George Routledge & Sons 1874. Tratto da/Retrieved from: Sur La Lune Fairy Tales,
 http://www.surlalunefairytales.com/illustrations/pussboots/craneboots.html
; ultimo accesso: 19/08/15.

The Frog Prince, London & New York: John Lane 1874 c.a. In: Internet Archive;
https://archive.org/details/frogprince00cran; ultimo accesso 07/03/16.

Beauty and the Beast.  Walter Crane's Toy Books. London & New York: George Routledge 1875; pp.. 6. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive,
https://archive.org/stream/beautybeast00cra#page/21/mode/2up; ultimo accesso:
19/08/15.

Jack and the Beanstalk
. London:  George Routledge and Son 1875. Tratto da/Retrieved from: Art & Artists; http://poulwebb.blogspot.it/2013/09/walter-crane-part-4.html; ultimo accesso: 19/08/15.

Little Red Riding Hood. London: George Routledge & Sons 1875. Pp. 8. Tratto da/Retrieved from:  George A Smathers Libraries, http://ufdc.ufl.edu/UF00028272/00001/9j; ultimo accesso: 19/08/15.

Grimm's Fairy Tales. Translated from the German by Lucy Crane. Done into pictures by Walter Crane. New York: Hurst and Company 1882. Tratto da/Retrieved from: Scripta manent,
http://library.missouri.edu/scriptamanent/2012/06/07/skin-white-as-snow-hair-black-as-ebony; ultimo accesso: 19/08/15.

Italian Popular Tales. London: Macmillan and Company 1885. Tratto da/Retrieved from: D. L. Ashliman. © 1998-2013, http://www.pitt.edu/~dash/type0709.html; ultimo accesso: 19/08/15.

Princess Belle-Etoile; London-New York: John Lane 1909; pg. 32. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive. New York Public Library;
https://ia801406.us.archive.org/12/items/princessbelleeto00cran/princessbelleeto00cran.pdf; ultimo accesso: 19/08/15.

The Sleeping Beauty Picture Book containing The Sleeping Beauty, Blue Beard, The Baby's Own Alphabet, With the Original Coloured Design by Walter Crane.
New York : Dodd, Mead & Company 1914. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive. New York Public Library;
https://archive.org/details/sleepingbeautypi00cran; ultimo accesso: 26/11/15.

Walter Crane Biography, http://www.pookpress.co.uk/project/walter-crane-biography-2/; ultimo accesso 19 febbraio 2019

CRISTOFORO ARMENO


Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo, dalla Persiana nell'Italiana lingua trasportato da Cristoforo Armeno. Venetia Michele Tramezzino, 1557.
Internet Archive: https://archive.org/details/bub_gb_ncpOAAAAcAAJ/page/n21/mode/2up; ultimo accesso: 25/05/2021.

Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo
. Venezia: Michele Tramezzino 1557. Tratto da/Retreived from: Wikisource,
http://it.wikisource.org/wiki/Peregrinaggio_di_tre_giovani_figliuoli_del_re_di_Serendippo; ultimo accesso: 22/04/2024.
 
Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo, a cura di Renzo Bragantini; Roma: Salerno Editrice 2000. In Appendice: Le otto novelle del paradiso di Amir Khusrau da Delhi, traduzione dal persiano e postfazione di A. M. Piemontese, probabile fonte del Peregrinaggio, a sua volta rinarrazione del poema di Nezami Haft Peikar.

The Three Princes of Serendib. By Richard Boyle © 2000. Part Two (consultato il 28 dicembre 2010). Online, Part Two: http://livingheritage.org/three_princes-2.htm; ultimo accesso19/03/17.

Barbara Najarian, La serendipità in Cristoforo Armeno. Comunità armena di Roma; s.d.; http://old.comunitaarmena.it/comunita/akhtamar/cristoforo%20armeno.html; ultimo accesso19/03/17.

Massimo Bonfantini, Il giallo e il noir. Parte prima: La detection dal cavalier Dupin a Sherlock Holmes, http://old.lanaturadellecose.it/dina/massimoparteprima.html; ultimo accesso
19/03/17.

Italy xi. Translations of Persian Works in Italian.
Encyclopaedia Iranica.
http://www.iranicaonline.org/articles/italy-xi-translations-of-persian-works-into-italian-2; ultimo accesso19/03/17.


Hashimoto Katsuo, Peregrinaggio di tre giovani figliuoli del re di Serendippo (II-V);
http://ci.nii.ac.jp/naid/110007326211/en/; ultimo accesso
19/03/17.

Il Peregrinaggio uscì pochi anni dopo la pubblicazione delle Piacevoli notti di Straparola: una delle ipotesi su chi si nascondesse dietro lo pseudonimo di Cristoforo Armeno - che indica la religione dell'autore e il suo legame con l'oriente - è che fosse lo stesso scrittore che aveva scelto lo pseudonimo Straparola per le Piacevoli notti.
Rappresenta un punto significativo nell'incontro fecondo fra culture diverse. Il libro fu tradotto in francese nel 1717 e in inglese nel 1719. Dopo averlo letto, sir Horace Walpole coniò il termine serendipity, da Serendippo, in una lettera del 28 gennaio 1754 indirizzata all'amico Horace Mann, che viveva a Firenze.
Le particolari qualità che il termine indicava caratterizzano il procedimento di indagine del detective. Pare inoltre che Voltaire scrivendo Zadig avesse presente il Peregrinaggio.
Secondo i criteri contemporanei, l'opera di Cristoforo Armeno è un rimaneggiamento, piuttosto che una traduzione, di una storia persiana.
Uno dei suoi motivi narrativi è inoltre connesso a una delle novelle del Pecorone di Ser Giovanni.


CROCE, BENEDETTO
Vedi/see: BASILE


D




D'ARRIGO, STEFANO


Orcynus Orca. Milano: Arnoldo Mondadori Editore 1975

Codice siciliano. Milano: Arnoldo Mondadori Editore 1978

Orcynus Orca. Introduzione di Giuseppe Pontiggia. Milano: Oscar Mondadori 1982

I fatti della fera
. Introduzione di Walter Pedullà, Milano: BUR 2000

Per chi scrive Stefano D'Arrigo è il più grande scrittore italiano del Novecento. È stata pubblicata la traduzione tedesca, e sono in corso di pubblicazione le traduzioni in inglese e in francese: speriamo che questo favorisca la conoscenza di Stefano D'Arrigo, che allo stesso tempo è coltissimo e popolare.

D'AULNOY, MARIE CATHÉRINE

La princesse Belle-Étoile et le Prince Chéri; dans: Contes nouveaux ou Les Fées à la mode; Paris: Vve de T. Girard, 1698, 2 vol. in-12. Extraite de: Project Gutenberg;
 http://www.gutenberg.org/files/18368/18368-h/18368-h.htm#La_Princesse_Belle-Etoile; 09/01/15.


DE GUBERNATIS, ANGELO

Le novelle indiane del Panciatantra e il discorso degli animali di Agnolo Firenzuola; Firenze: Tipografia
Cellini e C. 1864.

Le novelline di Santo Stefano in Calcinaia
raccolte da Angelo De Gubernatis e precedute da una introduzione sulla parentela del mito con la novellina. Torino: Augusto Federico Negro Editore 1869.Online: http://www.lastraonline.it/p/storia.php?idpag=641; ultimo accesso: 21/03/17.

Zoological Mythology or the Legends of Animals; London: Teubner 1872; 2 volumes; http://www.archive.org/stream/zoologicalmythol02gubeuoft#page/n7/mode/2up; ultimo accesso: 21/03/17.

Mythologie des plantes, ou les légendes du règne végétal; Paris: C. Reinwald 1878-82; http://www.archive.org/stream/lamythologiedesp02degu#page
/n7/mode/2up; ultimo accesso: 21/03/17.

Mitologia comparata, Milano: Hoepli 1887; accessibile online:
http://www.larici.it/culturadellest/storia/mitologia/de_gubernatis/index.html; ultimo accesso: 21/03/17.

Rivista delle tradizioni popolari italiane. Direttore Angelo De Gubernatis. 2 voll. Anno I. Anno I, 1 Aprile 1894, fascicolo V. Roma: Forzano e C. 1893–1895.
 
Vedi in questo sito: Mo finì 'l tonto; http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Umbria_Mo_fini_l_tonto.html

Vedi in Fabulando Così finì il tonto (e-book), 
http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Tonto/Tonto-eb-IT.html#p=1


DE LA FONTAINE, JEAN

Les fables de La Fontaine  Fables choisies mises en vers. Texte intégral.
Paris: édition Barbin et Thierry 1668-1694 [prima edizione]
Accessibile su Wikisource, modernisation de l’orthographe possible en basculant l'onglet orthographe: ponctuation et casse inchangées, respectant le rythme et les intonations de l’original.
https://fr.wikisource.org/wiki/Fables_de_La_Fontaine_(%C3%A9dition_originale); ultimo accesso: 26/03/17.

Favole di Jean de La Fontaine, tr. it. Emilio De Marchi, 11 voll. (1851 - 1901);
Collezione de audiolibri gratuiti LibriVox en italiano
[sic!]
https://archive.org/details/fav-michgra?and%5B%5D=subject%3A%22fontaine%22; ultimo accesso: 26/03/17.
Progetto Manuzio, https://www.liberliber.it/mediateca/libri/l/la_fontaine/favole/pdf/favole_p.pdf

DE ROSSI DI SAN GIULIANA, HUGO


Märchen und Sagen aus dem Fassetale, Innsbruck: 1912. 


Fiabe e leggende della Val di Fassa. I Parte. Nuova edizione a cura di Ulrike Kindl. Trad. Amalia Zacchia. San Giovanni, Vigo di Fassa/Vich: Istitut Cultural Ladin "majson di fašegn", 1984.

Vedi, in questo sito: Čian Bolfin.
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Trentino_Ladino_Cian_Bolfin.html
; ultimo accesso: 21/03/17.


DE SAINT ÉXUPERY, ANTOINE


The Little Prince; New York: Reynal & Hitchcock 1943.

Le Petit Prince: Paris: Gallimard 1946

Il Piccolo Principe; trad. it. Nini Bompiani Bregoli, Milano: Bompiani 1949.

Le petit prince [Testo francese con i disegni originali]; vedi online:
https://www.odaha.com/antoine-de-saint-exupery/maly-princ/le-petit-prince; ultimo accesso: 21/03/17.

DE SCUDÉRY, MADELEINE


Clélie, histoire romaine (10 vols.), Paris: 1654-1661. Tratta da/Retrieved from: Wikimedia.org; http://fr.wikisource.org/wiki/Carte_de_Tendre; ultimo accesso: 19/0815


DE SIMONE, ROBERTO

La gatta Cennerentola: Favola in musica di Roberto De Simone.
https://www.youtube.com/watch?v=uyrysFZQaKQ; ultimo accesso: 22/03/17


DEULIN, CHARLES

Les Contes de ma mère l’Oye avant Perrault, Paris: E. Dentu 1879. Tratto da/Retrieved from: Wikisource la bibliothèque libre;
https://fr.wikisource.org/wiki/Les_Contes_de_ma_m%C3%A8re_l%E2%80%99Oye_avant_Perrault; ultimo accesso: 12/10/15

DI FRANCIA, LETTERIO

Fiabe e novelle calabresi. Seconda parte. In: Pallante. Studi di filologia e folklore diretti da P. S. Leicht, F. Neri & L. Suttina. Fascicoli settimo e ottavo. Ottobre 1931-IX. Torino: Casa Editrice Giovanni Chiantore. Successore Ermanno Loesher 1931; pp. 175


Vedi, in questo sito, La ricotta janca;
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Calabria_La_ricotta_janca.html.

Vedi l'e-book in Fabulando; La ricotta bianca;
http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Ricotta-bianca/Ricotta-bianca-eb-IT.html.


DIRITTI, GIORGIO

Il vento fa il suo giro (E l'aura fai son vir - occitano -; Le vent fait son tour - francese) (Italia 2005)
https://www.youtube.com/watch?v=WjIQdj-fu4c; ultimo accesso: 22/03/17.

L'uomo che verrà (Italia 2009). https://www.google.it/#q=L%27UOMO+CHE+VERR%C3%A0+YOUTUBE&*; ultimo accesso: 22/03/17.

Non ho fatto un film né storico né bellico, ma ho raccontato una storia di persone semplici che vedono arrivare la guerra (Giorgio Diritti)

Racconta della tragedia di Marzabotto, come una storia che per il soggetto - la bambina muta da quando era morto il suo fratellino - si deve raccontare, per intrecciare fili altrimenti scissi, insensati. Alla fine la bambina ritrova la parola per cantare una nenia al fratellino neonato, che ha salvato dopo la morte di tutta la sua famiglia.
Allo stesso modo un giovane riaccende la stufa della stanza abbandonata alla fine de Il vento fa il suo giro, film che racconta il rifiuto dell'altro come evento umano, indipendente da qualunque spiegazione ideologica. In questo film è straziante il suicidio del 'matto' del villaggio, dopo la partenza del capraio professore francese, col quale aveva trovato un posto, e un lavoro da fare.

Sito del film:
http://www.uomocheverra.com/; ultimo accesso: 22/03/17.


DISNEY, WALT
WALT DISNEY PICTURES

Il più grande narratore di fiabe del XX secolo.

Skeleton Dance (US 1929); https://www.youtube.com/watch?v=h03QBNVwX8Q, consultato il 1 marzo 2011; ultimo accesso: 22/03/17.

Snow White and the Seven Dwarfs (US 1937)
https://www.youtube.com
/watch?v=jDNh9DwhkDY&list=PLM43vyCaYXgbjGTT3meZN15gkgqKU_1iv; ultimo accesso: 22/03/17

Peter Pan (USA 1953; https://www.youtube.com/watch?v=nuYaPLyG4TE; ultimo accesso: 22/03/17

Cinderella (US 1950);
https://www.youtube.com/watch?v=gC2KCg079uY&list=PLoGRHOir1bt5GbcZxWnrxaZiadQ-70nrf; ultimo accesso: 22/03/17

Sleeping Beauty (US 1959); https://www.youtube.com/watch?v=o9RSBYsb4Bg; ultimo accesso: 22/03/17

Cinderella (Kenneth Branagh, Walt Disney Pictures, US 2015)
https://www.youtube.com/watch?v=69D0H9B638A
; ultimo accesso: 22/03/17.

Beauty and the Beast (Bill Condon, Walt Disney Pictures, US 2017)
https://www.youtube.com/watch?v=69D0H9B638A
; ultimo accesso: 22/03/17

Aladdin  (Guy Ritchie, Walt Disney Pictures, US 2019) https://www.youtube.com/watch?v=xJ-pQ_bndnQ
ultimo accesso 21/06/19

I live action Cinderella (2015) e Aladdin (2019) sono versioni di queste due fiabe bellissime, che rinarrano storie antiche senza mancare nulla della contemporaneotà e senza tradire la struttura antica. La Walt Disney Productino ha ereditato e incrementato il talento narrativo di Walt Disney, e la squadra di consulenti è ineccepibile. Lacosa più interessante per chi scrive è che queste versioni non sono semplificate né eufemizzate, mentre si poteva muovere questaaccusa alle animazioni del passato. Non che la tendenza a edulcorare le fiabe per non turbare i bambini fosse solo della Disney: era praticamente universale, e tuttora sono diffuse sciocchezze, come classificare come stupro l'atto amoroso del re di Basile nella fiaba di
Sole,Luna e Talia,
fiaba è liberamente accessibile anche come e-book,
Fabulando. Carta fiabesca della successione.



DORÉ, GUSTAVE

Illustrations de Les Contes de Perrault. Paris: Hetzel 1867. Bibliothèque nationale de France, Gallica:
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b2200191h.r=.langFR; http://expositions.bnf.fr/orsay-
; ultimo accesso: 11/10/15.

Les Contes de Perrault, Album, Bibliothèque nationale de France:
http://expositions.bnf.fr/orsay-gustavedore/albums/contes/; ultimo accesso: 11/10/15.

Perrault, Contes illustrés par Doré. Préface de Marc Fumaroli. Introduction de Jean-Marc Chatelain. Paris: BnF 2014.
Bibliothèque nationale de France:
http://editions.bnf.fr/perrault-contes-illustr%C3%A9s-par-dor%C3%A9-0; ultimo accesso: 11/10/15.


DULAC, EDMUND


Stories from The Arabian Nights. Retold by Laurence Hausman with drawings by Edmund Dulac. New York: Hodder and Stoughton 1908; pp. 319. Tratto da/Retrieved from Internet Archive,
https://archive.org/stream/storiesarabian00housmiss#page/n9/mode/2up; ultimo accesso: 19/08/15.

The Sleeping Beauty and other fairy tales. From the Old French retold by Sir Arthur Quiller Couch, illustrated by Edmund Dulac. New York: Hodder and Stoughton 1909; pp. 129. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive, http://www.archive.org/stream/page/72/mode/2up; ultimo accesso: 19/08/15.

Sir Arthur Quiller-Couch, The Sleeping Beauty and Other Tales From the Old French. Edmund Dulac, illustrator. New York: Hodder & Stoughton, 1910. Tratto da/Retrieved from Bartleby.com, http://www.bartleby.com/76/P3.html; ultimo accesso 01/07/16.

Edmund Dulac's Picture Book for the French Red Cross. London: Hodder and Stoughton 1915. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive, https://archive.org/details/edmunddulacspict00dulauoft; ultimo accesso: 19/08/15.

Biografia di Edmund Dulac, http://www.pookpress.co.uk/project/edmund-dulac-biography-2/; ultimo accesso 18ì9/02/19.



E



EDDA

   
Eldri Edda - Edda Antica [XII secolo], Traduzione a cura di Bjǫrn Vargsson ovvero Daniele Pisano. Tratto da/Retrieved from Norrœnn Forn Siðr - Antica Via Norrena,
https://norroenn-forn-sithr.blogspot.it/p/edda-antica.html; ultimo accesso: 02/09/16.

Poetic Edda [12° century], Tratto da/Retrieved from Wikisource: https://en.wikisource.org/wiki/Poetic_Edda; ultimo accesso: 02/09/16.

Snorri Sturluson, Edda [XII-XIII secolo], a cura di Giorgio Dolfini, Milano: Adelphi, 1975.


ESIODO


La Teogonia di Esiodo e tre Inni Omerici, nella traduzione di Cesare Pavese, Einaudi, Torino 1981.

Quando nascono Gaia/Terra, o Urano/Cielo, insieme alla divinità nascono le corrispondenti realtà fisiche e i nomi. La Teogonia è un breve repertorio di mitologia greca, ed è poco nota al grande pubblico perché è priva di una struttura narrativa, come i poemi omerici. Era destinata al canto, rivolto a un pubblico che conosceva la materia di cui trattava, come chi assistendo alla messa sa chi erano Gesù e la Madonna, e non ha bisogno di note esplicative. Il testo probabilmente aveva per l'aedo la funzione dello spartito per il musicista jazz: forniva la base per l'improvvisazione e le variazioni.
La bellezza di questa opera si rivela lettura dopo lettura, e somiglia a un'immersione nella sorgente della nostra cultura, che consente di illuminare la pregnanza e la storia di tante nostre parole e di tanti elementi della nostra tradizione culturale. Non tutti ricordano che Esiodo fu il primo poeta a firmare la sua opera, raccontando all'interno di essa come proprio lui fu chiamato dalle Muse perché narrasse le loro storie false che sembrano vere: insieme a quelle vere. Quando le Muse scelgono un loro alunno, gli versano alla nascita sulla lingua una dolce rugiada, così dalla sua bocca le parole usciranno soavi, più dolci del miele:

... felice chi è amato dalle Muse:
dalla bocca dolce gli scorre la voce;
perché se qualcuno ha un dolore che gli opprime l'anima,
e gli dissecca anche il cuore, basta che il poeta,
alunno delle Muse, canti la gloria degli uomini primi,
e degli dei beati dell'Olimpo, perché si dissolva
l'angoscia, e lasci tutte le sue pene.
(vv. 94-102; tr. it. Adalinda Gasparini)

Vedi in questo sito: Teogonia, versione letterale e versione in endecasillabi, corredata di indice dei nomi e link, per facilitare l'accesso ai repertori mitologici e alle versioni disponibili in rete.
http://www.alaaddin.it/greche/.


ESOPO

Favole di Esopo. Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545) https://it.wikisource.org/wiki/Favole_di_Esopo; ultimo accesso: 22/03/17.


Aesop's Fables, Online Collection, http://www.aesopfables.com/; ultimo accesso: 22/03/17.


F




FEDRO


Favole di Fedro. Commentate da Felice Ramorino. Terza edizione riveduta e corretta. Torino: Ermanno Loescher, 1892. Ebook and Texts Archive, American Libraries. [Testo latino commentato] http://www.archive.org/stream/lefavoledifedro00phaegoog#page/n18/mode/1up; ultimo accesso: 22/03/17.

Superior stabat lupus, longeque inferior agnus.
Tunc fauce improba latro incitatus iurgii causam intulit:
"Cur - inquit - turbulentam fecisti mihi aquam bibenti?"
Laniger contra timens :
"Qui possum - quaeso - facere quod quereris, lupe? A te decurrit ad meos haustus liquor."
Repulsus ille veritatis viribus:
"Ante hos sex menses male - ait - dixisti mihi".
Respondit agnus:
"Equidem natus non eram!"
"Pater, hercle, tuus - ille inquit - male dixit mihi!"
Atque ita correptum lacerat iniusta nece.



FERRETTI, JACOPO
Vedi; ROSSINI

FINAMORE, GENNARO


Novelle popolari abruzzesi. Prima parte. Lanciano: Editrice Rocco Carabba 1882; pp. 137. Tratto da/Retrieved from: Storia e cultura della città di Casoli,
http://www.casoli.info/casoli/letteratura_popolare/finamore/finamore.htm; ultimo accesso:  19/08/15.

Novelle popolari abruzzesi. Prima parte. Seconda edizione a cura di Emiliano Giancristofaro. Con ristampa anastatica della prima edizione, Lanciano 1882. Lanciano: Rocco Carabba 1979. Pp. 248.

Il nostro popolo crede a quello che racconta? Se gli si domanda, risponde: Eh, si racconta! E ciò dice con una cert'aria tra scettica e dispettosa, che vuol significare: Saranno panzane; ma che male ci è a correre un po' il mondo incantevole de' fantasmi? La vita ordinaria non è povera abbastanza perché sia lecito darsi il lusso, di quando in quando, specie in solenni occasioni, e tra liete brigate, di una imbandigione di cui la fantasia fa a larga mano le spese? Non si è forse già sognato e cantato di un antico secolo d'oro? (Prefazione, p. XIII)
[...] Si sa, quanto più il narratore è idiota, tanto meno riesce a persuadersi come un uomo serio possa aver voglia di stare a sentire e mettere in carta le sue novelle; e, quasi per pia condiscendenza, dopo molte smorfie, dice il fatto suo, non come ad un fanciullo o ad un pari suo lo direbbe, ma elevando a suo modo lo stile, abborracciando, e come va parlato a un uomo cui vuol mostrare gentilmente di non ritenere rimbambito o affatto perduto il cervello. Il che è a scapito della naturalezza e della vivacità della forma. Ma io non ho lisciato né raffazzonato nulla. Presento studi dal vero. (Ivi, p. XV)

Vedi la fiaba di Fiore e Cambedefiore, in questo sito,
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Abruzzi_Fiore_e_Cambedefiore.html;

Anche come e-book su Fabulando;
http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Fiore-gambodifiore/Fiore-gambodifiore-IT.html.


FIRENZUOLA, AGNOLO

Le novelle. A cura di Eugenio Ragni. xxxviii 428Opere. A cura di Adriano Seroni. Firenze: Sansoni 1958

FIRDUSI

Il libro dei Re. (Shāh-Nāmeh), Poema epico persiano recato in versi italiani da Italo Pizzi (sec. XIII) Otto volumi. Torino: Vincenzo Bona 1886-1888.
Poi che l'inclito libro
Così venne al suo fin, del verso mio
Tutta è piena la terra. Ognun che alberga
Senno e fede e saggezza entro al suo core,
Mi loderà dopo la morte mia,
Ned io morrò più mai, ch'io son pur vivo
Da che il seme gittai di mia parola.
(Ultimi versi del Poema)
Il poema è accessibile online:
volume I (1886);
https://archive.org/details/illibrodeirepoem01firduoft

volumi II-V (1987)
https://archive.org/details/illibrodeirepoem01firduoft
https://archive.org/details/illibrodeirepoem02firduoft
https://archive.org/details/illibrodeirepoem03firduoft
https://archive.org/details/illibrodeirepoem04firduoft
https://archive.org/details/illibrodeirepoem05firduoft

volumi VI-VIII (1888)

https://archive.org/details/illibrodeirepoem06firduoft
https://archive.org/details/illibrodeirepoem07firduoft
https://archive.org/details/illibrodeirepoem08firduoft

Siti consultati il 14/06/2024


FORSTER, EDWARD
See, GALLAND


FOZIO, PATRIARCA DI COSTANTINOPOLI Vedi: ANTONIO DIOGENE


G




GABRIELI, FRANCESCO

Le Mille e una notte. Prima versione integrale dall'arabo diretta da Francesco Gabrieli, Torino: Einaudi (I millenni) 1949 [Colophon 1948];  (Gli struzzi) 1972, 4 voll.
L'unica traduzione integrale italiana di un'edizione araba delle Mille e una notte,  precisamente l'egiziana (Bulàq, 1835). Reca in appendice, la fiaba di Aladino, già tradotta dalla prima versione araba (calco arabo sulla versione francese narrata da Hannà di Aleppo ad Antoine Galland) da Francesco Gabrieli, che ha supervisionato la traduzione dell'intera raccolta.

Scrivendo il mio saggio su Aladino ho avuto il privilegio di conoscere Francesco Gabrieli, che mi ha incoraggiato nel mio lavoro psicoanalitico per la soluzione del piccolo giallo filologico sulla prima versione tramandata della fortunata storia. Vedi, in questo sito, Aladino sul lettino, articolo apparso sul quotidiano Paese Sera il 16 aprile 1988, nel quale anticipavo la soluzione:
http://www.alaaddin.it/_PUBBLICAZIONI/PU_1988_a_Aladino_sul_lettino.html.
Francesco Gabrieli mi consigliò successivamente di scrivere all'arabista Muhsin Mahdi, che stava lavorando allo stesso problema filologico. Muhsin Mahdi mi rispose che l'esame del primo manoscritto arabo l'aveva portato alle stesse conclusioni alle quali ero giunta con la mia filologia psicoanalitica.
Vedi  Appendice al capitolo quarto. Una storia della storia di Aladino: Kabikàj - Fiaba originaria e sogno originario. Breve storia delle versioni originarie della 'Lampada di Aladino'. Un contributo psicoanalitico al problema filologico. Fedeltà, traduzione, tradizione. In Aladino e la lampada meravigliosa. Viaggio psicoanalitico;
http://www.alaaddin.it/_PUBBLICAZIONI/PU_1993_b_Aladino_e_la_lampada_meravigliosa.html.

Vedi anche Hannà di Aleppo.

GALLAND, ANTOINE


Les Mille et une nuit. Contes Arabes. 12 vol. Paris 1704-1717. Vedi/See: Bibliothèque nationale de France, http://expositions.bnf.fr/1001nuits/grand/mil_124.htm; ultimo accesso: 23/03/17.

Arabian Nights Entertainment, Grub Street Edition. London 1705-1721.
Edited with an introduction and Notes by Robert L. Mack, Oxford: University Press 1995.

Histoire des deux sœurs jalouses de leur cadette. In: Les Mille et une nuits, tome douzième. Paris: Florentin Delaulne 1717. In: Les Mille et une nuits. Contes Arabes. Bibliothèque nationale de France.

Novelle Arabe divise In mille, ed una Notte. Tradotte in Francese e dal Francese nel volgare Italiano.
Quattro volumi divisi in dodici tomi. Venezia: Sebastiano Coleti 1721-1722.
[Traduttore anonimo].
Storia di due Sorelle gelose della loro Cadeta
,
nel/in the Tomo duodecimo, ed ultimo, pp. 113-201.
Parzialmente accessibile/Partially available online: Google Books,
https://books.google.it/books?id=7MRIe24B59QC&pg=PA197&source=gbs_toc_r&cad=4#v=onepage&;
ultimo accesso/last access 23/03/17.
anche/also Internet Archive; https://archive.org/details/bub_gb_QuySc-a-cn8C; ultimo accesso/last access 23/03/17.

The Arabian Nights
. In four volumes, translated by Edward Forster, M. A. The Fourth Edition. Vol. IV. Printed for William Miller. Albemarle Street, Reprinted by Assignment, for Thomas Tegg, No. 111, Cheapside. W. Lewis, Printer, St. John's Square, London: 1815. Internet Archive,
https://archive.org/details/arabiannightsinf04fors; ultimo accesso: 23/03/17.
The Story of the Two Sisters, Who Were Jealous of Their Younger Sister; volume 4, pp. 423-484.

Les Mille et Une Nuits. Introduction par Jean Gaulmier. Garnier Flammarion: Paris 1965. 3 volumes.
Histoire des deux sœurs jalouses de leur cadette
. vol. III, pp. 387-433. 

Arabian Nights' Entertainments. [Grub Edition] Edited with an Introduction and Notes by Robert Mack; Oxford: Oxford University Press 1995. Pp. 939.
The Story of the Two Sisters who envied their younger Sister, with the end of the frame-story: pp.860-892 [From the first english translation, London, Grub Street Edition, last volume, containing this story: 1721]

Vedi, in Fabulando, L'Oiseau Bulbul Hezar, con il racconto annotato da Antoine Galland dopo la narrazione orale di Hannà di Aleppo, la versione francese pubblicata a Parigi nel 1717, e la traduzione italiana:

http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Bulbul-hezar/Bulbul-hezar-eb-IT.html.

GASPARINI, ADALINDA

La vera storia di Aladino, traduzione dal testo originario di Antoine Galland e adattamento di A.G.; prefazione di Antonio Faeti; Milano: Bompiani (I Delfini) 1995.
http://www.alaaddin.it/_PUBBLICAZIONI/PU_1995_a_La_vera_storia_di_Aladino.html.

Le prime fiabe del mondo
. Basile e Straparola nella traduzione di Adalinda Gasparini. Giunti.
Le prime fiabe del mondo. Giambattista Basile, Firenze: Giunti Scuola 1999. Pp. 192.
Raccolte e tradotte da Basile e Straparola; Giunti [Gemini], Firenze 1996; Giunti [Scuola] 1999; Brescia: La Scuola, 1999.Le prime fiabe pubblicate nel mondo (Venezia XVI secolo, Napoli XVII secolo), come quelle popolari raccontate a veglia fino all'avvento della televisione, sono per adulti e bambini: non pedagogizzate, rappresentano per il bambino la realtà psichica, e possono costituire uno straordinario strumento per l'apprendimento della lingua.... (AG)


Antologia di fiabe italiane antiche, dialettali e alloglotte. In: Psicoanalisi e favole;  © 2000-2017

GEOFFREY OF MONMOUTH


Histories of the Kings of Britain. Trans. by Sebastian Evans. London: J.M. Dent and Co., 1904. Tratto da/retrieved from: Sacred Texts; http://www.sacred-texts.com/neu/eng/gem/gem03.htm. ultimo accesso: 23/06/16.

Goffredo di Monmouth, Storia dei re di Britannia. Traduzione dal latino, introduzione e note  di Gabriella Agrati e Maria Letizia Magini. Presentazione di Franco Cardini. Parma: Ugo Guanda editore 1989. Pp. 281.


GIANANDREA, ANTONIO, E MANNOCCHI, LUIGI

 
Fiabe e novelle popolari marchigiane. Jesi: Tipografia Ruzzani 1878; Ristampa anastatica, Palermo: Edikronos 1981.
Nel sito: Lu Re Pesce; http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Marche_Lu_re_pesce.html.



GIGLI, GIUSEPPE


Superstizioni, pregiudizi e tradizioni in terra d'Otranto. Firenze: Tipografia di G. Barbèra 1893. Internet Archive, https://archive.org/details/superstizionipr00giglgoog; ultimo accesso: 25/03/17.
Ristampa anastatica, Bologna: Arnaldo Forni Editore 1979


GIOIELLI, MAURO


Fiabe, leggende e racconti popolari del Sannio. Isernia : Cosmo Iannone Editore 1993; pp. 611.

L'antologia include sia versioni in italiano moderno, sia testi dei ricercatori - i demologi - che andavano raccogliendo fiabe tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Vi sono inoltre alcune versioni delle minoranze linguistiche, come la slavo-molisana. e la serbo-croata.

Vedi, in questo sito: L'tacc' taccune d' Maria d' legna,
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Molise_L_tacc_taccun_d_Maria_D_Legna.html;

La ragazza con la stella, testo italiano a fronte della fiaba serbo-croata Djevojka sa zvijezdom e della corrispondente fiaba slavo-molisana Das Mädchen mit dem Stern.

http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Molise_Slavo-molisano_Djevoika_sa_zvijezdom.html.

Vedi in Fabulando l'e-book Le tacconelle di Maria di Legna (
L'tacc' taccune d' Maria d' legna con traduzione italiana a fronte): http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Tacconelle/Tacconelle-eb-IT.html.

GOBLE, WARWICK

Stories from the Pentamerone. J.E. Taylor Translator [Translation by Taylor 1847], Warwick Goble Illustrator., E. F. Strange Editor. London: Macmillan and co. Limited, 1911. Tratto da/Retrieved from: Tim Sheppard’s Storytelling Resources for Storytellers;
http://www.timsheppard.co.uk/story/stories/pentamerone.html; ultimo accesso: 19/08/15.

The Fairy Book
. The Best Popular Fairy Stories Selected and Rendered Anew. Author: Craik, Dinah Maria Mulock Craik. Illustrator: Warwick Goble. London: Macmillan and Co. 1913. Tratto da/Retrieved from: A
Project Gutenberg Canada Ebook; ultimo accesso 19/08/15.


GORTANI, LUIGI


Tradizioni popolari friulane raccolte dall’Ing. Luigi Gortani. Vol. I. Udine: Tipografia Domenico Del Bianco 1904.

Vedi in questo sito la fiaba: Meni Fari; http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Friuli_Meni_Fari.html

Vedi in Fabulando l'e-book di  Meni Fari:
http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Meni-fari/Meni-fari-eb-IT.html.

GRAMSCI, ANTONIO


I racconti dei Fratelli Grimm. Le traduzioni originali dai "Quaderni dal carcere". Sassuolo: Incontri Editrice 2011.

Edizione nazionale degli scritti di Antonio Gramsci. Promossa dalla Fondazione Antonio Gramsci. Istituto della Enciclopedia Italiana: Roma 2007. II. Quaderni dal carcere, Sezione diretta da Giovanni Francioni; 1. Quaderni di traduzioni (1929-1932) a cura di Giuseppe Cospito e Gianni Francionitraduzioni; Quaderno A da c. 51r a c. 99r; riferimenti tratti da/references retrieved from: Giovanni Francioni, http://www.giannifrancioni.it/wp-content/uploads/2013/01/Nota-al-testo-dei-%C2%ABQuaderni.pdf; ultimo accesso 19/08/15.

GRIMM, BRŪDER, JACOB UND WILHELM


Sneewittchen (Schneeweißchen). In: Kinder- und Haus-Märchen; Gesammelt durch die Brüder Grimm; Band 1. Berlin: Realschulbuchhandlung 1812. Tratto da/Retrieved from: Wikisource, http://de.wikisource.org/wiki/Sneewittchen_(Schneewei%C3%9Fchen)_(1812); ultimo accesso: 24/03/17.

Hänsel und Gretel. In: Kinder- und Haus-Märchen; Gesammelt durch die Brüder Grimm; Band 1. Berlin: Realschulbuchhandlung 1812. Tratto da/Retrieved from: https://de.wikisource.org/wiki/H
%C3%A4nsel_und_Gretel_(1812)
; ultimo accesso: 24/03/17.

Der Froschkönig oder der eiserne Heinrich. In: Kinder- und Haus-Märchen; Gesammelt durch die Brüder Grimm; Band 1. Berlin: Realschulbuchhandlung 1812. Tratto da/Retrieved from: D. L. Ashliman,
http://www.pitt.edu/~dash/froschkoenig.html; ultimo accesso: 24/03/17.


Märchen von einem, der auszog, das Fürchten zu lernen
. Foglio illustrato/Bilderbogen 1850. Tratto da/Retrieved from: Biller Antik,
http://www.billerantik.de/popup_image.php?pID=3489/imgID=0&
XTCsid=h3ku4kvthii84uto232g9r34f7; ultimo accesso: 24/03/175.


Mjallhvít, Æfintýri Handa Börnum. Med 17 Myndum. Icelandic Translation by Magnús Grímsson [Drawings believed to be by Theodor Hosemann, coloring by printer]. Iceland: 1852. Tratto da/Retrieved from: Project Gutenberg; Images provided by Landsbókasafn Íslands, National Library, http://www.gutenberg.org/files/16846/16846-h/16846-h.htm; ultimo accesso: 24/03/17.

Grimm's Household Tales
with the author's notes. Translated from the German and edited by Margaret Hunt. With an introduction by Andrew Lang. London: G. Bell 1884. Tratto da/Retrieved from: Project Gutenberg, http://www.gutenberg.org/cache/epub/5314/pg5314.html; ultimo accesso: 24/03/17.

The Fairy Tales of the Brothers Grimm
. Illustrated by Arthur Rackham, translated by Mrs Edgar Lucas. New York: Doubleday, Page & Co. 1909. Pp. 325. Tratto da/Retrieved from http://www.archive.org/stream
/fairytalesofbrot00grim#page/n5/mode/2up; ultimo accesso: 2
4/03/17.

Fiabe per i fanciulli e per la famiglia (1812-1815). Tr.it. Introduzione di Giorgio Dolfini;    Oscar Clara Bovero. Milano: Oscar Mondadori 1980, 3 voll.

Storia di uno, Giovannin Senzapaura, che partì di casa per imparare cos'è la pelle d'oca.Tr. it. Antonio Gramsci. In: Favole in libertà. Traduzioni dalle fiabe dei Fratelli Grimm. Tratto da/retrieved from: Progetto Manuzio, http://www.liberliber.it/mediateca/libri/g/gramsci/favole_di_liberta/pdf/favole_p.pdf; ultimo accesso: 24/03/17.

Kinder- und Hausmärchen. Translated by D. L. Ashliman. © 1998-2002. Tratto da/Retrieved from: D. L. Ashliman; http://www.pitt.edu/~dash/grimm015a.html; ultimo accesso: 24/03/17.

Fiabe dei Grimm. Tutte le fiabe dei Fratelli Grimm [disponibili in diciotto lingue]
http://www.grimmstories.com/it/grimm_fiabe/index?page=1; ultimo accesso: 24/03/17.


La raccolta dei Fratelli Grimm può essere considerata un ponte tra le versioni antiche - come quelle di Straparola e Basile, alle quali i Fratelli Grimm hanno attinto, con o senza la mediazione di Perrault - e le più recenti, come le più diffuse nel Novecento, in primo luogo quelle narrate con i film da Walt Disney. In tutto il Novecento raggiunge la massima espressione la tendenza eufemizzante e pedagogizzante iniziata nel Secolo dei Lumi, che, quando riesce a rimuovere gli aspetti più conflittuali e perturbanti, impoverisce le fiabe. Perché è la presenza di personaggi e incontri unheimliche a rendere appassionante la storia degli attanti, ed è attraversando le vicende potenzialmente tragiche che gli attanti protagonisti vengono a capo di qualunque difficoltà.

Vedi, in Fabulando i seguenti e-book con versione originale dei Fratelli Grimm e traduzione italiana:

Giovannino e la pelle d'oca
, http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Pelledoca/Pelledoca-IT.html;

Biancaneve e i sette nani
, http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Biancaneve/Biancaneve-IT.html;

Hänsel e Grete
l, http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Hansel-gretel/Hansel-gretel-IT.html.

GRIMM, WILHELM


Märchen von einem, der auszog, das Fürchten zu lernen, aus mündlicher Ueberlieferung Wünschelruthe. Ein Zeitblatt. Heinrich Straube und Johann Peter von Hornthal. Jan. bis Jun. 1818. Nro. 1–4. Göttingen: Vandenhoek-Ruprechtssche Buchhandlung 1818. Nro. 4. (12. Jan.). Tratto da/Retrieved from: Wikisource,
http://de.wikisource.org/wiki/M%C3%A4rchen_von_einem,_der_auszog,_das_F%C3%BCrchten_zu_lernen; ultimo accesso: 19/08/15.


GROOME, FRANCIS HINDES


Gypsy Folk Tales. London: Hurst and Blackett Lt. 1899.

Internet Archive, https://archive.org/details/gypsyfolktales00groogoog; pp. 302; ultimo accesso: 24/03/17.


Sacred Texts
, http://www.sacred-texts.com/neu/roma/gft/index.htm; ultimo accesso: 24/03/17.
This book is a treasure trove of classic 'Gypsyology', and makes fascinating reading for everyone interested in the Roma people and folklore in general. These are not watered down 'fairy tales,' but sophisticated and often earthy stories, with 'Adult situations.' Groome edited this material with a very light hand, and made no attempt to correct plot holes or inconsistencies, as in the some of the more bowdlerized 19th century folklore books. He simply lets the story teller weave their spell on us.


GUARDUCCI, CHIARA


Monologhi. Corazzano, San Miniato (PI): Titivillus 2018.


GUARINI, RUGGERO Vedi/see: BASILE

GUARNERIO, PIER ENEA


Il dialetto catalano di Alghero. Saggio di Pier Enea Guarnerio. In: Archivio Glottologico Italiano, diretto da Isaia Ascoli. Volume nono, pp. 261-364. Roma Torino Firenze: Ermanno Loescher 1886.

Vi si trovano le fiabe - rundalijie - nella lingua catalana di Alghero raccolte da Pier Enea Guarnerio dalla viva voce di pastori e contadini: 1 Rundalija de Belindu lu mostru; 2 de Cirurè; 3 de G'univeldana, 4 de don Nicora; 5 del Magu; 6 de un rej i de us sous tres fils; 7 de mestru Françiscu; 8 Lu paldàl velt; 9 Lu Calbunaju; 10 Maria Antaurara
.

Internet Archive, http://www.archive.org/stream/archivioglottol20salvgoog#page/n279/mode/2up; ultimo accesso: 25/03/17.

In questo sito vedi la fiaba: Rundalija de Belindu lu mostru.
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Sardegna_Catalano_Belindu.html

In Fabulando vedi l'e-book: Belindu il mostro, testo catalano con traduzione italiana a fronte.
http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Belindu/Belindu-eb-IT.html



H




HADDAWI, HUSAIN



The Arabian Nights. Translated by H. H. Based on the text of the Fourteenth-Century Syrian Manuscript
edited by Muhsin Mahdi. W.W. Norton & Company, New York - London, 1990
Le Mille e una notte, Prima traduzione italiana del più antico manoscritto arabo stabilito da Muhsin Mahdi,
tr. it. Roberta Denaro e Mario Casari, Roma: Donzelli Editore 2007.

L'opera di Husain  Haddawi è la prima e al momento la sola traduzione filologica di un manoscritto antico
delle Mille e una notte, precisamente di quello (sec. XIV) che si fece mandare Galland per tradurre le
magnifiche fiabe orientali. Consente un contatto diretto con la fonte della raccolta di Galland e delle raccolte
arabe dell'Ottocento.

Le fiabe non sentono il peso del tempo, e la loro bellezza non ha nulla a che fare col rigore filologico. Ma,
come l'appassionato di miti ritrova una sorgente se legge Esiodo, e chi ama le fiabe la ritrova leggendo
Basile o Pitré, così chi ama le Mille e una notte sentirà in questa versione la loro grazia sorgiva.

In questa versione viene rispettata la divisione fra le notti, con le formule, ricorrenti ma di grande varietà,
che notte dopo notte ricreano la cornice del racconto nella relazione fra la narratrice Shahrazàd e il sultano
Shahriyar suo sposo, che fino alla fine non rinuncia all'intenzione di farla uccidere all'alba. Inotlre è presente
Dinarzad, la sorella minore di Shahrazad, che nell'ora che precede il giorno le chiede di riprendere il
racconto. L'insonnia del crudele Shahriyar - è insonne anche il califfo Harun ar-Rashid, protagonista di
molte storie delle Mille e una notte - apre uno spazio al racconto della figlia del visir.


HANNÀ DI ALEPPO
Vedi GALLAND


HINTON KNOWLES, JAMES

Folk-tales of Kashmir by the Rev. J. Hinton Knowles. F.R.G.S., M.R.A.S., &C. (C.M.S.) Missionary to
the Kashmírís. London: Trübner & Co.,1888; pp. 510. Tratto da/Retrieved from Forgotten Books;
http://www.forgottenbooks.com/readbook/Folk-Tales_of_Kashmir_1000062280#545; ultimo accesso
: 06/12/15.


I



IDRISI, AL IDRISI


Il libro di Re Ruggiero. Ovvero il libro dei piacevoli viaggi in terre lontane. Internet Archive,
https://archive.org/details/litaliadescritta00idrsuoft; ultimo accesso: 27/03/17.

Tabula Rogeriana. La delizia di chi desidera attraversare la terra. Nuzhat al-mushtāq fi'khtirāq al-
āfāq
. https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/d/d3/TabulaRogeriana.jpg;
ultimo accesso: 27/03/17.

Vedi, in questo sito: Al Idrisi. Il libro di Re Ruggiero;
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/AF/AF_S_xi_Al-Idrisi.html#Fonte.

IMBRIANI, VITTORIO


La novellaja fiorentina. Fiabe e novelline stenografate in Firenze dal dettato popolare da Vittorio
Imbriani. Ristampa accresciuta di molte novelle inedite e di note, nelle quali è accolta integralmente 'La
novellaja milanese' dello stesso raccoglitore. Livorno: Franc. Vigo Editore 1877. Pp. 640.
Internet
Archive
,
https://archive.org/details/lanovellajafior01imbrgoog; ultimo accesso: 25/03/17.
Ristampa anastatica con prefazione di Marcello Vannucci; Palermo: Edikronos 1981.

Con questo testo si entra in contatto con le prime raccolte rispondenti a criteri sia romantici, sia
positivistici: per il romantico i narratori analfabeti, depositari di un sapere primigenio, conservavano
l'autentico spirito popolare, per il positivista erano una fonte 'oggettiva' da ascoltare e trascrivere senza
variare il senso né la lettera.
Imbriani corredava ogni fiaba raccolta con ampi riferimenti ad altre versioni, sia popolari che appartenenti
alla tradizione letteraria.

Vedi, in questo sito:
Re porco; http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Toscana_Re_porco.html.
El Tredesìn,http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Lombardia_El_Tredesin.html


IVE, ANTONIO



Raccoglitore e studioso del livello di Giuseppe Pitrè e Vittorio Imbriani. Da ritrovare e studiare. Online si
trova solo questa fotografia.

Novelline popolari rovignesi raccolte e annotate da Antonio Ive. Edizione fuori commercio di soli 100
esemplari; Vienna: Coi tipi di Adolfo Holzhausen 1877; https://www.google.it/books/edition
/Novelline_popolari_rovignesi/fGuNtWkkPqMC?hl=it&gbpv=1&printsec=frontcover; ultimo accesso
01/07/2023

Novelline popolari rovignesi raccolte e annotate da Antonio Ive. Edizione fuori commercio di soli 100
esemplari; Vienna: Coi tipi di Adolfo Holzhausen 1877; https://download.digitale-sammlungen.de/BOOKS
/download.pl?ersteseite=1&letzteseite=34&id=11357695&ersteseite=1&letzteseite=34&vers=d&nr=&
abschicken=ja&captcha_zeit=11357695&xdfz=1&dafoemail=adalinda.gasparini%40alaaddin.it&
dafoumleitung=ja&submitbutton=WEITER; ultimo accesso 01/07/2023

Vedi anche: Dizionario biografico degli italiani Treccani;
https://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-ive_%28Dizionario-Biografico%29/;
ultimo accesso 01/07/2023.



J



JACOPO DA VARAGINE


Legenda aurea; Testo critico riveduto e commento a c. di G.P. Maggioni; traduzione italiana di G. Agosti, C.
Bottiglieri, M. Fucecchi, E. Gelli, L. Graverini, G.P. Maggioni, A. Rodighiero, E. Secci, F. Sivo, F. Stella,
coordinati da Francesco Stella con la revisione di G.P. Maggioni. Premessa di C. Leonardi
Firenze, Sismel-Edizioni del Galluzzo; Milano, Biblioteca Ambrosiana, 2007; 2 voll.
https://www.graverini.ne/pubs/[027]%20Graverini%202007%20-%...; ultimo accesso 3 maggio 2024

Leggenda aurea
; trad. dal latino di Cecilia Lisi; Firenze: Libreria Editrice Fiorentina 1990; 2 voll.

Legenda aurea. Presentazioni di Franco Cardini e Mario Martelli. Testo e note a cura di Arrigo Levasti.
Firenze: Le Lettere 2000, 2 tomi.
"Se si dovessero salvare da un cataclisma i dieci libri che hanno fatta l'Europa, un posto spetterebbe di
diritto alla Legenda aurea sive legende sanctorum" (Franco Cardini, Leggenda aurea, Presentazione; vedi
sopra)

L'autore, Jacopo da Varagine (o Jacobus de Voragine - Varazze), domenicano, fu arcivescovo di Genova.
Fu forse il primo traduttore della Bibbia in volgare, e con la Legenda Aurea, raccolse e ordinò storie
edificanti, di santi, miracoli, di pagani puniti o convertiti, adatte alla lettura e tali da ispirare pittori e scultori
fino al sec. XVI. Si può avere un'idea della sua diffusione pensando agli oltre mille manoscritti latini giunti
fino a noi, ai circa cinquecento codici in lingue volgari, alcuni con miniature straordinariamente belle, ai
quasi cento incunaboli del XV secolo, alle molte edizioni del sec. XX, fra i quali quella delle Lettere, sopra
citata, è corredata da molte riproduzioni di opere pittoriche ispirate direttamente alla Legenda aurea.
riproduzioni recenti, come quella de Le Lettere che ci sono pervenuti, sia dalla onnipresenza delle storie di
santi di questa raccolta nell'iconografia medievale e rinascimentale. Nel libro sono presenti molti motivi f
fiabeschi, e storie assurde, come quella dell'imperatore Nerone che volendo rimanere incinto ordinò ai suoi
medici di provvedere, pena la morte. I medici allora gli fecero ingoiare un girino, e quando alcuni mesi dopo
Nerone ebbe grandi dolori di pancia gli somministrarono un lassativo che fece uscire una rana. Nerone ne
faceva gran conto, e la teneva in un guscio di tartaruga. Nell'incendio di Roma del quale incolpò i cristiani, il
guscio con la rana bruciò in un luogo che ebbe nome in onore della creatura di Nerone: da testudo,
tartaruga, fu denominato Testaccio. Particolarmente interessante la storia di Giuda Iscariota, che coincide
col mito di Edipo: dopo aver scoperto di aver ucciso suo padre Ruben e sposato sua madre, Giuda per
espiare il suo peccato si unisce a Gesù come suo discepolo, ma la sua natura cattiva lo porterà a tradirlo e
dannarsi in eterno.

Vedi anche, in questo sito, Enigma Edipo, Indice tematico:
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/AF_EE_xxi.html.


Legenda aurea, Excerpta (Testo latino), II IntraText Edition CT; http://www.intratext.com/X/LAT0025.HTM;
ultimo accesso: 25/03/17.

Illustrazioni medievali della Legenda Aurea; Wikimedia, https://commons.wikimedia.org
/wiki/Legenda_Aurea; ultimo accesso: 25/03/17.


JATAKA, THE

The Jātaka; or, Stories of the Buddha's Former Births, translated from the Pāli by Various Hands
under the Editorship of Professor E. B. Cowell
London: C. J. Clay and Sons, Cambridge University Press
Warehouse, 4 volumes. Vol. I; translated by Robert Chalmers 1, 1895; pp. 324. Tratto da/Retrieved from
http://what-buddha-said.net/library/pdfs/jataka.vol.1.pdf; ultimo accesso 06/12/15.

JOHNSON, A. E.
Vedi/See: PERRAULT




K




KHAIR, TABISH


The Glum Peacock. Illustrated by Nilima Eriyat. Delhi: Zubaan Books 2008.

"Il libro ha preso forma contro la politica identitaria dominante: si dovrebbe scegliere se appartenere a
questo o a quello. Il cigno è bianco. Il corvo è nero. E il povero pavone? Ha tutti i colori possibili. Come può
vivere? Cosa può essere? Bene, la risposta è: cos'altro può essere se non un pavone?
[...]
Credo che prendiamo in giro noi stessi quando permettiamo al mondo di dirci cosa siamo. Comunque è
molto difficile imparare a guardare il proprio sé. Ed è duro vivere con la differenza. Si può leggere nella
storia e nei quotidiani quante volte delle persone vogliono sterminare persone diverse, o 'civilizzarle'
omologandole a sé. Essere diversi rende la vita molto più difficile. Due cose procedono appaiate: lasciare
che gli altri siano quello che sono e permettere a noi stessi di essere quel che siamo. Se ne deducono due
condizioni necessarie: reciproco rispetto e benessere personale. Penso che sia questo che tutti noi, come il
Pavone, dobbiamo imparare. E cercare di non dimenticarlo." (A proposito di "The Glum Peacock", intervista
del 20 febbraio 2009 di Padmini Mongia a Tabish Khair, Oxford Bookstore. Literary Review;
http://www.tcsion.com/dotcom/oxford/archives/oxford_bookstore_review/interview
/tabish_khair_padmini_mongia/index.htm; ultimo accesso: 25/03/17. trad. it. A. Gasparini)

The Bust Stopped, London: Picador 2004;
Il bus si è fermato, tr. it. Adalinda Gasparini, Roma: Nova Delphi 2010.
Vedi, in questo sito: http://www.alaaddin.it/_PUBBLICAZIONI/PU_2010_KHAIR_1.html.

Gli esseri umani sono come pezzi di stoffa nella pioggia del tempo: porosi. Le culture filtrano in noi: acquistiamo peso con la nostra storia e con le storie di tutti gli altri.
(Il bus si è fermato; voce narrante: l'eunuco Parvati/Farhana)
 
Jihadi Jane/Just Another Jihadi Jane
http://www.tabishkhair.co.uk/jihadi-jane-just-another-jihadi-jane.
Jihadi Jane.
Traduzione di A. Gasparini [con pieno mandato dell'Autore] e di David Ginsborg; Santarcangelo di Romagna, Foschi Editore 2018.

Come nel biblico Cantico dei Cantici, “più forte della morte è amore”, quando il sigillo della morte lo testimonia. La tradizione beduina del culto delle tombe degli amanti nel deserto precede Maometto e fa parte dell'Antico Testamento, e la Buona Novella invita a seguire l'amore, anche l'amore per il nemico, per il diverso che ci ripugna, come sola via per sconfiggere l'ingiusta violenza.
Alla poesia araba, di cui la tradizione beduina è antica radice, è legato il sorgere della poesia europea, quando la civiltà islamica ha portato in Italia e in Europa scienza, tecnica, filosofia e letteratura. Un meraviglioso filo di pensiero utopico lega la tradizione islamica con quella cristiana: il loro corpo a corpo che nel nostro tempo si manifesta tragicamente, riproduce conflitti altrettanto sanguinari che si sono succeduti, e nel caso dell'Islam ancora succedono, all'interno di questi due grandi monoteismi. La stessa violenza viene agita dai detentori della Verità assoluta contro il popolo del primo grande monoteismo dal quale entrambi discendono, l'ebraismo.
La nostra passione per la traduzione è la stessa che ci fa sperimentare quotidianamente il confronto con l’alterità e la comunanza di ogni essere umano nel lavoro psicoanalitico. Passione privata, fino alla traduzione dell’altro romanzo di Khair, rinnovata diversi anni dopo con questo romanzo. In questi due casi il lavoro vorrebbe farsi pubblico, nel secondo con un editore capace di diffondere Una ragazza jihadista come merita, per la sua bellezza, la sua attualità, i valori etici che suggerisce, sussurrandoli appena, come solo un poeta sa fare.
Mi ha spinto a un corpo a corpo intenso – così è sempre il lavoro del traduttore - la particolarissima attenzione alla quale fa spazio Tabish Khair con le sue figure femminili, qui Amina e Jamilla. Le loro doti di mitezza, tenerezza, valori tradizionalmente attribuiti al femminile, ma patrimonio di ogni essere umano, appaiono le sole attitudini ad avere la forza capace di contrastare la violenza dell'uomo sull'uomo, il dominio agito come necessario e giusto sulla donna e sui deboli in genere, da chiunque creda di possedere la verità definitiva.
Nel Novecento sono stati i grandi scrittori a sostenere questo valore della tenerezza, più degli psicologi, degli economisti, e di qualunque altro esperto, un valore che almeno ci permette di sperare, o di sopportare l’ingiustizia che sempre torna nella violenza dell’uomo sull’uomo, e sulla donna, come se ogni sforzo per sconfiggerla fosse vano.
Così Albert Camus conclude "La peste":
Sapevano ora che se c'è una cosa che si può sempre desiderare e ottenere qualche volta, è la tenerezza umana.

Vedi, in questo sito: Presentazione del romanzo;
http://www.alaaddin.it
/_PUBBLICAZIONI/PU_2017_TK_JJ_IT_Presentazione.pdf

Primo e ultimo capitolo del romanzo in italiano:
http://www.alaaddin.it/_PUBBLICAZIONI/PU_2017_%20TK_JJ_2%20capitoli.pdf.

Night of Happiness. Picador India 2018
https://www.amazon.in/Night-Happiness-Tabish-Khair/dp/9386215632
La notte della felicità, traduzione di A. Gasparini; Tunuè 2020.
https://www.tunue.com/product/la-notte-della-felicita-tabish-khair/
 


L


LADRO DI BAGDAD, IL
Vedi: THE THIEF OF BAGDAD

LA SORSA, SAVERIO

Fiabe e novelle del popolo pugliese. Con prefazione di A. Mari, 2 voll.; Roma-Bari: F. Casini & Figlio Editori 1927-1928.
Fiabe e novelle del popolo pugliese. Bari: Edizioni di Pagina 2012; 3 voll. XLII-416

Leggende poetiche di Puglia
. Catania: Prampolini 1938.

Vedi, in questo sito: Rè fendana d'aure;
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Puglia_Re_fendana_d_aure.html.


LANG, ANDREW
Vedi/See: PERRAULT

LEPRINCE DE BEAUMONT, JEANNE-MARIE


La Belle et la Bête; (Première édition : 1757); in: Contes moraux pour l’instruction de la jeunesse; Paris: Barba, 1806 ; Tratto da/Retrieved from: Wikisource;
http://fr.wikisource.org/wiki/La_Belle_et_la_B%C3%AAte; ultimo accesso: 19/08/15.

LORENZINI, CARLO
Vedi/see: COLLODI.


LUCIANO DI SAMOSATA

Ἀληθῆ διηγήματα [Alethè dieghèmata] Storie vere
Di una storia vera, traduzione italiana di Luigi Settembrini (1862) http://it.wikisource.org/wiki/Di_una_storia_vera; ultimo accesso: 26/03/17.

Iniziando la sua opera, il siriano Luciano avverte che la sola verità che vi è contenuta è che non c'è nulla di vero, e ricorda quanti insigni personaggi hanno narrato cose mai viste e mai udite:

Duca di costoro e maestro di tale ciarlataneria fu l'Ulisse d'Omero, che nella corte d'Alcinoo contò della cattività de' venti, di uomini bestioni e salvatici con un solo occhio in fronte, di belve con molte teste, de' compagni tramutati per incantesimi, e di tante altre bugie, che ei sciorinò innanzi a quei poveri sciocchi dei Feaci. Abbattendomi in tutti costoro io non li biasimavo troppo delle bugie che dicono, vedendo che già sogliono dirle anche i filosofi, ma facevo le meraviglie di loro che credono di darcele a bere come verità. (Dal Libro I)

Dopo questa premessa, il racconto procede come un realistico resoconto di viaggio, narrando di un viaggio al di là delle Colonne d'Ercole, di un altro viaggio sulla Luna, e dell'ingoiamento della nave con tutto l'equipaggio da parte di una balena fantasticamente grande.
Una delle fonti di questo romanzo antico fu probabilmente Le meraviglie al di là di Thule di Antonio Diogene, in ogni caso esercitò un influsso difficile da quantificare sulle favole e sulla letteratura successiva. Si pensi a opere che narrano di viaggifantastici, come L'Orlando furioso di Ludovico Ariosto, I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift, Pinocchio di Collodi e Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne.


M




MACK, ROBERT L.
Vedi/see: GALLAND..

MAHABHARATA

The Mahābhārata. 2. The book of the Assembley Hall. 3. The Book of the Forest, Translated and Edited by J. A. B. van Buitenen; Chicago: The University of Chicago Press, 1975. Tratto da/Retrieved from Google Libri; https://books.google.it/; ultimo accesso 13/12/15.

MAHDI, MUHSIN

The Arabian Nights. Translated by Husain Haddawy. Based on the te text of the Fourtheens-Century Syrian Manuscript edited by Muhsin Mahdi. New York - London: W. W. Norton & Company 1990.
Le Mille e una notte. Prima traduzione italiana del più antico manoscritto arabo stabilito da Muhsin Mahdi; tr. it. Roberta Denaro e Mario Casari. Roma: Donzelli Editore 2007.


MANETTI, ROBERTA, a cura di

La passione di santa Margherita. Testo occitano del XIII secolo. (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Ashburnam 105) Edizione con versione a fronte, introduzione, note e glossario). Pp. 168.


MANFREDI, MADDALENA e TERESA
Vedi ZANOTTI e MANFREDI

MANGO, FRANCESCO

Novelline popolari sarde. Raccolte e annotate da Francesco Mango; Palermo: Libreria internazionale Carlo Clausen 1890;
Ristampa anastatica, Bologna: Arnaldo Forni Editore 1987.

Novelline popolari sarde. A cura di Cristina Lavinio. Riedizione dell'opera Novelline popolari sarde. Raccolte e annotate dal Dott. Francesco Mango, Palermo, Libreria internazionale Carlo Clausen (già Luigi Pedone Lauriel), 1890. Nuoro: Ilisso 2005.

Novelline popolari sarde, n. 2. Tradizione popolare di Cristina Maccioni trascritta da Francesco Mango. Regia: Cristina Maccioni; musica Stella Veloce; tecnico audio Davide Zurru; letture: Clara Murtas. Editore: RAI Sardegna, 13/11/2010 (versione mp3). Sardegna Digital Library. Regione Autonoma della Sardegna;
 http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&id=531195; ultimo accesso: 27/03/17.

Vedi, in questo sito: Is tresgi bandius.
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Sardegna_Is_tresgi_Bandius.html.

MANN, THOMAS


L'eletto (Der Erwählte, 1951). traduzione di Bruno Arzeni, Arnoldo Mondadori Editore, 1979, pp. 251. Amazon;  consultato il 30/04/15.
The Holy Sinner; Introduction by Russel A. Berman; translated from the German by H. T. Lowe-Porter. US: University of California Press, 1951. Pp. 336. Tratto da/Retrieved from Books by Google,
https://books.google.it/books?id=pBbKp-D9x9sC&dq=mann+the+holy+sinner+bells&hl=it&. Accessed: 19/08/15.

 
MARAGIOLA, ARISTIDE
Vedi Baragiola, Aristide

MARGHERITA D'ANGOULÊME, REGINA DI NAVARRA


Heptaméron des Nouvelles, 1558

Marguerite d'Angoulême (reine de Navarre ; 1492-1549). Auteur du texte. L'heptaméron ([Numérisé en mode texte]) [L']heptaméron [Document électronique] / Marguerite de Navarre ; [texte établi sur les ms. par Michel François,...]; Gallica; Document fourni par la société Bibliopolis;
http://visualiseur.bnf.fr/Visualiseur?Destination=Gallica&O=NUMM-101461; ultimo accesso: 27/03/17.

Eptamerone; Prefazione e prima versione italiana di Francesco Picco. Milano: Bietti, Classici del Ridere, 1973.


MARIE DE FRANCE

Lais. XII secolo. A cura di Giovanna Angeli. Roma: Carocci. Biblioteca medievale, 2017. Pp. 403
Prima edizione: Milano: Mondadori 1983; seconda edizione: Parma, Pratiche editrice 1992.

Vedi, in questo sito, la favola ladina di Cian Bolfin, che può essere considerata una variante popolare del Lai di Lanval, alle pagine 170-207
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Trentino_Ladino_Cian_Bolfin.html; ultimo accesso 10/12/17.


MASUCCIO SALERNITANO

Il Novellino di Masuccio Salernitano restituito alla sua antica lezione da Luigi Settembrini ; Napoli, presso Antonio Morano Libraio-Editore 1874
http://www.archive.org/stream/ilnovellinodima00settgoog#page/n9/mode/2up; ultimo accesso: 26/03/17.


MAZZINI, UBALDO

"Saggio di folklore spezzino", in: "Archivio per la etnografia e la psicologia della Lunigiana", diretto da G. Sittoni e G. Podenzana La Spezia: 1911.
Ristampa: Saggio di folclore spezzino. La Spezia : Ente Provinciale Turismo 1974

I feno 'n beo pranso grande e grosso,
Me a eo sotto a toa e i m'han cacià n' osso
Ch'i m'è arestà zü per er canoosso.
Toca un po' chi com'a gh'ho grosso!
(Formula di chiusura de O dente d'oo)

Vedi, in questo sito: O dente d'oo. http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Liguria_O_dente_d_oo.html; ultimo accesso: 26/03/17.


MÉLIÈS, GEORGES (MARIE-GEORGES-JEAN)

Cendrillon (France, 1899); https://www.youtube.com/watch?v=yqpOAtBdgRc; ultimo accesso: 27/03/17.

La Lanterne Magique (France, 1903)
;
The Magic Lamp; https://www.youtube.com/watch?v=xBxibRmCRX4&list=RDxBxibRmCRX4#t=4; ultimo accesso: 27/03/17.

Alle fiabe più famose del mondo si sono ispirati i primi film: le fiabe di Cenerentola e di Aladino e la lampada meravigliosa. Intreccio ancora da esplorare fra la millenaria potenza narrativa della favola e quella secolare del cinema: entrambe attualissime. Oltre gli inizi del cinematografo, si pensi alle strutture fiabesche nelle attuali serie seriali e nel cinema in genere. 

MILLE E UNA NOTTE, LE

Si rimanda al sito http://www.wollamshram.ca/1001/index.htm per le numerose edizioni delle Mille e una notte in esso disponibili. Di seguito un elenco delle varie edizioni disponibili:

Richard Burton, Arabian Nights (10 vols., 1882-84); Supplemental Nights (6 vols.,1885); Other Works by, about, and related to Burton

Jonathan Scott, Arabian Nights (4 vols., 1890)

J. W. Scott, Jack Hardin's Arabian Nights (1903)

John Payne, The Book of the Thousand Nights and One Night (9 vols.); Tales From the Arabic; Alaeddin and the Enchanted Lamp & other stories

W. F. Kirby, The New Arabian Nights (1883); The Forbidden Doors of the Thousand and One Nights (1887)

Andrew Lang, Arabian Nights(1898); Other Works, by Lang

Edward Lane, Arabian Nights (1909). Revised by Stanley Lane-Poole.

Anne Manning, The Adventures of Caliph Haroun Alraschid (1855)

E. Dixon, Fairy Tales from the Arabian Nights (1893); More Fairy Tales from the Arabian Nights (1895)

Sylvanus Hanley, Caliphs and Sultans (1870)

W. A. Clouston, The Bakhtyar Nama (1883); The Book of Sindibad (1884)
Arabian Tales by Dom Chavis & M. Cazotte (1792)

Individual Stories
: The History of Sindbad the Sailor (1796); Remarks on the Arabian Nights (1797); Little Hunchback: From the Arabian Nights (1817); The Story of Ali Cogia  (1833); The Voyages and Travels of Sindbad the Sailor (n.d.).

Somadeva's Kathsaritsgara,
The Ocean of Story (1923)

Vi si trova inoltre un indice del contenuto di varie edizioni: Comparison of the Contents of Various Editions of Arabian Nights.

Vedi inoltre, in questa pagina, BURTON,GABRIELI, GALLAND, HADDAWI, MAHDI.


MILLIN DE GRANDMAISON, AUBIN-LOUIS
Vedi CHOMPRÈ-MILLIN


MOZART, WOLFANG AMADEUS, e SCHIKANEDER, EMANUEL

Die Zauberflote Prima rappresentazione, Vienna: 30 settembre 1791.

Die Zauberflote/Il flauto magico, Libretto. Testo tedesco e italiano;
http://www.pul.it/cattedra/upload_files/64/Flauto-Magico-libretto_IT.pdf; ultimo accesso: 25/03/17.

Il flauto magico. Opera lirica alla Scala; direzione di Riccardo Muti, regia di Roberto De Simone, RAI 1995. https://www.youtube.com/watch?v=Lx29kKrC1tQ; ultimo accesso: 25/03/17.

Il flauto magico
, disegno animato di Emanuele Luzzati e Giulio Gianini. Gallucci Editore 1978.
https://www.youtube.com/watch?v=va_lOs5aBQo; ultimo accesso: 25/03/17.

MUSSO, GUIDO

 
Conte, fàule e legende dla tradission popolar piemontèisa contà da l'anvod dij Bré e barba Guido; Torino: Piemonte in Bancarella 1996.


N



NERUCCI, GHERARDO


Sessanta novelle popolari montalesi (Circondario di Pistoia). Raccolte da Gherardo Nerucci. Firenze: Successori Le Monnier 1880. Pp. 506.
Con ristampa anastatica della prima edizione; a cura di Roberto Fedi, Milano: Rizzoli 1977. Pp. 529.

Internet Archive; http://www.archive.org/stream/sessantanovelle00nerugoog#page/n53/mode/2up; ultimo accesso: 19/08/15. Progetto Manuzio,
http://www.liberliber.it/mediateca/libri/n/nerucci/sessanta_novelle_popolari_montalesi/pdf/sessan_p.pdf; ultimo accesso: 27/03/17.

Come Imbriani, Nerucci raccolse le sue fiabe da narratori analfabeti, ma non seguendo alla lettera il criterio demologico imperante, dichiarò di averle lievemente modificate, secondo un criterio comunque popolare: La novella nun è bella se sopra non ci si rappella.
Il risultato è una delle più belle raccolte ottocentesche.

Vedi, in questo sito:

Il Gatto Mammone
(La bella Caterina ovvero la novella de' gatti);
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Toscana_La_bella_Caterina.html.

La Regina Marmotta; http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Toscana_La_regina_Marmotta.html

Vedi, in Fabulando l'e-book delle fiabe:
Il Gatto Mammone (La bella Caterina ovvero la novella de' gatti); http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Mammone/Mammone-eb-IT.html.

La Regina Marmotta;
http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Regina-marmotta/Regina-marmotta-eb-IT.html.


NEẒĀMI-YE GANJAVĪ


The Haft Paikar (The Seven Beauties).Containing the Life and Adventures of King Bahrām Gūr, and the Seven Stories Told Him by His Seven Queens. By Nizāmī Of Ganja. Translated from the Persian, with a Commentary, by C. E. Wilson, B.A. Vol. I: Translation. Vol. Ii: Commentary. Accessibile/Availabrle online: Persian Literature in Translation. The Packard Humanities Institute;
http://persian.packhum.org/persian/main?url=pf%3Fauth%3D176%26work%3D001; ultimo accesso: 17/10/16.

Le sette principesse. Introduzione e traduzione di Alessandro Bausani. Milano: Rizzoli BUR 1982. Rist. 1996, pp. 332.

 
NIBELUNGHI

I Nibelunghi. Poema epico germanico (XIII secolo). Traduzione dal tedesco di Italo Pizzi (Trentanove avventure). Milano: Ulrico Hoepli 1889.
Ma i suoi congiunti e molti degli amici
Il consigliâr, poi che recar volea
Sopra un fidato amor la sua speranza,
Ch’ei cercasse cotal che più di lui
Esser degna potesse, e il valoroso
Sifrido rispondea: Kriemhilde adunque
Pigliar mi vo’, della burgundia terra,
Per sovrana beltà, la giovinetta
Avvenente e leggiadra. È a me ben noto
Che imperator non è sì ricco e grande,
Cui, s’egli brami donna aver, costei
Per amor non convenga, inclita donna. (Avventura Terza)
https://it.wikisource.org/wiki/I_Nibelunghi_(1889); Ultimo accesso: 14/06/2024

Vedi anche: Die Nibelungen, Fritz Lang 1924. Full Movie: 04:50:21;
https://www.youtube.com/watch?v=pb83yQ6ETIU



NORŠTEJN, JURIJ BORISOVIČ


Ёжик в тумане (Ëžik v tumane), Il riccio nella nebbia (URSS, 1975)
Regia di Jurij Norštejn, voce narrante di Aleksej Vladimirovič Batalov; musiche di Mikhail Meyerovich; sceneggiatura di Sergueï Kozlov.
https://www.youtube.com/watch?v=-rMlTU_RRJM; ultimo accesso 28/07/19
Per un riassunto e un commento analitico, vedi: Il riccio nella nebbia di Yuri Norstein
http://kenoms3.altervista.org/altorenotoscano3/riccio.pdf; ultimo accesso 28/07/19.

Сказка сказок (Skazka skazok), Il racconto dei racconti (URSS, 1979).
Regia di Jurij Norštejn, musiche di  Wolfgang Amadeus Mozart, Johann Sebastian Bach, Mikhail Meyerovich
Tale of tales EN hardsubs Masters of Russian animation,
https://www.youtube.com/watch?v=oQ52H1YlOm4; ultimo accesso 28/07/19.

NOVELLINO, IL
Vedi: MASUCCIO SALERNITANO



O




OVIDIO, PUBLIUS OVIDIO NASO

Metamorphoseon Libri XV. Le metamorfosi, Testo latino e traduzione in versi italiani di Ferruccio Bernini, Bologna: Zanichelli 1983, 2 voll.


Le Metamorfosi. Traduzione di Giovanni Andrea dell'Anguillara (1561); Traduzione integrale italiana in versi; http://it.wikisource.org/wiki/Le_Metamorfosi; ultimo accesso: 27/03/17.

Metamophoseon (testo latino integrale) https://la.wikisource.org/wiki/Metamorphoses_(Ovidius); ultimo accesso: 27/03/17.

The Metamorphoses by Ovid. Engravings by Johannes Baur (1703). The Ovid Project: The Images from the 1640 Edition Traslated by George Sandys. http://www.uvm.edu/%7Ehag/ovid/index.html, ultimo accesso: 27/03/17.

Metamorfosi, Torino: Einaudi 1979 e 1994; Testo a fronte. Con un saggio di Italo Calvino. A cura di Piero Bernardini Marzolla. pp. 705.

Fondamento essenziale dell'immaginario mitologico nel Medio Evo, senza rivali come repertorio mitologico prima della diffusione della lingua greca antica (vedi Boccaccio), testo ancora insostituibile, insieme alla Teogonia di Esiodo, per comprendere l'immaginario occidentale.  Raccontando tutti i miti più importanti, con un livello espressivo insuperabile, Ovidio ci sorprende per la finezza e psicologica e la modernità nel cogliere l'umanità dei personaggi. Da raccomandare a chiunque si illuda che la sensibilità moderna e la letteratura contemporanea siano più evolute di quella antica..


Vedi in questo sito: Le lacrime di Mirra,
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/AF/AF_L_i_Metamorphoses.html.


P




PANCHATANTRA


Un re indiano affida l'educazione dei tre principi suoi figli al saggio Visnusarman, che scrive per loro i cinque libri del Panchatantra. I tre principi lo leggono e in sei mesi diventano colti e saggi. Il nucleo narrativo è stato fatto risalire a un periodo tra il II e il VI secolo d.C. Come per le Mille e una notte, i manoscritti più antichi che ci sono pervenuti sono del XIII secolo, fra i quali il manoscritto persiano Marzban-name, di Sa'doddin Varavini, che traduce il primo dei cinque libri del Panchatantra.
Una raccolta antica, intitolata Tantrakhyâyika, risalirebbe a un periodo compreso fra il II e il VI secolo d.C.; e da una versione in pahlavi del VI secolo serebbe derivata la versione araba dell'VIII secolo: Kalila e Dimna.
La materia è quella del primo libro del Panchatantra, il cui tema è la separazione degli amici, e i protagonisti sono due sciacalli, che tramano per far litigare il leone e il toro, signori degli animali. Da una versione in lingua ebraica di questo manoscritto arabo deriverebbe la prima versione latina (Giovanni da Capua, Directorium humanae vitae, XIII sec.), da questa la prima versione in italiano (La moral filosophia del Doni, tratta da gli antichi scrittori; allo illustriss. Signor don Ferrante Caracciolo dedicata. In Vinegia : per Francesco Marcolini, 1552 ) e altre versioni europee.
Nel XIII sec. il poeta italiano Baldo aveva scritto alcune favole in latino, Novus Esopus, probabilmente basandosi su un manoscritto arabo.
Da una versione spagnola Agnolo Firenzuola trasse la sua versione, La prima veste de' discorsi degli animali, trasferendo l'ambientazione del primo libro del Panchatantra sull'appennino toscano (Firenze: appresso I Giunti, 1548; in Firenzuola, Opere, a cura di E. Ragni; Roma: Salerno Editrice 1971; pp. 439-518).
Nel XVI secolo Giulio Nuti aveva tradotto in italiano la versione greca del Pañcatantra di Simeon Seth, ebreo bizantino del sec. XI.
Nell'Ottocento Angelo De Gubernatis ripubblicò La prima veste de' discorsi degli animali di Agnolo Firenzuola.

La raccolta contiene motivi favolistici che rimandano sia alla favolistica classica di Esopo e di Fedro (I sec. d. C.) sia alla favolistica successiva e alla fiaba. Si veda ad esempio in Straparola la favola dell'Asino Brancaleone, (Notte X, favola II) che riprende il confronto fra l'animale affamato e vessato e il sovrano che non teme confronti, già contenuto nel Panchatantra, dando alla storia una trama diversa, nella quale alla fine le risorse dell'asino trionfano sul prepotente dominatore, consentendogli di vivere in pace sfamandosi ogni giorno senza portare il basto.
Alla struttura della raccolta è connesso indirettamente Il Peregrinaggio dei tre giovani figliuoli del re di Serendippo di Cristoforo Armeno, per la storia cornice, che riguarda l'educazione di tre principi. Se riconosciamo nel Panchatantra il più antico libro di racconti, possiamo dire che è il primo a organizzare storie diverse con una storia cornice. In questo caso la cornice riguarda l'educazione perfetta, dei futuri sovrani, nelle Mille e una notte le favole vengono narrate per evitare che il sultano metta a morte la sposa narratrice Shahrazad, come ha fatto con le precedenti spose.
La cornice è diversa perché è una donna a raccontare, di cui si dice che era immensamente colta, simile quindi a Visnusarman, il saggio che scrive le cinque parti del Panchatantra per i tre principi: lo scopo è comunque l'educazione del sovrano, volta in questo caso a mitigare la sua crudeltà, che si traduce nell'eliminazione della parte femminile.
La prima grande cornice letteraria dell'Occidente, quella del Decameron, non sembra volta a educare nessuno, e i narratori sono gli stessi ascoltatori: sono giovani che si educano a vicenda, in un contesto che pone l'educazione attraverso le favole o le novelle come un piacere mutuo, fra uomini e donne. Si potrebbe pensare a un terzo passaggio (giovani che si raccontano novelle a vicenda), che ha nel Panchatantra il primo (un saggio che scrive per educare tre giovani principi), e nelle Mille e una notte il secondo (la sposa che racconta per educare il sultano suo sposo a non uccidere né lei né altre donne).
Il pericolo mortale nel Decameron è nella peste di Firenze del 1348: la lettura delle pagine di Boccaccio dedicate alla città durante l'epidemia permette di comprendere lo sfondo dal quale traggono ragione e senso le novelle. I giovani narratori e ascoltatori del Decameron soggiornano in villa per far passare il tempo della peste, che sta annientando la città. Si può ricordare quanto ha scritto Walter Benjamin: che è la morte a dare dignità al racconto.
La distruzione e la morte di fronte alle quali solo il racconto permette di non soccombere sono presenti nel tema della successione al trono, che è della cornice del Panchatantra e del Peregrinaggio cinquecentesco. Significativo che in entrambe le raccolte i principi siano tre, come i figli del re di tante fiabe, che attraverso prove di coraggio, di intelligenza o d'amore deve scegliere fra loro il successore al trono.

The Panchatantra. A Collection of Ancient Hindu Tales. In the recension, called Panchakhyanaka, and Dated 1199 A.D., of the Jaina Monk, Purnabhadra. Critically Edited in the Original Sanskrit by Dr. Johannes Hertel, Oberlehrer am Koeniglichen Real-Gymnasium, Doebeln, Saxony. Cambridge, Massachusetts. Published by Harvard University 1908. Internet Archive,
http://www.archive.org/stream/panchatantra00unkngoog#page/n7/mode/1up; ultimo accesso: 25/03/17.

Pancha Tantra: Panchatantra Kids Hindi Animation Stories:
Duck Golden Egg, https://www.youtube.com/watch?v=8opMYHajuCE; ultimo accesso: 25/03/17.

Crow and Snake, https://www.youtube.com/watch?v=yu-7TmwjofM; ultimo accesso: 25/03/17.


Lazy Brahmin https://www.youtube.com/watch?v=O-nagMCHrzs; ultimo accesso: 25/03/17.


PAYNE, JOHN

The Book Of The Thousand Nights And One Night: Now First Completely Done Into English Prose and Verse, from the Original Arabic by John Payne; London: Delhi Editions, for subscribers only, 1901.
Wollamshram World, http://www.wollamshram.ca/1001/Payne/tnon/tnon01.htm; ultimo accesso: 25/03/17.


Vedi/see: BOCCACCIO.


PERROTTA, ANTONIO Poesia e canti popolari raccolti a Bonefro nel Molise; Pesaro: Impr. Melchiorri, 1981.
https://sonodibonefro.webnode.it/pino-perrotta-luigi-baranelli-oscar-cecere-/iarocci-antonio/
; ultimo accesso: 20/05/21.



PERRAULT, CHARLES


Griselidis Nouvelle. Avec  le Conte de Peau D'asne et celuy des Souhaits ridicules. Paris: La Veuve de Jean Baptiste Coignard 1694. Tratti da/Retrieved from: Bibliothèque nationale de France;
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k852355x.r=Perrault%20Griselidis%20Peau%20d'asne%20Souhaits%20ridicules; ultimo accesso: 02/11/15.

Histoires ou contes du temps passé, avec des moralités. Contes de ma mère l'Oye
. Paris: Barbin 1697. Tratto da/Retrieved from: Wikisource.
http://fr.wikisource.org/wiki/Histoires_ou_Contes_du_temps_pass%C3%A9_%281697%29; ultimo accesso:19/08/15.

Contes des Fées, par Charles Perrault, de l'Academie Française; contenant La Barbe Bleu, le Petit Chaperon Rouge, les Fées, la Belle au Bois dormant, le Chat Botté, Cendrillon, Riquet à la Houpe, le Petit Poucet, les Aventures de Finette, ou l'Adroite Princesse, Peau d'Ane, en prose et en vers, Griselidis, en vers, et les Souhaits ridicules, en vers. Nouvelle Edition, Ornée de jolies vignettes. Paris: Guillame et Compagnie, Libraires 1817. Tratto da/Retrieved form: Bibliothèque nationale de France, Gallica;
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k6214877h/; ultimo accesso:
19/08/15
[Prima edizione di/first edition of Peau d'Ane en vers: 1694; prima edizione di
/first edition of Peu d'Ane en prose: 1697]

The Blue Fairy Book. Edited by Andrew Lang. London and New York: Longmans, Green & Co. 1889. Pp. 390. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive,
https://archive.org/stream/bluefairybook00langgoog#page/n70/mode/2up; ultimo accesso: 19/08/15.

The Grey Fairy Book. Edited by Andrew Lang. With numerous illustrations by H. J. Ford. London and New York: Longmans, Green & Co. 1905 (Prima edizione/First Edition 1900). Pp. 387. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive, https://ia800306.us.archive.org/2/items/AndrewLangsTheGreyFairyBook
/AndrewLang1905TheGreyFairyBook.pdf; ultimo accesso: 19/08/15.


I racconti delle fate di C. Perrault
. Tradotti da Federigo Verdinois. Napoli: Società Editrice Partenopea 1910. Tratto da/Retrieved from: Progetto Manuzio, http://178.32.143.54/bibliola/f3400d3f52a0cf9ef8cf9ceaa4fef8c6.pdf; ultimo accesso 13/10/2015.


Beauty and the Beast
, in Old-time Stories told by master Charles Perrault translated from the French by A. E. Johnson with illustrations by W. Heath Robinson. New York : Dodd, Mead & Company 1921. Retrieved from : Internet Archive;
https://archive.org/stream/oldtimestories00perr#page/n11/mode/2up; ultimo accesso: 19/08/15.

The Fairy Tales of Charles Perrault. Translated by Robert Samber and J. E. Mansion. Illustrated by Harry Clarke with an Introduction by Thomas Bodkin. London: George G. Harrap & Co. LTD 1922. Pp. 161.
Tratto da/Retrieved from: Internet Archive,
https://archive.org/stream/fairytalesofchar00perr#page/n3/mode/2up; ultimo accesso: 19/08/15.

I racconti di Mamma l'Oca, in Fiabe francesi della corte del Re Sole e del secolo XVIII; tr. it. Elena Giolitti con la collaborazione di Diego Valeri per la traduzione in versi. Einaudi: Torino 1957; pp. 550. Pp. 3-62.


Old-Time Stories told by Master Charles Perrault, translated by A. E. Johnson (New York: Dodd Mead and Company, 1921). Edited by D. L. Ashliman. © 2003. http://www.pitt.edu/~dash/perrault09.html; ultimo accesso
: 26/10/15.

The Complete Fairy Tales in Verse and Prose. A Dual-Language Book. L'intégrale des Contes. Edited and Translated by Stanley Applebaum. New York: Doer Publications 2002. Tratto da/Retrieved from: Google Books, https://books.google.it; ultimo accesso: 26/10/15.

I Fratelli Grimm e Perrault, con le loro raccolte, sono gli autori di fiabe più noti. Da Perrault e dai Grimm Walt Disney ha tratto i suoi film Biancaneve e i sette nani e Cenerentola. Come Basile, Charles Perrault dedicava la sua raccolta ai bambini ma spesso si rivolgeva a un pubblico adulto. Per molte delle sue storie si ispirò al Cunto de li cunti di Giambattista Basile.
Il successo ottenuto dai Contes di Perrault a Parigi fu determinante per indurre François Galland, di ritorno dal Vicino Oriente dove aveva conosciuto e apprezzato il patrimonio di fiabe e nìracconti, a procurarsi il manoscritto arabo che tradusse, dando inizio alla diffusione europea delle Mille e una notte.


PERRONI, LUCA

Novellistica Italo-Albanese. Testi orali raccolti dal Prof. Luca Perroni, ordinati e tradotti in italiano a cura dell'Itituto di Studi Albanesi dell'Università di Roma. Firenze: Leo Oschki Editore MCMLXVII.


PÉTIS DE LA CROIX, FRANÇOIS

Les mille et une jour, Contes Persans, traduise en François par M. Pétis de la Croix; Paris 1710-1712;
Le Cabinet des Fées ou Collection Choisie des Contes de Fèes et Autres Contes Merveilleux, Ornées des Figures. Tome Quatorzième. Ces volume contient Les Mille et une Jour, Contes Persans, traduise en François par M. Pétis de la Croix, Doyen des Secrétaires-Interprètes du Roi, Lecteur et professeur au Collége Royal. Tome Premier. A Amsterdam et se trouve à Paris, Rue et Hotel Serpente, 1785; Internet Archive, https://archive.org/details/cabinetdesfeso14maye; ultimo accesso: 25/03/17.

I mille e un giorno; tr. it. e introduzione di Massimo Jevolella; Milano: Mondadori 1985, 2 voll.

La raccolta fu pubblicata dopo Les mille et une nuits di Galland, e ne condivise il successo. La storia rimasta più famosa è forse quella di Turandot, ambientata, come quella di Aladino, in una Cina di fantasia. Ambientata in Cina è anche la Turandot di Giacomo Puccini, e alla fine del secolo scorso Turandot è stata rappresentata a Pechino, con il sapore di un ritorno di Turandot alla sua patria originaria.
Nelle Mille e una notte il sultano per non essere tradito decide di far uccidere all'alba la fanciulla che sposa la sera, e Shahrazad, avendolo sposato, con i suoi racconti gli fa sospendere il crudele decreto.
Nel Fiore delle mille e una notte Pier Paolo Pasolini ha raccontato la storia cornice dei Mille e un giorno, nei quali la principessa Farroukhrouz non vuole sposarsi perché un sogno le ha rivelato che gli uomini non amano le donne come le donne amano gli uomini. Ha sognato che un colombo resta preso nella rete dai cacciatori, e la colomba sua compagna va a liberarlo, poi, quando la colomba cade nella rete, il colombo la lascia prigioniera.
La nutrice della principessa le racconta storie per convincerla a sposarsi, ma solo un principe che sognerà il suo stesso sogno la potrà curare.
Nel Fiore delle Mille e una notte (IT 1974) la principessa che crede ai sogni, ma non solo ai suoi, si chiama Dumia.

A proposito della favola di Turandot, che come Farroukhrouz/Dumia rifiuta le nozze, vedi: Il motivo dell'enigma. Trasformazioni e costanti del discorso interiore; http://www.alaaddin.it/_PUBBLICAZIONI
/PU_1994_b_Il_motivo_dell_enigma.html.

"Nessun dorma", dalla Turandot di Giacomo Puccini (Kalaf: Luciano Pavarotti);
https://www.youtube.com/watch?v=iW1w1ryYQDw&index=1&list=RDiW1w1ryYQDw; ultimo accesso: 25/03/17.

"Dunia", da Il fiore delle Mille e una Notte di Pier Paolo Pasolini; ultimo accesso: 25/03/17.
Les Mille et une nuits - Dunya ; https://www.youtube.com/watch?v=EqBee6-N57o

PETRARCA, FRANCESCO

De insigni obedientia et fide uxoris. Biblioteca Progetto Petrarca; Opere latine di Francesco Petrarca, a cura di Antonietta Bufano, con la collaborazione di Basile Aracri e Clara Kraus Reggiani, Introduzione di Manlio Pastore Stocchi, vol. II, UTET, Torino 1975. Traduzione di Antonietta Bufano.
http://www.classicitaliani.it/petrarca/prosa/insigni_obedientia.htm; ultimo accesso: 19/08/15.
PIRETTO, GIAN PIERO

Quando c'era l'URSS. 70 anni di storia culturale sovietica. Raffaello Cortina Editore, Milano 2018.

Nel racconto documentatissimo di Piretto, impariamo qualcosa dell'organizzazione del consenso in Unione Sovietica, convincente e irreale come una favola. La differenza è che anziché cominciare con 'c'era una volta' comincia affermando 'c'è ora, grazie a Stalin'.

Versioni staliniane di Cenerentola opportunamente adattate per glorificare le buone fate del comunismo e sconfiggere i cattivi borghesi reazionari e sabotatori venivano presentate e avevano grande diffusione come film e commedie musicali. Una di queste è Svetlyi put (Il radioso cammino) film musicale del 1940 (regia di Aleksandrov)  - titolo voluto da Stalin (originariamente il film doveva intoolarsi Zoluska, Cenerentola). L'ascesa sociale è tutta sovietica. Tania-Cenerentola, servetta analfabeta e sporca di fuliggine della bisbetica conduttrice di una pensione in provincia, incontra un principe azzurro-ingegnere moscovita col quale dopo molte peripezie realizzerà il suo sogno d'amore. Al posto della fata, una maestra "provvidenzalmente incaricata dalla cellula locale del partito di alfabetizzare il paesello", nel cammino di emancipazione, un viaggio premio per Mosca grazie alla produzione stacanovistica, dove quasi sviene incontrando il piccolo padre, Stalin. (Piretto, p. 274).




PITEA DI MARSIGLIA

Giovanni Maria Rossi Finis terrae. Viaggio all'ultima Thule con Pitea di Marsiglia
Il resoconto del viaggio, fino al confine boreale del mondo, di Pitea di Marsiglia.


PITRÈ, GIUSEPPE


Fiabe novelle e racconti popolari siciliani. Raccolti e illustrati da Giuseppe Pitrè. Con Discorso preliminare, Grammatica del dialetto e delle parlate siciliane, Saggio di novelline albanesi di Sicilia e Glossario.
Ristampa anastatica dei voll. 4-7 dell’edizione di Palermo del 1870–1913. Bologna: Arnaldo Forni Editore 1985. 4 Volumi; vol. I, pp. 421; vol. II pp. 403; vol. III pp. 406; vol. IV pp. 456.
Parzialmente disponibile online:  Internet Archive, Volume secondo,
http://archive.org/stream/fiabenovelleera02pitrgoog#page/n8/mode/2up;
Volume terzo, http://archive.org/stream/fiabenovelleera01pitrgoog#page/n8/mode/2up; consultati/accessed 25/03/17.

La scatola di cristallo. Novellina popolare senese raccolta da Giuseppe Pitrè, già pubblicata nel 1875 a Palermo dalla Tipografia del Giornale di Sicilia, per le nozze Montuorio-Di Giovanni, in 10 copie su carta color cece. In: Crestomazia italiana ortofonica. Compilata dal dottore Aristide Maragiola. Strasburgo: 1881; pp. 424-430.

Archivio per lo studio delle tradizioni popolari. Rivista trimestrale diretta da/edited by Giuseppe Pitrè e Salvatore Salomone-Marino, Torino-Palermo: Carlo Clausen, 1882-1906. [Opera parzialmente consultabile/Work partly available online, Internet Archive,
https://archive.org/search.php?query=Archivio%20per%20lo%20studio%20delle%20tradizioni%20popolari; ultimo accesso: 25/03/17.

Fiabe e leggende popolari siciliane; Palermo: Luigi Pedone Lauriel, 1888. (consultato il 5 marzo 2011
; http://www.archive.org/stream/fiabeeleggendep00pitrgoog#page/n94/mode/2up; ultimo accesso: 25/03/17.

Bibliografia delle tradizioni popolari d'Italia. Compilata da Giuseppe Pitrè con tre indici speciali. Torino-Palermo: Carlo Clausen 1894
Internet Archive, https://archive.org/stream/bibliografiadel01pitrgoog#page/n11/mode/2up; ultimo accesso: 25/03/17.

La raccolta di fiabe di Pitré è la più bella, per valore estetico, rigore, completezza, respiro, fra le raccolte condotte dai demologi in tutta Italia fra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX. Non solo chi ami la Sicilia, ma chiunque ne senta nella letteratura italiana la presenza essenziale, da Pirandello a Stefano D'Arrigo, troverà preziosa questa raccolta. Vi si trovano tutti i motivi fiabeschi più noti, con esempi di tutte le parlate dell'isola, e poi, come splendidi castoni, frammenti narrativi e rinarrazioni delle Millee una notte. Si può ipotizzare che siano state tramandate oralmente dagli Arabi, perché si trovano solo in Sicilia: si dovrebbero trovare infatti in altre raccolte popolari italiane se dipendessero dalla diffusione a stampa delle Mille e una notte, avvenuta dal secolo XVIII.
Il repertorio bibliografico del 1894, tuttora insostituibile per ampiezza e rigore, basterebbe a mostrare la statura intellettuale di Giuseppe Pitré e la sua dedizione alla raccolta del patrimonio popolare siciliano.
                                                                 
                                                                  Alla santa memoria di Maria Stabile Pitrè

Dopo due anni e più di crudele separazione, io ti cerco sempre, o Madre mia, t'invoco pietosamente.
E poiché non v'è cosa che mi richiami la tua dolce immagine meglio e più fedelmente di quest' opera, la quale tu, mio angelo tutelare, vedesti nascere, crescere e quasi fìnire, come lavoro dove alita il tuo spirito, io vi metto in fronte il nome tuo, primo ed ultimo amore della mia vita.
Nello sconforto in cui la tua improvvisa dipartita mi lasciava, una sola speranza mi sorride, o Madre benedetta: quella di poterti un giorno raggiungere là dove non c'è più nulla a desiderare.
29 Gennaio 1894. (Dedica dell'opera Bibliografia delle tradizioni popolari d'Italia. Compilata da Giuseppe Pitrè con tre indici speciali. Torino-Palermo: Carlo Clausen 1894

Quando scriveva questa dedica, Giuseppe Pitré, nato nel 1841, aveva da tempo raggiunto la maggiore età. Con uno sguardo kleiniano possiamo pensare a tutta la sua opera - che consiste di tanti volumi, e può essere considerata come la massima espressione del lavoro demologico fra il XIX e il XX secolo - come a una riparazione della madre, alla quale attende di riunirsi in Paradiso, cosa che speriamo gli sia accaduta ventidue anni dopo, al momento della sua morte.
Ricordiamo Sigmund Freud nella conclusione de Il motivo della scelta degli scrigni, (1913). Freud considera il piombo del terzo scrigno custodito da Porzia per mettere alla prova i suoi pretendenti come rappresentazione del silenzio della morte.

Si  potrebbe  affermare  che  ciò  che  è  qui  raffigurato  sono  le  tre  relazioni  inevitabili dell’uomo  nei  confronti  della  donna:  verso  colei  che  lo  genera,  verso  colei  che  gli  è compagna, e verso colei che lo annienta; o anche le tre forme nelle quali variamente si  atteggia  per  l’uomo,  nel  corso  della  vita,  l’immagine  materna:  la  madre  vera,  la  donna  amata  che  egli  sceglie  secondo  l’immagine  della  madre  e,  infine,  la  madre-terra che lo riprende nel suo seno. Ma quando un uomo è ormai vecchio, il suo anelito all’amore di una donna, a quell’amore che a suo tempo aveva ottenuto dalla madre, è vano.  Solo  la  terza  delle  creature  fatali,  la  silenziosa  Dea  della  Morte,  lo  accoglierà tra le sue braccia. (Freud, OSF VII) Vedi anche, su questo tema e in questa pagina, Freud.

Pare, seppur formulata in termini diversi, la stessa aspirazione di Giuseppe Pitrè: ritrovare la madre oltre la morte. L'opera, la grande opera di entrambi, scaturirebbe dalla tensione impossibile verso la madre, che potrà realizzarsi solo con la morte, o dopo la morte. Una ricongiunzione alla parte dalla quale l'uomo è stato separato alla nascita? Una reincorporazione della parte - la costola della Genesi - tolta all'uomo per animare la donna?
In ogni caso, un misconoscimento della donna come essere umano, tale che immaginare una parità fra i sessi è più difficile che pensare a un ribaltamento, al quale per qualche verso stiamo assistendo: le donne sarebbero migliori degli uomini. Così le donne, riconfermate protettrici dell'unicità del fallo, lo salveranno e lo cureranno, e per questo saranno amate e onorate, soprattutto dopo la morte, come le eroine del melodramma italiano.

Oggi, 24 settembre 2023, completo questa riflessione con una notizia trovata per caso cercando - guarda caso! - il testo originale delle tre ferite narcisistiche secondo Freud, delle quali la terza è la più grave:

"Nel corso dei tempi l'umanità ha dovuto sopportare due grandi mortificazioni che lascienza ha recato al suo ingenuo amore di sé. La prima, quando apprese che la nostra terra non è il centro dell'universo, bensì una minuscola particella di un sistema cosmico che, quanto agrandezza, è difficilmente immaginabile. Questa scoperta è associata per noi al nome di Copernico, benché già la scienza alessandrina avesse proclamato qualcosa di simile. La seconda mortificazione si è verificata poi, quando la ricerca biologica annientò la pretesa posizione di privilegio dell'uomo nella creazione, gli dimostrò lasua provenienza dal regno animale e l'inestirpabilità della sua natura animale. Questo sovvertimento di valori è stato compiuto ai nostri giorni sotto l'influsso di Charles Darwin, di Wallace e dei loro precursori, non senza la più grande opposizione dei loro contemporanei. Ma la terza e più scottante mortificazione, la megalomania dell'uomo è destinata a subirla da parte dell'odierna indagine psicologica, la quale ha l'intenzione di dimostrare all'Io che non solo egli non è padrone in casa propria, ma deve fare assegnamento suscarse notizie su quello che avviene inconsciamente nella sua psiche. Anche questo richiamo a guardarsi dentro non siamo stati noi psicoanalisti né i primi né i soli a proporlo, ma sembra che tocchi a noi sostenerlo nel modo più energico e corroborarlo con un materiale empirico che tocchi da vicino tutti quanti gli uomini." (OSF 8; Introduzione alla psicoanalisi, p. 446) 

Aprendo il vol. 6 per caso mi cade lo sguardo sulla citazione a pag. 220 del discorso di Porzia a Bassanio nel quale lei gli rivela il suo amore. Leggo e trovo una citazione di Otto Rank, che aveva trovato il lapsus di Porzia "Attendete, vi prego, un giorno o due ancora [...] Metà son vostra, l'altra metà è vostra... / Mia, volevo dire, ma se mia, anche vostra, / E così tutta vostra. (A. 3, sc.2), testo di Rank 1910, Testo di Freud sul Motivo della scelta degli scrigni 2013; Lezione citata sopra, 1915. Amato e scelto non solo dalla moglie, ma anche dalla cognata e da Lou, Freud può accettare la morte. Ma la bellezza non è la morte, solo aiuta a sopportarne la prospettiva.

Vedi, in questo sito:
La Bella di li setti citri;
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Sicilia_Albanese_La_Bedda_di_li_setti_citri.html.

Lu Figgiu du re
; http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Sicilia_Lu_figgiu_di_re.html;

Sfurtuna.
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Sicilia_Sfurtuna.html.

Vedi, in Fabulando, e-book con testo originale e traduzione a fronte; Sfurtuna. http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Sfurtuna/Sfurtuna-eb-IT.html.


PIZZI, ITALO

Autore della prima traduzione italiana dal tedesco del poema I Nibelunghi (XIII secolo, vedi NIBELUNGHI)
e della prima traduzione italiana del poema persiano di Firdusi Il libro dei Re (XIII secolo, vedi FIRDUSI).
L'epopea persiana, nel suo insieme, produce l'impressione dell' incommensurahile, simile alla vista del cielo stellato, che riunisce nei suoi fulgidi sistemi di stelle l'infinita pluralità dei mondi. (Epigrafe della traduzione del Libro dei Re)


PRATI, ANGELICO


Folclore trentino Classici di folk-lore a cura di Giovanni B. Bronzini. Cattedra di Storia delle Tradizioni Popolari Facoltà di Lettere e Filosofia Università di Bari; Milano: L. Trevisini 1925;
rist. anastatica Bologna: Forni 2005.

Vedi, in questo sito, L'amor dei tre naranzi;
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Trentino_L_amor_dei_tre_naranzi.html.


PRATO, STANISLAO Quattro novelline popolari livornesi accompagnate da varianti umbre. Spoleto: 1880
Romania
.
https://www.jstor.org/journal/romania?refreqid=fastly-default%3A149cc28e92db27db61a7b0b6f5cb92e6
 
PRIMAVERA, SILVANA, E VERDEGIGLIO, DIEGO

Taliant dë la pèirë da Garroc. Canti, filastrocche, racconti, indovinelli e proverbi di Guardia Piemontese. Raccolti e presentati da Silvana Primavera e Diego Verdegiglio, a cura e con Introduzione di Arturo Genre. Alessandria: Edizioni dell'Orso 1992. Pp. 162.
Testi in lingua occitana di Calabria.

Vedi, in questo sito, ’Ndëvinë, ’ndëvënatourë, testo origininale e traduzione italiana a fronte, http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Calabria_Occitano_Indovinatore.html.


 
Vedi, in Fabulando, l'e-book: Indovina indovinatore; testo originale e traduzione italiana a fronte; http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Indovinatore/Indovinatore-eb-IT.html.


PRINCIPESSA RANOCCHIA, LA

Сказки : Царевна-лягушка [La principessa ranocchia] 1954;
 https://www.youtube.com/watch?v=GhvycdfXpXY; ultimo accesso: 29 luglio 2019.


PROUST, MARCEL

À la recherche du temps perdu, a cura di P. Clarac e A. Ferré; Paris: Gallimard, Bibliothèque de la Pléiade, 1954.

À
la recherche du temps perdu, en sept tomes, Wikisource,
https://fr.wikisource.org/wiki/%C3%80_la_recherche_du_temps_perdu; u
ltimo accesso: 25/03/17.

Alla ricerca del tempo perduto
, edizione diretta da Luciano De Maria e annotata da Alberto Beretta Anguissola e Daria Galateria; traduzione di Giovanni Raboni; Milano: Mondadori (I Meridiani) 1983-1993; 4 voll.

Victor Hugo dit: "Il faut que l'herbe pousse et que les enfants meurent." Moi je dis que la loi cruelle de l'art est que les êtres meurent et que nous-mêmes mourions en épuisant toutes les souffrances pour que pousse l'herbe non de l'oubli mais de la vie éternelle, l'herbe drue des œuvres fécondes, sur laquelle les générations viendront faire gaiement, sans souci de ceux qui dorment en dessous, leur "déjeuner sur l'herbe"
Victor Hugo dice:"Il faut que l'herbe pousse et que les enfants meurent" . Io dico che è la legge crudele dell'arte che gli esseri umani muoiano e che noi stessi moriamo, dando fondo a tutte le sofferenze, perché spunti l'erba non dell'oblio ma della vita eterna, l'erba rigogliosa delle opere feconde, su cui le generazioni verranno a fare allegramente, senza preoccuparsi di chi dorme là sotto, il loro "déjeuner sur l'herbe" (Tr. it. cit., vol. IV, p. 749)
(https://fr.wikisource.org/wiki/Page:Proust_-_Le_Temps_retrouvé_1927,_tome_2.djvu/220)

Moi, c'était autre chose que les adieux d'un mourant à sa femme que j'avais à écrire, de plus long et à plus d'une personne. Long à écrire. Le jour, tout au plus pourrais-je essayer de dormir. Si je travaillais, ce ne serait que la nuit. Mais il me faudrait beaucoup de nuits, peut-être cent, peut-être mille. Et je vivrais dans l'anxiété de ne pas savoir si le Maître de ma destinée, moins indulgent que le sultan Sheriar, le matin, quand j'interromprais mon récit, voudrait bien surseoir à mon arrêt de mort et me permettrait de reprendre la suite le prochain soir.

Era ben altro [che l'addio di un moribondo a sua moglie] che dovevo scrivere, io: qualcosa di più lungo, e per più di una persona. Lungo da scrivere. Di giorno, al massimo, avrei potuto dormire. Se avessi lavorato, sarebbe stato solo di notte. Ma ci sarebbero volute molte notti, forse cento, forse mille. E sarei vissuto nell'ansia di non sapere se il Padrone del mio destino, meno indulgente del sultano Shahriyàr, quando, al mattino, avessi interrotto il racconto, avrebbe voluto soprassedere alla mia condanna a morte e consentirmi di riprendere il filo la sera successiva. (Tr. it. cit., vol. IV, p. 755)
(https://fr.wikisource.org/wiki/Page:Proust_-_Le_Temps_retrouvé_tome_2.djvu/258)




Q




R



RACKHAM, ARTHUR


Alice's Adventures in Wonderland Illustrated by Arthur Rackham
Cocteau Twins - Alice- Arthur Rackham's Illustrations. All 13 colour plates originally appeared in "Alice's Adventures In Wonderland" (1907). https://www.youtube.com/watch?v=lLMQirFtDtE; ultimo accesso: 25 marzo 2017.

A Midsummer-Night’s Dream
, by William Shakespeare, London: William Heinemann; New York, Doubleday, Page & Co., 1908.

Tratto da/Retrieved from: Internet Archive, https://archive.org/details/midsummernightsd00shak. ultimo accesso: 12/02/16.

Æsop's Fables. A new translation by V.S.Vernon-Jones with a New Introduction by C.K.Chesterton and illustrations by Arthur Rackham. London: W. Heinemann, New York Doubleday 1912. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive; https://archive.org/details/aesopsfables00aeso/page/n11; ultimo accesso: 21 ottobre 2018.

English Fairy Tales. The Arthur Rackham Book of Pictures. Sir Arthur Quiller-Couch, introduction. London: W. Heinemann, 1913. Tratto da/Retrieved from: Sur La Lune Fairy Tales; http://www.surlalunefairytales.com/illustrations/illustrators/rackham.html. ultimo accesso: 11/08/15.

Comus by John Milton Illustrated by Arthur Rackham; New York Doubleday Page & Co. 1914.
https://archive.org/details/ComusByJohnMiltonIllustratedByArthurRackham. Ultimo accesso: 25/03/17.

English Fairy Tales. Retold by Flora Annie Steel; Illustrated by Arthur Rackham. London: Macmillan and Co. 1918. Tratto da/Retrieved from: Gutenberg Project,
http://www.gutenberg.org/files/17034/17034-h/17034-h.htm; ultimo accesso: 19/08/15.

Cendrillon d’après Ch. Perrault avec illustration par Arthur Rackham. Paris: Librairie Hachette 1919 [circa]. Pp. 112. Tratto da/Retrieved from: Gallica, Bibliothèque Nationale de France,
http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k56886555.r=rackham+pdf.langEN; ultimo accesso: 19/08/15.

Cinderella. C. S. Evans Editor, Arthur Rackham, Illustrator. London: Heinemann 1919.
Toronto Public Library, http://static.torontopubliclibrary.ca/da/pdfs/37131062336102d.pdf; ultimo accesso: 25/03/17.

The Ring of the Niblung. A Trilogy with a Prelude by Richard Wagner. Translated intom English by Margaret Armour. 
I. The Rhinegold and the Valkirie, by Richard Wagner. With Illustrations by Arthur Rackham. Translated by Margaret Armour. London: William Heinemann ; New York Doubleday, 1910.   Internet Archive, https://archive.org/stream/siegfriedtwiligh00wagn#page/n7/mode/2up; ultimo accesso: 17/06/2020.
Siegfried & The Twilight of the Gods, by Richard Wagner. With Illustrations by Arthur Rackham. Translated by Margaret Armour. London: William Heinemann; New York Doubleday Page 1924. Internet Archive, https://archive.org/stream/siegfriedtwiligh00wagn#page/n7/mode/2up; ultimo accesso: 17/06/2020.

The Legend of Sleepy Hollow, by Washington Irving. Arthur Rackham Illustrator. London: George G. Harrap 1928.

The fairy tales of the Brothers Grimm
, illustrated by Arthur Rackham ; translated by Mrs Edgar Lucas. Facsimile reprint of: London, 1909 ed. London: Folio Society 1996. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive, http://www.archive.org/stream/fairytalesofbrot00grim#page/n5/mode/2up; ultimo accesso: 19/08/15.

Il fuso e la scarpetta. La Bella addormentata e Cenerentola. Raccontate da Charles Evans e disegnate da Arthur Rackham. Trad. Luca Guerneri. Roma: Donzelli editore 2009. Pp. 232.

Biografia di Arthur Rackham: http://www.pookpress.co.uk/project/arthur-rackham-biography/; ultimo accesso 19/02/19


RAVEL, MAURICE
Vedi/see: Colette


RAK, MICHELE
Vedi/see: Basile


REŠETAR, MILAN
Die Serbokroatischen Kolonien Süditaliens; Wien: Alfred Hölder, 1911.
https://archive.org/details/lecolonieserbocroateinitalia; ultimo accesso: 20/05/2021
Le colonie serbocroate nell'Italia meridionale. Traduzione italiana, prefazione, note, bibliografia a cura di Walter Breu e Monica Gardenghi; Campobasso: Amministrazione Provinciale 1997.
Versione elettronica: Walter Breu, 2001;
http://www.uni-konstanz.de/FuF/Philo/Sprachwiss/slavistik/acqua/Resetar_Libro_completo1.pdf; ultimo accesso:
20/05/2021.https://archive.org/details/lecolonieserbocroateinitalia


RODARI, GIANNI

Grammatica della fantasia. Introduzione all'arte di inventare storie (1973), Trieste: Einaudi Ragazzi (2010), pp. 189

Quando muore suo padre, Gianni Rodari ha nove anni, l'età in cui si comincia ad essere consapevoli dell'autonomia del proprio pensiero. Il ricordo del padre, della sua forza e della sua tenerezza, della sua morte, sono narrate come per libera associazione, e occupano meno di una pagina. Non avevo mai letto Gianni Rodari, considerando il suo lavoro come privo della dimensione inconscia, Sbagliavo, e devo a Marco Dallari se ho cambiato radicalmente idea. Ricordandomi il suo riferimento ai surrealisti, quando gli ho detto che non ha nulla a che fare con la psicoanalisi, Marco mi ha indotto a leggere questo libro geniale, umile e commovente: dal punto di vista psicoanalitico un lavoro che rammenda lo squarcio aperto dalla morte del padre. La descrive dopo aver ricordato come il padre, fornaio, fosse potente col fuoco: lavorava la farina invece del metallo, non forgiando armi ma impastando e cuocendo il pane, preparandp panini speciali per lui e per il fratello.

L'ultima immagine di mio padre è quella di un uomo che tenta invano di scaldarsi la schiena contro il suo forno. È fradicio e trema.
È uscito sotto il temporale per aiutare un gattino rimasto isolato tra le pozzanghere. Morirà dopo sette giorni, di bronco-polmonite. (pp. 68-69)

Sembra che il lavoro di Gianni Rodari aiutando il gattino/bambino sia il superamento dello strazio di quella perdita.


RODIN, PAUL, JUNG, CARL GUSTAV, KERÉNYI, KÁROLY
Il briccone divino (1954), Milano: Bompiani 1965.


ROSSINI, GIOACHINO

La Cenerentola. o sia La virtù [o la bontà] in trionfo. Opera lirica o Dramma giocoso in due atti di Gioachino Rossini su libretto di Jacopo Ferretti
Prima rappresentazione: Roma, Teatro Valle 1817.
Libretto online: http://opera.stanford.edu/Rossini/Cenerentola/libretto.html. Ultimo accesso: 22/03/17

La Cenerentola. Houston Grand Opera Chorus. Orchestra Houston Symphony. Direttore: Bruno Campanella, 1996. Interpreti: Angiolina: Cecilia Bartoli; Don Magnifico: Enzo Dara; Don Ramiro: Raúl Giménez; Dandini: Alessandro Corbelli; Alidoro: Michele Pertusi. https://www.youtube.com/watch?v=r-
K8r_TsPsA. ultimo accesso: 22/03/17


RUSHDIE, SALMAN


Haroun and the Sea of Stories; London: Granta Books 1990.
Harun e il Mar delle Storie, tr. it. Ettore Capriolo, Milano: Mondadori 1991
Haroun and the Sea of Stories. Illustrated by Paul Birkbeck; London: Puffin Books 1993
https://wcln.ca/_LOR/course_files/EN09/EN09%20U3B%20Haroun.pdf
; ultimo accesso: 10/02/2024

The Wizard of Oz
, London: British Film Institute 1992.
Il Mago di Oz, tr. it. Giuseppe Strazzeri, Milano: Mondadori 2000.

The Enchantress of Florence, London: Random House 2008;
L'incantatrice di Firenze. tr. it. Vincenzo Mantovani, Milano: Mondadori 2009.

Shalimar the clown. London: Jonathan Cape 2005. Pp. 398.
Shalimar il clown. Trad. it. di Vincenzo Mantovani. Milano: Mondadori 2006. Pp. 472.

Two Years, Eight Months and Twenty-Eight Nights. New York: Vintage Publishing 2015. Pp. 304
Due anni, otto mesi e ventotto giorni. Trad.it.Lorenzo Flabbi. Milano: Mondadori 2015. Pp. 293.

Salman Rushdie, che ha vissuto qualche tempo a Firenze da studente, ha scritto L'incantatrice di Firenze per realizzare un desiderio: rendere possibile un incontro mai avvenuto fra due civiltà fiorite nello stesso tempo: il Rinascimento fiorentino ai tempi di Machiavelli e l'impero Moghul di Akbar il Grande.

Vedi anche, su L'incantatrice di Firenze: Google presents Salman Rushdie. June 18, 2008 http://www.youtube.com/watch?v=Ah9PyZNb4F810. ultimo accesso: 21/03/17

Salman Rushdie: Masterclass, Official Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=RPDOioWeByo. ultimo accesso: 12/08/2023

Intervista a Salman Rushdie dopo l'aggressione. FT Weekend Festival:
https://www.youtube.com/watch?v=d5CLWZm9UfI;
ultimo accesso: 12/08/2023


RUSSO, JOSEPH
Vedi/see: Zipes


S



SCUOLA DELL'INFANZIA CARLOFORTE

U Sciaixettu. Tratto da/Retrieved from: Istituto Comprensivo Statale Carloforte, Pubblicazione della favola: “U sciaixettu”, anno 2004/2005,
http://comprensivocarloforte.gov.it/tabarchino-scuola-infanzia.html; ultimo accesso: 19/08/15.


SENDAK, MAURICE

Where the Wild Things Are. Story and Pictures by Maurice Sendak, New York: Harper Row 1963;
Nel paese dei mostri selvaggi, tr. it. Antonio Porta; Torino: Einaudi 1981.

Il tema del libro di M. Sendak è lo stesso de L'enfant et les sortilèges di Colette/Ravel, vedi in questo file COLETTE e RAVEL

SER GIOVANNI

  
Il Pecorone. A cura di Enzo Esposito. Ravenna: A. Longo Editore 1974. Pp. 739

Il Pecorone, disponibile/available online: Biblioteca dei classici italiani;
http://www.classicitaliani.it/pecorone_indice.htm; ultimo accesso 09/10/16.


The Pecorone of Ser Giovanni
. Now First Translated into English by W. G. Waters. Illustrated by E. R. Hughes, R.W.S. London: Lawrence and Bullen, Ltd. 1897. Pp. 312. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive,
http://archive.org/stream/pecoroneofsergio00giovrich/pecoroneofsergio00giovrich_djvu.txt;consultato/accessed: 19/08/15.

Nel Pecorone si trova fra l'altro la fonte del Mercante di Venezia di Shakespeare. Vedi: Novella prima della Giornata IV [
La novella di Giannetto]. Online in Classici italiani,
http://www.clasicitaliani.it/trecento/pecorone_01.htm#GIORNATA_QUARTA. ultimo accesso19/03/17.

Vedi, in questo sito:
L'Aquila d'oro ; (Novella II della Giornata IX),

http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Toscana_L_aquila_d_oro.html


Miracoli del corpo nel Medioevo (Novella II, Giornata XVII) [
Come San Miniato principe armeno decollato guadò l'Arno e ascse il Monte. Come Costantino imperatore guarì dalla lebbra  si convertì e diede Roma al papa] http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/AF/AF_Costantino-lebbroso.pdf


Vedi, in Fabulando: L'Aquila d'oro (Novella II della Giornata IX).
http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Aquila-oro/Aquila-oro-IT.html.


SERCAMBI, GIOVANNI


Novelle, a cura di Giovanni Sinicropi, volume primo; Bari: Gius. Laterza & figli, 1972.
https://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/sercambi/novelle/pdf/novell_p.pdf; ultimo accesso: 30/05/21

Figlio del notaio Iacopo di Ser Cambio di Massarosa, lo speziale Giovanni Sercambi è stato uno dei più abili uomini politici lucchesi di tutti i tempi. presente nel governo della Repubblica con continuità per tutto l’ultimo trentennio del Trecento, ricoprì le cariche di Anziano e Gonfaloniere. Durante la signoria Sercambi mantenne un posto privilegiato in seno al consiglio di Stato. Oltre che le 155 Novelle scrisse le Croniche, storia di Lucca dal 1164 al 1424, una delle maggiori fonti per la storia della Toscana del tardo medioevo.


SHAKESPEARE, WILLIAM

 
King Lear. Tratto da/Retrieved from The Complete Works of William Shakespeare http://shakespeare.mit.edu/lear/full.html; ultimo accesso: 24/06/16.

Re Lear, traduzione di Goffredo Raponi. Tratto da/Retrieved from
Liber Liber, Progetto Manuzio, http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/shakespeare/re_lear/pdf/re_lea_p.pdf; ultimo accesso: 24/06/16.

The Tempest. Tratto da/Retrieved from The Complete Works of William Shakespeare, http://shakespeare.mit.edu/tempest/full.html; ultimo accesso: 24/06/16.

La tempesta, traduzione di Goffredo Raponi.Tratto da/Retrieved from Liber Liber, Progetto Manuzio;  http://www.liberliber.it/mediateca/libri/s/shakespeare/la_tempesta/pdf/shakespeare_la_tempesta.pdf; ultimo accesso: 24/06/16.


SPIRIN, GENNADY

  
Gennady Spirin, Russian Illustrator of Fairy Tales.
Gli illustratori di fiabe sono a nostro parere pochissimi. Non basta essere grandi illustratori, perché le fiabe sono allo stesso tempo realistiche e fantastiche: occorre l'attitudine, sia innata, sia coltivata, a contemplare l'effetto di realtà di un sogno o di un incubo insieme alla sua evanescenza. Così le fiabe, vere più del vero, sono insieme pronte a ritirarsi dietro le quinte, nei loro insostanziali camerini, quando dobbiamo occuparci d'altri registri del nostro essere. Gennady Spirin è fra i pochi contemporanei ad essere dotato di questa attitudine.
http://gennadyspirin.com/; ultimo accesso: 21.03.17.

STRAPAROLA, GIOVANNI FRANCESCO




Le piacevoli notti. Venezia: Orfeo dalla carta 1550; Comin da Trino 1551.               

The Facetious Nights of Straparola. Now first translated into English by W. G. Waters. Choicely Illustrated by Jules Garnier and A. R. Hughes, A.R.W.S. In Four Volumes. London: Privately Printed for Members of the Society of Bibliophiles 1901. In Four Volumes. Volume I, pp. 402;  Volume II, pp. 376.
Tratto da/Retrieved from: Internet Archive: https://archive.org/details/facetiousnights02morlgoog,  (volume I); https://archive.org/details/facetiousnights01morlgoog (volume II); ultimo accesso: 21/03/16.

Le piacevoli notti. A cura di Giuseppe Rua. Bari: Laterza & Figli 1927. 2 Volumi; vol. I, pp. 254; vol. II, pp.282.

Le piacevoli notti. A cura di Giuseppe Rua. In: Progetto Manuzio, http://www.liberliber.it/mediateca/.pdf; ultimo accesso: 21.03:16.

Le piacevoli notti. A cura di Donato Pirovano. Roma: Salerno editrice 2000. 2 Tomi, pp. 877.

Le piacevoli notti. Tratto da/Retrieved from: I Edizione IntraText CT 2008,
https://www.intratext.com/IXT/ITA2969/_INDEX.HTM; ultimo accesso: 28 marzo 2024.

Le piacevoli notti, note a un pubblico ben più ristretto di quello di Basile, come uno dei numerosi rifacimenti e imitazioni del Decameron di Boccaccio, sono il primo libro stampato nel mondo che contenga fiabe nel senso moderno del termine. Sono state un best seller europeo del Cinquecento, come Le mille e una notte di Galland nel Settecento. Secondo la studiosa Daria Perocco, con la quale ho avuto una conversazione, lo scrittorepotrebbe aver trascorso gli anni della maturità in Oriente, membro di una legazione della Serenissima e aver appreso presso gli arabi l'importanza delle fiabe, che pure rappresentano solo una parte delle sue storie. Straparola sarebbe uno pseudonimo. A differenza di quella di Basile, la lingua di Straparola, l'Italiano dell'Italia settentrionale, non presenta difficoltà di comprensione. Basile attinse a Straparola per un certo numero delle sue storie, ed è possibile che il successo delle Piacevoli notti abbia avuto parte nell'ispirare a Giovan Battista Basile il progetto del Cunto, il primo libro stampato nel mondo completamente dedicato alle fiabe. Nelle Piacevoli notti si trovano le prime versioni a stampa di fiabe che hanno avuto molta fortuna, come il Gatto con gli stivali. Mentre Straparola racconta di una gatta lasciata in eredità dalla madre al figlio minore, Basile rinarra la storia con una gatta lasciata in eredità dal padre, e Perrault, com'è noto, racconta la storia di un gatto lasciato al solito figlio minore dal padre. C'è poi in Straparola una fiaba che racconta di una poavola, bambola nel dialetto bergamasco, che a beneficio della sua affettuosa padroncina evacuava monete d'oro; in Basile, al quale doveva difettare la comprensione della parlata bergamasca, la stessa fiaba non racconta di una bambola ma di un'oca, che fornisce monete d'oro dallo stesso orifizio. I Grimm, che attinsero questa ed altre fiabe da Basile, raccontarono la fiaba con l'oca come aiutante magico, al posto della bambola di pezza. Ora si dà il caso che il re trovandosi a caccia e dovendo nettarsi il posteriore prese la cosa che aveva a portata di mano. Nelle fiabe capita di tutto, e a volte anche ai loro narratori: né Basile, né i fratelli Grimm trovarono poco plausibile che un'oca potesse prestarsi a quel servizio, e nessuno andò a vedere che in Straparola l'aiutante magico era una bambola di pezza. Ma sia la bambola che l'oca si attaccarono al di dietro del malcapitato re, e solo l'arrivo della sua cara padroncina le convinse a lasciare la presa. Dettagli significativi per chi ama i labirinti letterari e storici delle fiabe, e i giochi inesauribili dell'immaginario collettivo. Leggendo Straparola poi si abbandona un mito corrente: che le fiabe nascano orali per poi diventare scritte e letterarie. Il libro cinquecentesco contiene storie che si ritrovano raccolte dalla voce di narratori analfabeti tre o quattro secoli dopo. L'immaginario è profondamente democratico, come tutto ciò che si nutre delle fantasie inconsce: non privilegia né colti né incolti, e viaggia in tutte le direzioni come se fosse dotato di un passaporto universale. (AG)

In questo sito si trovano molte fiabe di Giovan Francesco Straparola,due in lingua originale (La Poavola, Biancabella e la biscia sua sorella), e dieci in una nuova versione italiana contemporanea (L'Augel Belverde, Giovannin cercò la morte, Il rubino meraviglioso, La gatta, Il ladro matricolato, L'uomo selvatico, Pietropazzo, Brancaleone, Re Porco, La bella prigioniera).
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FA_1996/FA_Index.html

In Fabulando vedi anche gli e-book:
Doralice, http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Doralice/Doralice-IT.html

Bambola Popoavola, http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Popoavola/Popoavola-IT.html;

Pietropazzo, http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Pietropazzo/Pietropazzo-IT.html.


STROMBOLI, Carolina
Vedi/see: Basile


ŠUÇUR, ALEXANDRA

 
Fiabe dei Balcani, a cura di Alexandra Šuçur, introduzione di Antonio Faeti; Einaudi, Torino 2000.
Bella raccolta di fiabe, in una bella traduzione dalla raccolta ottocentesca del grande linguista Vuk Stefanoviç Karadziç: il mondo slavo e balcanico qui racconta la sua appartenza all'Europa nel suo intreccio con motivi orientali, in particolare con la tradizione delle Mille e una notte.


T



TARGIONI-TOZZETTI, GIOVANNI


Saggio di novelline, canti ed usanze popolari della Ciociaria, per cura del dott. Giovanni Targioni-Tozzetti. Curiosità popolari tradizionali pubblicate per cura di Giuseppe Pitrè. Volume X. Palermo: Carlo Clausen (già Luigi Pedone Lauriel) 1891.
Centro Studi Tradizioni popolari per la ricerca e la documentazione demoetnoantropologica Alfonso M. Di Nola;
http://www.centrostudirpinia.it/index.php/document/show/did/330; ultimo accesso: 19/08/15.
Saggio di novelline, canti ed usanze popolari della Ciociaria. Ristampa anastatica: Bologna: Arnaldo Forni Editore, 1966.

Le novelline ed i Canti popolari che pubblico, incoraggiato dal D.r Giuseppe Pitrè, a cui volli, in segno di riverente gratitudine, dedicare questo libretto, furono raccolte da me, nell'anno 1887, mentre stava a Ceccano, piccola città della Ciociaria.
Il lettore troverà nelle Novelline, più o meno, conservate le forme del dialetto, e ciò per la differente cultura dei narratori, né io volli niente mutare a' racconti presi dalla viva voce del popolo, per non togliere loro il pregio massimo della spontaneità. (G. Targioni-Tozzetti. Dalla Avvertenza, p. vii)

Vedi Gli tustamintu d'una fata, in questo sito, http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Lazio_Gli_tustamintu_du_na_fata.html;


Vedi Gli tustamintu d'una fata, anche in Fabulando,
http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Testamento-fata/Testamento-fata-IT.html.



TAYLOR, JOHN EDWARD
Vedi/See: Basile; Goble.


THIEF OF BAGDAD, THE
IL LADRO DI BAGDAD



The Thief Of Bagdad (Raoul Walsh, USA 1924) Con Douglas Fairbanks
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_ladro_di_Bagdad_(film_1924)
Ultimo accesso: 06/05/18

Capolavoro del muto e magnifica fiaba, questo film è indispensabile per capire Aladdin della Disney, sia l'animazione del 1992, che il live action del 2019. Fra l'altro il film del 1924 fu proiettato a Mosca per un anno intero, tre mesi nel cinema più grande della città. 


TOSCHI, PAOLO

  
Romagna solatia. Canti - Novelle - Tradizioni delle Regioni d'Italia. Collana diretta da Luigi Sorrento. Per le scuole medie e le persone colte; Milano: Formiggini 1926

Vedi in questo sito: La fola d'Ohimè
http://www.alaaddin.it/_TESORO_FIABE/FD_Romagna_La_fola_d_Ohime.html



U





V




VANGELI, I
I Vangeli. Marco Matteo Luca Giovanni. Edizione con testo a fronte a cura di Giancarlo Gaeta. Torino: Einaudi 2006. Pp.1255.


VERDINOIS, FEDERIGO
Vedi/See: PERRAULT


VILLENEUVE, GABRIELLE-SUSANNE BARBOT, DAME DE

  
La Belle et la Bȇte, La Bella e la Bestia, in: Il salotto delle fate. Racconti fantastici francesi del XVII e del XVIII secolo. Introduzione di Raymond Robert. A cura di Basilio Luoni. Milano: Rizzoli 1995. Pp. 891. (La Bella e la Bestia è alle pp. 647-767)..


VISHNU SHARMA


The Panchatantra of Vishnu Sharma (c.1199) translated from the Sanskrit by Arthur W. Ryder. Chicago: The University Chicago Press 1925. Tratto da/Retrieved from Internet Archive;
http://archive.org/stream/ThePanchatantraEnglish-AwRyder/ThePanchatantraEnglish/n367/mode/2up; ultimo accesso 13/12/15.


VOLTAIRE, François-Marie Arouet

Zadig, ovvero il destino; tr. it. Sergio Ortolani; Milano: Facchi 1920.
https://www.liberliber.it/mediateca/libri/v/voltaire/zadig/pdf/voltaire_zadig.pdf

III. Il cane ed il cavallo, pp. 22-28
E' la storia degli indizi e del metodo abduttivo che si trova negli Otto Paradisi, che è nel Peregrinaggio dei tre giovani figliuoli del re di Serendippo, e che Umberto Eco  pone all'inizio del Nome della rosa



VREDENBURG, EDRIC

My Book of Favourite Fairy Tales. Retold by the Editor & Others. Illustrated by Jennie Harbour. Edited by Capt. Edric Vredenburg. Raphael Tuck & Sons. Ltp Publishers in Their Majesties the King & Queen. London & Paris Designed & Printed in Great Britain Philadelphia David McKay Company Washington Square, 1921  Online: Gutenberg Project, http://www.gutenberg.org/files/15145/15145-h/15145-h.htm; ultimo accesso19/03/17.


W



WAGNER, WILHELM RICHARD

Das Rheingold. [L'Oro del Reno] Vigilia dell' "Anello del Nibelungo". Libretto di Richard Wagner. Traduzione italiana di Guido Manacorda. Prima rappresentazione: Monaco, Königlisches Hof- und Nationaltheater 22 settembre 1869. http://www.dicoseunpo.it/W_files/Rheingold.pdf; ultimo accesso: 17/06/2020.

Die Walküre [La Valkiria]. Prima giornata dell' "Anello del Nibelungo". Libretto di Richard Wagner. Traduzione italiana di Guido Manacorda. Prima rappresentazione: Monaco, Königlisches Hof- und Nationaltheater 26 giugno 1870. http://www.dicoseunpo.it/W_files/Walkiria.pdf; ultimo accesso: 17/06/2020.

Siegfried [Sigfrido]. Seconda giornata dell' "Anello del Nibelungo". Libretto di Richard Wagner. Traduzione italiana di Guido Manacorda. Prima rappresentazione: Bayreuth, Bühnenfestspielhaus, 16 agosto 1876. http://www.dicoseunpo.it/W_files/Siegfried.pdf; ultimo accesso: 17/06/2020.

Götterdämmerung  [Il crepuscolo degli dei]. Terza giornata dell' "Anello del Nibelungo". Libretto di Richard Wagner. Traduzione italiana di Guido Manacorda. Prima rappresentazione: Bayreuth, Bühnenfestspielhaus, 17 agosto 1876 [figura erroneamente nel sito 1867].
http://www.dicoseunpo.it/W_files/Gotterdammerung.pdf; ultimo accesso: 17/06/2020.

The Nibelung Myth. Richard Wagner (1848). As translated by William Ashton Ellis [Richard Wagner's Prose Works, Volume VII, 301-311(1898)]
https://www.operatoday.com/content/2019/04/the_nibelungs_r.php; ultimo accesso 14/06/2024

Vedi anche/See RACKHAM (The Ring of the Niblung)




WATERS, WILLIAM GEORGE
Vedi/See: SER GIOVANNI, STRAPAROLA


WILSON, C.E. Vedi/See: NEẒĀMI-YE GANJAVĪ

WILDE, OSCAR


The Fairy Tales of Oscar Wilde. A House of Pomegranates. With Illustrations by Jessie Marion King. The Happy Prince and Other Tales. With illustrations by Charles Robinson.
Art Passion, http://artpassions.net/wilde/wilde.html; ultimo accesso18/03/17.

L'usignolo e la rosa e altri racconti, tr. it. Francesca Gnetti, introduzione di Adalinda Gasparini. Roma: Nova Delphi 2010. http://www.novadelphi.it/images/sfingi_copertinali/copertinale_wilde_usignolo.pdf.

WOLFF, KARL FELIX


Dolomiten-Sagen Gesamtausgabe. Sagen und Überlieferungen, Märchen und Erzählungen der ladinischen und deutschen Dolomitenbewohner. Mit zwei Exkursen: Berner Klause und Gardasee; Bolzano: Selbstverlag 1913.
I monti pallidi. Leggende delle Dolomiti.
Tr. it. di Clara Ciraolo da Empoli, Bologna: Cappelli 1932.

Il Regno dei Fanes. Nuove leggende delle Dolomiti
. Tr. it. Clara Ciraolo da Empoli, Bologna: Cappelli 1932.
L'anima delle Dolomiti
. Tr. it. Clara Ciraolo da Empoli; tr. it. delle leggende "La figlia dell'albero", "I fedeli compagni", "La croda rossa" di Gladys Marchesi e Luigi De Lisa. Bologna: Cappelli 1967.

Rododendri bianchi delle Dolomiti
. Tr. it. Roberta Infelise Fronza e Ersilia Baroldi Calderara; Bologna: Cappelli, 1989.

Per il rapporto fra l'originale tedesco e le traduzioni italiane, parziali e relativamente aderenti al testo, vedi: La saga dei Fanes - Gli studi sulla leggenda. Confronto fra il testo originale di Wolff e le sue traduzioni in italiano. In: Ricerche sulla saga dei Fanes di Adriano Vanin, nel sito Il regno dei Fanes. http://www.ilregnodeifanes.it/italiano/studi6.htm (consultato il 29 dicembre 2010)

Bisogna conoscere Carlo Felice Wolff, l'entusiastico amatore delle leggende dolomitiche, il folclorista tipico del monto alpino.
Ecco: se incontrate a Bolzano un uomo sulla quarantina, munito d'un par d'occhiali a stanghetta - dietro i quali due occhi miopi guardano perfettamente trasognati chi sa dove, con uno sguardo tra il serafico e l'acchiappanuvole - e d'un bastone sul quale s'appoggia marciando di sghimbescio, potete star sicuri che quell'uomo è Carlo Felice Wolff. Ha l'aria, in complesso, di un grosso topo, s'intende di biblioteca, scappato fuori da qualche scaffale pieno di polvere e di sciocchezze stampate e rilegate.
Fermatelo, adunque, l'uomo acchiappanuvole: vi farà un grande inchino con una scappellata larga e solenne e risponderà alle vostre domande in un chiaro e caratteristico italiano nel quale le parole si ficcano l'una accanto all'altra con ordine, proprio come i libri negli scaffali di una biblioteca... ben ordinata.
Bel tipo questo Wolff! è generalmente occupatissimo, ma se voi lo occupate con un nugolo di domande intorno alle leggende ladine e gli domandate come fu che Soreghina "filo di sole" morì dolcemente a mezzanotte, egli vi accompagna gironzolando per Bolzano e parlando continuamente.
Parla con un tono fra il declamatorio e il predicatorio per il quale gli occorrerebbe più tosto un pulpito che la strada affollata, lungo la quale egli distribuisce quei larghi saluti che conoscete: un pulpito ideale, per esempio un picco eccelso delle Dolomiti.
Davanti al gran quadro delle montagne misteriose, evocazione di un antichissimo mondo, nel quale le fole ingenue erano la storia, meglio ascolteremo il poeta e il ravvivatore delle leggende dolomitiche.(Da Il Resto del Carlino
, Bologna, 17 gennaio 1922. Cit. nella prefazione a I monti pallidi). Progetto Babele, http://www.progettobabele.it/rubriche/showrac.php?ID=785; consultato il 19/03/17.



X





Y




Z



ZANAZZO, GIGGI


Novelle, favole e leggende romanesche. Raccolte da Giggi Zanazzo. Tradizioni popolari romane. Volume primo. Torino-Roma: Società Tipografico-Editrice Nazionale, già Roux de Vjarengo, 1907. Pp. 423. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive,
http://www.archive.org/stream/novellefavoleele00zanauoft#page/n3/mode/2up; ultimo accesso: 19/08/15.


ZANOTTI, TERESA e ANGIOLA, e MANFREDI, MADDALENA e TERESA

La Chiaqlira dla Banzola o per dire mìi fol divers tradutt dal parlar Napulitan in lengua Bulgnesa rimedi innucent dla sonn, e dla malincunj dedica' al merit singular del nobilissim dam d' Bulogna MDCCXLII. Per Ferdinand Pisarr, all'Insegna d'S. Antoni.  Con Licenza di Superiur. Maddalena e Teresa Manfredi, con Teresa e Angiola Zanotti; Bologna: 1742. Pp. 339. Tratto da/Retrieved from: Internet Archive, https://archive.org/details/lachiaqliradlab00basigoog; ultimo accesso: 19/08/15.

La Chiaqlira dla Banzola o per dire mìi fol divers tradutt dal parlar Napulitan in lengua Bulgnesa.... Books Google,
https://play.google.com/books/reader?id=tRoFAAAAQAAJ&printsec=frontcover&output=reader&hl=it&; ultimo accesso: 26/03/17.

La Ciaqlira dla Banzola o sia zinquanta fol detti da dis donn in zeinq giurnat per rimedi innuzèint dla sonn e dla malincunì. Traduzion dal napolitan in lèingua bulgnèisa. Boulogna 1883; Ristampa anastatica Milano: Studio Editoriale Insubria 1979.

La versione bolognese, fedele e integrale, del testo di Basile, apparve nel 1742. Per avere una versione italiana si dovette aspettare Benedetto Croce. Preziosa per chi volesse osservare il grado massimo di traducibilità della fiaba, qui fra la lingua popolare e colta di Basile e quella della Ciaqlira, più vicine tra loro che all'Italiano contemporaneo.
Il nome delle sorelle Manfredi e Zanotti, alle quali si deve la traduzione in lingua bolognese, non figura sul libro.

Vedi, in Fabulando, l'e-book de: La Fola dla Cindrella,
http://www.fairitaly.eu/joomla/Fabulando/Cenerentola/bo-en/Cenerentola-eb-BO.html.








PER STUDIARE FAVOLE

IN ORDINE ALFABETICO PER AUTORE





A
B
C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z



A




AARNE, ANTTI AMATUS, e THOMPSON,
STITH


The Types of the Folktale: A Classification and Bibliography. Helsinki: The Finnish Academy of Science and Letters, 1961.
Vedi anche Thompson.


AGAMBEN,GIORGIO


L'aperto. L'uomo e l'animale. Torino: Bollati Boringhieri, 2002
Il sacramento del linguaggio. Archeologia del giuramento. (Homo sacer II, 3). Roma-Bari:    Editori Laterza 2008.
Nudità. Roma: Nottetempo, 2009.
Pulcinella ovvero divertimento per li regazzi in quattro scene, Roma: Nottetempo, 2015.


AIARDI, A., MARTELLINI, M., ROMAGNOLI, G., CONOCCHIA, S., a cura di.

Il simbolo nel mito attraverso gli studi del Novecento. Atti del Convegno internazionale di studi Recanati -Centro Mondiale della Poesia e della Cultura "G. Leopardi" Ancona - Università Politecnica delle Marche - 13 e 14 ottobre 2006. Ancona: Accademia Marchigiana di Scienze, lettere ed Arti 2008. Pp. 536.


ALBERTAZZI, SILVIA


Leonard Cohen. Manuale per vivere nella sconfitta. Milano, paginauno 2018.
Ottimo testo per chi voglia capire meglio l’opera di Cohen, ma anche per chi semplicemente voglia percepire quali profondità può esplorare la scrittura di canzoni, arte troppo spesso relegata al puro intrattenimento. (Andrea Labanca). In questo volume l'A. ha indagato i testi di Cohen riscoprendo chiavi di lettura o proponendone di nuove, suggerendo spunti ideali, in definitiva rileggendo le parole di quello che non è stato solo un grandissimo cantautore, ma anche uno scrittore di romanzi e poesie.). All'uscita di questo lavoro Flavio Poltronieri scriveva su Blogfoolk: "Benvenuto a questo “Manuale per vivere nella sconfitta” e grazie alla docente, saggista e scrittrice Silvia Albertazzi, professoressa del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne di Bologna per avercelo donato."l 2018 vede le stampe Leonard Cohen. Manuale per vivere nella sconfitta (Milano, paginauno) definito " ottimo testo per chi voglia capire meglio l’opera di Cohen, ma anche per chi semplicemente voglia percepire quali profondità può esplorare la scrittura di canzoni, arte troppo spesso relegata al puro intrattenimento." (Andrea Labanca). In questo volume Silvia Albertazzi "ha indagato i testi di Cohen riscoprendo chiavi di lettura o proponendone di nuove, suggerendo spunti ideali, in definitiva rileggendo le parole di quello che non è stato solo un grandissimo cantautore, ma anche uno scrittore di romanzi e poesie."(Liborio Conca). All'uscita di questo lavoro Flavio Poltronieri scriveva su Blogfoolk: "Benvenuto a questo “Manuale per vivere nella sconfitta” e grazie alla docente, saggista e scrittrice Silvia Albertazzi, professoressa del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne di Bologna per avercelo donato."


ANTONIAZZI, ANNA

Romagna incantata. Luoghi e personaggi, simboli e misteri delle fiabe e delle leggende romagnole. Prefazione di Emy Beseghi. Cesena: Ponte Vecchio, 2003.

Labirinti elettronici. Letteratura per l'infanzia e videogame. Prefazione di Emy Beseghi. Milano: Apogeo 2007.

Nella stanza dei bambini. Psicoanalisi e letteratura per l'infanzia. Con Adalinda Gasparini. Bologna: CLUEB 2009.

Romagna notturna. Fantasmi, spiriti e apparizioni tra fiaba, leggenda e storia. Prefazione di Emy Beseghi. Cesena: Ponte Vecchio, 2010.

Lo sguardo di Chamsous Sabah. Bambine nell'immaginario. Università di Bologna, Dipartimento di Scienze dell'Educazione, Facoltà di Scienze della Formazione. Laboratorio Mela.
http://chamsous.blogspot.it/; consultato il 22 marzo 2011, ultimo accesso 05/03/17.


ASCOLI, GRAZIADIO ISAIA


La pasitelegrafia. Saggio di G. I. Ascoli. Tipografia del Lloyd austriaco; Trieste 1851.
https://archive.org/details/AscoliPasitelegrafia/page/n7/mode/1up?view=theater; ultimo accesso 01/07/2023.

"Prima di concentrare la sua attività nei due principali domini indoeuropeo e romanzo (da cui si allontanò solo per comparazioni fra indoeuropeo e semitico), l'A. pubblicò [...]il testo turco e la traduzione di una lettera di Solimano il Grande a Federico II Gonzaga, una rassegna critica Intorno ai recenti studi diretti a dimostrare il semitismo della lingua etrusca (in Studi orientali e linguistici, XI [1860], pp. 1 ss.). [...] Si tratta, nel loro insieme, di prove della vastità della cultura e delle conoscenze linguistiche di un uomo la cui mente spaziava nei più lontani domini. Alla fine del 1860 gli veniva offerta [...]  la cattedra di lingue semitiche all'università di Bologna. L'A., tuttavia, rifiutò, ma accettò l'anno seguente presso l'Accademia scientifico letteraria di Milano la cattedra di "grammatica comparata e di lingue orientali" che si sarebbe poi chiamata, per suo suggerimento, "storia comparata delle lingue classiche e neolatine". Era la prima cattedra di linguistica scientifico-comparativa in Italia." Dal Dizionario biografico degli italiani,
https://www.treccani.it/enciclopedia/graziadio-isaia-ascoli_%28Dizionario-Biografico%29/; ultimo accesso 01/07/2023



B




BADIOU, ALAIN


Cinq leçons sur le 'cas' Wagner. Caen: Nous 2010.
Cinque lezioni sul "caso" Wagner. Traduzione, introduzione e note di Fabio Francescato. Trieste: Asterios 2011; pp. 287.


BAUSANI, ALESSANDRO
Vedi/See: NEẒĀMI-YE GANJAVĪ

BETTELHEIM, BRUNO


Il mondo incantato. Uso, importanza e significati psicoanalitici delle fiabe. Milano: Feltrinelli 1977. Quinta edizione: 1988. Pp. 311
The Uses of Enchantment.The Meaning and Importance of Fairy Tales. New York: Alfred Knopf, 1976. Pp.398.

È il punto di partenza per lo studio psicoanalitico delle fiabe, di cui Bettelheim ha riconosciuto la potenza comunicativa nel suo lavoro con bambini autistici, che erano interessati alle fiabe mentre non seguivano piccole storie realistiche. Osservò inoltre che le versioni originarie, vale a dire quelle dalle quali non erano stati rimossi con un processo di eufemizzazione gli elementi conflittuali e perturbanti, permettevano ai bambini di rappresentare i loro conflitti con maggiore ricchezza. Le interpretazioni, che seguono la prima topica freudiana, mantengono il loro valore pur risultando ormai ormai datate e schematiche. Sempre attuali e poetiche le pagine dedicate alla coppia narratore/ascoltatore, in primo luogo genitore/figlio, e soprattutto madre/bambino.


BETUSSI, GIUSEPPE
Vedi Boccaccio


BION, WILFRED RUPERT

Experiences in Groups and other Papers, Londra: Tavistock Publications, 1961

Esperienze nei gruppi, tr. it. S. Muscetta; Roma: Armando Armando, 1971.

Si consigliala lettura di questo libro, in particolare del primo capitolo, a coloro che si trovano a gestire dinamiche di gruppo, primi fra tutti gli insegnanti. La lettura che dà Bion di queste dinamiche è tuttora un  valido strumento per orientarsi in questa materia.


BOCCACCIO, GIOVANNI


Insipidus est ex rivulis querere
quod possis ex fonte percipere.

Sciocco è dai rivoli cercare
quel che alla fonte puoi provare.
(traduzione nostra)

Genealogie Deorum Gentilium Libri [opera composta fra il 1350 al 1367], A cura di Vincenzo Romano. 2 volumi. Bari: Giuseppe Laterza e figli 1951; pp. 908; Internet Archive,
vol. I: https://archive.org/details/200BoccaccioGenealogie1Si040;
vol. II: https://archive.org/details/201BoccaccioGenealogie2Si041; consultati il 29 ottobre 2018.

Della geneologia de gli dei di m. Giovanni Boccaccio libri quindeci: ne' quali si tratta dell'origine, discendenza di tutti gli dei de' Gentili. Con la spositione, & sensi allegorici delle fauole ... (frontespizio)
Tradotti et adornati per m. Gioseppe Betussi da Bassano. In Venetia: appresso Francesco Lorenzini da Turino, 1564. Disponibile su Progetto Manuzio, ultimo accesso 01.03.17.

È il primo testo di mitologia scritto con propositi 'scientifici', o 'laici', al quale Boccaccio lavorò dal 1350 al 1367, lasciandolo incompiuto. L'opera, in quindici libri, dedicata Ad Ugonem inclitum Ierusalem et Cypri regem, descrive le parentele fra gli dei latini e greci citando le fonti originali con l'orgoglio che derivava a Boccaccio dall'aver introdotto per primo lo studio della lingua greca in Italia, a Firenze, col monaco bizantino Leonzio Pilato, che gli permise di ascoltare per primo in Italia dopo tanti secoli la parola originaria di Omero. La sua conoscenza del greco era però tale da farlo incorrere in numerosi errori e in qualche abbaglio interpretativo: questo commuove il lettore contemporaneo e aumenta il valore dell'opera alla quale Boccaccio dedicò tanti anni, disegnando lui stesso numerosi alberi genealogici per facilitare il percorso del lettore fra le complicate famiglie di dei, chimere, eroi epici e tragici, esseri umani d'eccezione.
La prima enciclopedia mitologica del mondo intreccia tre criteri interpretativi:
1) storico o evemeristico: gli dei pagani sono antichi eroi divinizzati;
2) naturalistico: le divinità rappresentano forze e fenomeni naturali;
3) morale: le divinità personificano doti o qualità morali.
Seguendo il modello umanistico petrarchesco Boccaccio svelava la "mundana sapientia" nascosta negli dei e nelle storie pagane, intendendo queste e quelli come le molteplici forme nelle quali veniva colto il Dio unico prima della rivelazione cristiana, quindi non false né vere, ma capaci di avvicinare alla verità e di prepararne l'avvento. Il senso più profondo dell'opera è comprensibile leggendo gli ultimi due libri, interamente dedicati all'elogio e alla difesa della poesia. Come gli antichi hanno potuto conoscere Dio attraverso le immagini e le storie di dei ed eroi, così la poesia, l'arte della scrittura, è per Boccaccio una forma di teologia, avvicinando a Dio per immagini e metafore. Essendo quindi autonoma, può fare a meno di qualunque legittimazione: è la stessa rivoluzione del Decameron, nel quale si raccontano storie che non dimostrano altro che ciò che contengono. Il vero per Boccaccio non è quindi più soltanto ciò che un'autorità di indiscutibile potenza, come la Chiesa, attesta come vero. Vero, come la poesia, è ciò che avvicina alla verità.




BOLL, FRANZ, BEZOLD, CARL, e GUNDEL, WILHELM


 
 
Sternglaube und Sterndeutung. Die Geschichte und das Wesen der Astrologie. Stuttgart: B. G. Teubner 1966 [Ristampa della IV del Gundel 1931)
Storia dell'astrologia. Prefazione di Eugenio Garin. Tr. it. di Bruno Maffi. Edizione nei Gulliver, con apparato iconosgrafico di Luciana Zingarelli Roma-Bari: Roma-Bari: Laterza 1985; pp. 177. [Prima edizione Laterza: 1977].
 



BRAGANTINI
, RENZO,
Il Decameron e il Medioevo rivoluzionario di Boccaccio, Roma: Carocci Editore, 2022

BRUNO, GIORDANO


Spaccio della bestia trionfante. Epistola esplicatoria [1584] A cura di Diego Fusaro.
http://www.filosofico.net/spaccio.htm, ultimo accesso: 01/03/17.


C


CAILLOIS, ROGER


L'Incertitude qui vient des rêves. Paris: Gallimard 1956.
https://ec56229aec51f1baff1d-185c3068e22352c56024573e929788ff.ssl.cf1.rackcdn.com.pdf; ultimo accesso: 22/07/17.
L'incertezza dei sogni. Prefazione di Guido Almansi; tr. it. Vittoria De Fazio; Milano: Feltrinelli 1983.

Les champs des signes. Récurrences dérobées
. Paris: Hermann 1978.
Ricorrenze nascoste, tr. it. Anna Zanetello; Palermo: Sellerio 1986.

Si può pensare a questi, come agli altri libri di Caillois, come a specchi che rifrangono la ricchezza e la complessità irriducibile della fiaba e del mito. Ci si muove lungo vie di grande sensibilità estetica e coraggio intellettuale.


CAPAREZZA,SANDRA


Il viaggio fiabesco nelle Piacevoli notti di Straparola, ne: La Letteratura degli Italiani. Rotte, confini passaggi. XIV Congresso Nazionale dell'Associazione degli Italianisti. Genova, 15-18 settembre 2010. A cura di Alberto Beniscelli, Quinto Marini, Luigi Surdich.
Sessioni parallele. Redazione elettronica e raccolta Atti a cura di Luca Beltrami, Myriam Chiarla, Emanuela Chichiriccò, Cinzia Guglielmucci, Andrea Lanzola, Simona Morando, Matteo Navone, Veronica Pesce, Giordano Rodda; http://www.italianisti.it/upload/userfiles/files/Carapezza%20Sandra_1.pdf. Ultimo accesso: 28/09/2018.


CARLI, GIOVANNI

con Claudia Chellini, Pòlemos è padre di tutte le cose (Pòlemos is the father of all), con Claudia Chellini, Q Times Journal of Education Technology and Social Studies, Anno XI - n. 3, 2019, www.qtimes.it;
https://www.academia.edu/42871831/_P%C3%B2lemos_is_the_father_of_all_Process_and_play_the_conflict_through_the_theatre...

L’arte del teatro al cuore dell’educazione nella società 5.0 (The Art of Theatre at the Heart of Society 5.0), con Claudia Chellini e Adalinda Gasparini, Q Times Journal of Education Technology and Social Studies, maggio 2021, www.qtimes.it; https://www.qtimes.it/?p=file&d=202005&id=...

Alla scoperta del narratore potenziale di classe nella didattica a distanza; con Claudia Chellini e
Laura Cioni :
in Ricerche Pedagogiche. A. LV, n. 220-221, luglio-dicembre 2021; pp. 29-56. https://www.edizionianicia.it/wp-content/uploads/2021/12/Fascicolo_220-221_2021.pdf; ultimo accesso 30/04/23.
 

Sito ufficiale:
http://www.giovannicarli.com/

CARTARI, VINCENZO

Le immagini con la spositione dei Dei degli antichi. In Venetia per Francesco Marcolini. MD LVI.
Le imagini de i dei de gli antichi; a cura di Ginetta Auzzas, Federica Martignago, Manlio Pastore Stocchi e Paola Rico; Vicenza: Neri Pozza Editore, 1996.
Le immagini con la spositione dei Dei degli antichi su BIVIO,
http://bivio.filosofia.sns.it/bvWorkTOC.php?authorSign=CartariVincenzo&titleSign=LeImmaginiConLaSpositioneDeiDei, ultimo accesso 01/03/17

Se a Giovanni Boccaccio dobbiamo il primo trattato laico scientifico di mitologia,  a Vincenzo Cartari dobbiamo il primo trattato di mitologia in volgare, in forma manualistica, rispondendo così all'esigenza degli artisti che, non conoscendo le lingue classiche, non potevano accedere alle fonti per rappresentare soggetti mitologici. Il libro traduce e ordina fonti come Omero, Filostrato, Pausania, Virgilio, Ovidio, Apuleio, Macrobio, attingendo largamente a traduzioni umanistiche precedenti. L'opera è corredata di numerose tavole che rappresentano i soggetti con i loro attributi. Il successo dell'opera è attestato dalle numerose traduzioni - 15 tra il 1556 e il 1615 - e dalle ancor più numerose ristampe e riedizioni. Il testo con le sue illustrazioni è stato la fonte per moltissime opere successive.


CARTE DE TENDRE
Vedi/See: DE SCUDERY.

CARTE DU SENS
Vedi/See: THOM.

CASTORIADIS, CORNELIUS


Les carrefours du labyrinthe, Paris: édition du Seuil, 1978.
Gli incroci del labirinto, trad. it. Maria Gloria Bicocchi e. Fortunato Lepore; Firenze: Hopeful Monster 1988.


CATAUDELLA, QUINTINO

Il romanzo antico greco e latino. A cura di Quintino Cataudella. (Il romanzo di Nino. Antonio Diogene: Le meraviglie di là da Tule. Caritone: Le avventure di Cherea e Calliroe. Senofonte Efesio: Abrocome e Anzia (Racconti efesii). Giamblico: Le storie babilonesi. Luciano di Samosata: Storia vera. [Luciano]: Lucio o l'asino. Achille Tazio: Leucippe e Clitofonte. Longo Sofista: Le avventure pastorali di Dafni e Cloe. Eliodoro: Le etiopiche. Petronio: Il romanzo satirico. Apuleio: Le metamorfosi. Storia di Apollonio re di Tiro.) Firenze: Sansoni 1981

Il romanzo antico ebbe una diffusione e una popolarità tali che possiamo considerarlo una delle forme narrative dominanti nell'immaginario europeo, sia popolare sia colto. Pochi esempi: la traduzione inglese della Storia di Apollonio re di Tiro è il primo testo in volgare inglese, al quale si ispirò anche Shakespeare per Pericles, King of Tyre. In questo romanzo compare per la prima volta il motivo della morte apparente della Bella Addormentata. Moltissimi altri motivi fiabeschi, ipotizziamo la maggior parte di questi, potrebbero essere rintracciati nei romanzi antichi, soprattutto nella storia di Amore e Psiche contenuta nel'Asino d'oro di Apuleio. La fortuna del romanzo antico durò ininterrotta fino alla nascita dei due generi che ne raccolsero integralmente l'eredità: il romanzo moderno, a partire dal Don Quijote, e la favola, a partire dal Cunto de li cunti, entrambi secenteschi. Si possono osservare significative corrispondenze nelle vite dei due grandi autori secenteschi: entrambi soldati di ventura, per quasi tutta la vita alle prese con gravi difficoltà economiche.



CAV, CENTRO ARTI VISIVE

CENTRO ARTI VISIVE, Università degli Studi di Bergamo
http://cav.unibg.it/cav/web/; primo accesso 05/03/17; ultimo accesso 29/07/19


Documents. Antropologia dell'immaginario.

Il centro intende promuovere un approccio all’immaginario antropologico delle arti e della letteratura, vale a dire a quella “modernità etnografica” che sta al centro delle ricerche di James Clifford (I frutti puri impazziscono), prendendo a riferimento sul piano metodologico gli apporti di Aby Warburg, di Walter Benjamin e di Jean Baudrillard. (Dal sito, Documents)
IRR Istituto di Ricerca sui Rinascimenti
http://cav.unibg.it/documents/web/it
; primo accesso18/03/17.

IRR. Istituto di ricerca sui Rinascimenti
L'Istituto di ricerca sui Rinascimenti opera in territori cronologici diversi e comunque definiti dall'etichetta di Rinascimento per attuare un controllo sulla lunga durata delle tradizioni, cioè sui processi di conservazione, manutenzione, restauro e riuso che hanno permesso la traslazione delle opere letterarie ed artistiche del mondo classico. (Dal sito, IRR)

 http://www00.unibg.it/struttura/struttura.asp?cerca=irr
; primo accesso05/03/17.

Punctum. Studi sull'immagine

Punctum, cioè puntura, piccolo buco, macchiolina, fatalità che di un'immagine mi punge, mi ferisce, mi ghermisce. Con questa celebre definizione, Roland Barthes cercava di descrivere il problema dell'immagine e della sua eccedenza, del suo continuo sfuggire alla sistematizzazione logica del senso. Studiare l'immagine oggi, quando questo oggetto ha ormai acquisito un'indiscussa centralità culturale e teorica, sotto i ferri dell'iconografia, della semiologia e degli studi culturali, significa ripartire da qui, farsi carico del fatto che le immagini sono oggetti complessi, luoghi di deposito del sapere, del sentire, della memoria, strumenti che pensano e attraverso i quali pensare. (Dal sito, Punctum)
http://cav.unibg.it/punctum/web/; primo accesso 05/03/17.

L'Atlante dell'Immaginario è un progetto del Centro Arti Visive dell'Università degli Studi di Bergamo. Si rivolge a studiosi di discipline diverse, dall'area umanistica a quella scientifica, che siano desiderosi di confrontarsi su ambiti di ricerca di comune interesse.
Il progetto è nato con l'intento di esplorare le tematiche simboliche che caratterizzano la cultura occidentale attraverso una serie di percorsi transdisciplinari tra letteratura, documenti visivi e studi critici .
Costruito come luogo privilegiato di intersezione tra parola e immagine, l'Atlante dell'Immaginario è considerato uno spazio aperto e in continua metamorfosi che, tracciando i percorsi della memoria collettiva, si interroga sulla contemporaneità e le sue dinamiche di sviluppo.
http://cav.unibg.it/atlante/web/;
primo e ultimo accesso 29/07/19.


CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDI SUL MITO


Il Centro Internazionale di Studi sul Mito (CISM), nato nel 2001 a Recanati ha sede nell'ex convento di Santo Stefano, sul Colle dell'Infinito, presso il centro Mondiale della Poesia e della Cultura.
Il CISM associa docenti di diverse Università e studiosi di varia estrazione interessati alla ricerca sulle tematiche del mito di ogni epoca e nazione.
Le sue attività, oltre allo studio e alla ricerca, abbracciano la convegnistica, la pubblicazione di scritti originali e la realizzazione di manifestazioni artistiche espositive, teatrali e musicali, aventi come tema il mito, con l'obiettivo di creare una Biblioteca mitografica mondiale da mettere a disposizione degli studiosi d'ogni Paese.

http://www.centrointernazionalestudisulmito.com/home.html
; primo e ultimo accesso 29 luglio 2019


CHELLINI, CLAUDIA


con Laura Cioni: "Il teatro e lo schermo. L’esperienza di Freud a teatro fra digitale e partecipazione collettiva"
The theatre and the screen. Freud a teatro, an experience between digital technologies and collective participation; con Laura Cioni. In: Digitcult. Scientific Journal on Digital Cultures. Vol. 8; n. 1 (2023)
https://digitcult.lim.di.unimi.it/index.php/dc/article...; ultimo accesso 08/07/23

"Mowgly e gli altri animali
", in LiBeR, n. 112; ott-dic. 2016, Campi Bisenzio: Idest.

"Nelle fiabe, a passo di danza"
In: LIBeR, n. 109; gen.-mar. 2016. Campi Bisenzio: Idest 2016;

"Maleficent & Co" In: LIBeR, n. 105; gen.-mar. 2015. Campi Bisenzio: Idest, 2015; ; ultimo accesso: 03/09/16.
"La trasposizione delle fiaba, filmografia", in LiBeR, n. 105; gen.-mar., Campi Bisenzio: Idest
, pp. 55-57.

"Una fiaba tutta nuova e tutta antica. Lettura narratologica", in
Gatta Cenerentola/Cat Cinderella, tabtale. Apple Store 2013, disponibile nel sito/available in the website Fairitaly, ultimo accesso: 03/09/16.

È morto il re, viva la regina! La nuova fiaba antica di Matteo Garrone, con Adalinda Gasparini, 2016, nel sito Fairitaly, http://www.fairitaly.eu/joomla/tabtales-ita/garrone; ultimo accesso: 18/ 03/17.

"Un viaggio fra culture. In cammino con le fiabe", in Confraternite, misticismo e pellegrinaggi in Toscana tra Medioevo ed Età Moderna, Signa: Masso delle Fate, 2012, pp. 111-112.

Gatta Cenerentola/Cat Cinderella, tabtale, con Adalinda Gasparini.
Apple Store 2013.http://www.fairitaly.eu/joomla/tabtales-ita/gattacenerentola; ultimo accesso: 24/08/2018


Pòlemos è padre di tutte le cose (Pòlemos is the father of all), con Giovanni Carli, Q Times Journal of Education Technology and Social Studies, Anno XI - n. 3, 2019, www.qtimes.it;
https://www.academia.edu/42871831/_P%C3
 

L’arte del teatro al cuore dell’educazione nella società 5.0 (The Art of Theatre at the Heart of Society 5.0), con Giovanni Carli e Adalinda Gasparini, Q Times Journal of Education Technology and Social Studies, maggio 2011, www.qtimes.it; https://www.qtimes.it/?p=file&d=202005&id=chellini-carli-


CHESTERTON, GILBERT KEITH

Tremendous Trifles, XVII. The Red Angel. 1909
https://www.gutenberg.org/files/8092/8092-h/8092-h.htm#link2H_4_0018

I find that there really are human beings who think fairy tales bad for children. I do not speak of the man in the green tie, for him I can never count truly human. But a lady has written me an earnest letter saying that fairy tales ought not to be taught to children even if they are true. She says that it is cruel to tell children fairy tales, because it frightens them. You might just as well say that it is cruel to give girls sentimental novels because it makes them cry. All this kind of talk is based on that complete forgetting of what a child is like which has been the firm foundation of so many educational schemes. If you keep bogies and goblins away from children they would make them up for themselves. One small child in the dark can invent more hells than Swedenborg. One small child can imagine monsters too big and black to get into any picture, and give them names too unearthly and cacophonous to have occurred in the cries of any lunatic.


CICERONE, MARCO TULLIO


De natura deorum [45 a. C.] La natura degli dei, edizione pdf a cura di Patrizio Sanasi.
http://www.ousia.it/SitoOusia/SitoOusia/TestiDiFilosofia/TestiPDF/Cicerone/natura_dei.pdf; ultimo accesso 01/05/23.


CIONI, LAURA

"Il teatro e lo schermo. L’esperienza di Freud a teatro fra digitale e partecipazione collettiva"
The theatre and the screen. Freud a teatro, an experience between digital technologies and collective participation; con Claudia Chellini. In: Digitcult. Scientific Journal on Digital Cultures. Vol. 8; n. 1 (2023)
https://digitcult.lim.di.unimi.it/index.php/dc/article
/view/226?fbclid=IwAR0obJ0k3Wkr5YavsW7jnTi4i6_2BrhBszdcMQN9TO_WG5pT6sS_8bdsfzs; ultimo accesso 08/07/23

Alla scoperta del narratore potenziale di classe nella didattica a distanza; con Giovanni Carli e Claudia Chellini; in Ricerche Pedagogiche. A. LV, n. 220-221luglio-dicembre 2021; https://www.edizionianicia.it/wp-content/uploads/2021/12/Fascicolo_220-221_2021.pdf; pp. 29-56.

COX, MARIAN  ROALFE EMILY


Cinderella. Three Hundred and Forty-five Variants of Cinderella, Catskin, and Cap O' Rushes, Abstracted and Tabulated, with a discussion of Mediæval Analogues, and notes. With an Introduction by Andrew Lang. London: Publication of The Folk-Lore Society, 1893. Internet Archive,
https://archive.org/stream/cinderellathreeh00coxmuoft#page/n5/mode/2up; ultimo accesso: 24/12/15
A chi legga questa opera di M. R. E. Cox appare evidente il debito - non dichiarato, a quanto mi risulta - di A. A. Aarne, e successivamente di Stith Thompson, verso la sua opera. Né questo debito pare riconosciuto dall'ultimo revisore della gigantesca catalogazione, Uther, dopo l'intervento del quale l'opera è citata come ATU. Non so se Propp ha conosciuto direttamente il lavoro di Cox, ma è probabile il suo debito indiretto, attraverso i primi lavori pubblicati dalla Scuola Finlandese di A.A. Aarne.
Marian Roalfe Cox si riferisce con deferenza alla Folk-Lore Society, che aveva promosso la sua ricerca, e l'autorevole Andrew Lang scrive per lei un'introduzione che ci restituisce un indebito senso di superiorità.
Probabilmente inconsapevole di essere andata molto oltre rispetto ai comparatisti della gloriosa Folk-lore Society di Londra, Marian Emily Roalfe Cox aveva raccolto e schematizzato le sue fiabe secondo criteri nuovi, tanto fecondi da costituire il punto di partenza per gli studi del secolo successivo. Il libro è fondamentale per la ricerca sulle fiabe. Ho dedicato soltanto una piccola nota a Cox ne
La luna nella cenere ((1999) ma la studiosa inglese meriterebbe uno studio monografico.

An Introduction to Folk-lore. London: David Nutt 1895.
Internet Archive, https://archive.org/details/introductiontofo00coxmuoft/page/n5 ultimo accesso: 18/05/23; ultimo accesso . Il libro è un capolavoro per intelligenza e geniale anticipazione degli studi a  venire. Conosciamo solo il riconoscimento tributato alla studiosa inglese del nostro grande Giuseppe Pitrè. Per presentare questo straordinario saggio, che ha oggi un grande valore storico e non solo, citiamo un brano dall'ultimo capitolo:
Did all tales start from one centre and spread to all the corners ? Have they been handed down from the common ancestors of the separate peoples? Have identical ideas sprung up independently? These are the problems which beset the student of folk-lore. No one theory, standing by itself, affords adequate explanation, but each may fit some particular case. Where there is a common language there is a common stock of legends. We find similar tales in Greece and Norway, because both peoples have preserved them as their common heritage. But when Eskimos and Zulus tell similar stories, this explanation does not hold. In this case the stories have either been independently invented, or they have been carried from one part of the world to another. Aryan and non-Aryan legends may contain common mythical elements, and yet not be of common origin. In fact, nearly every myth which is found in different forms amongst different Aryan-speaking peoples can be paralleled by similar tales from the remotest quarters of the globe. For instance, our "Jack and the Beanstalk" myth is found among Zulus and American Indians, the central idea of all its variants being alike, by virtue of the like nature of the minds that conceived them. Again, because Australians have a star-myth resembling the Greek myth of the Pleiades, it is not necessary to conclude that they borrowed it from a European, or that they are a detached branch of the Indo-European race, who spread from one centre, bearing their tales with them. The ancestors of the Greeks and the Australians, wishing to explain certain phenomena, may both have hit upon the same idea, men's minds working alike under like conditions. (pp. 293-294; grassetto nostro) Vedi anche, online (siti consultati il 17/02/19)

- Obituary for Marian Emily Roalf Cox,

- Schaefer, Pat., Unknown Cinderella: The Contribution of Marian Roalfe Cox to the Study of Fairy Tale. in Hilda Ellis Davidson and Anna Chaudhri, editors. A Companion to the Fairy Tale. Rochester, New York: D. S. Brewer, 2003.


COX, SIR GEORGE WILLIAM

The Mythology of the Aryan Nations, 2 vols.,1870; 2 vols., London: Longmans, Green and CO., 1870
vol. I, https://archive.org/details/bub_gb_W5XNDc4ydswC; consultato il 18/05/2023.
vol. II, https://archive.org/details/bub_gb_4IZnphJIFY0C/page/n3/mode/2up
; consultato il 18/05/2023.
later revised in a one-volume work, 1882: https://archive.org/details/in.ernet.dli.2015.22355/page/n7/mode/2up
; consultato il 18/05/2023.

An Introduction to the Science of Comparative Mythology and Folklore
, London, Kegan Paul, Trench & Co.1881
https://archive.org/details/cu31924086007923/page/n9/mode/2up; consultato il 18/05/2023.

A Manual of Mythology in the Form of Question and answer, New York, Leypoldt & Holt 1868
https://archive.org/details/manualofmytholog00coxgrich/page/n5/mode/2up
; consultato il 18/05/2023.

Nato nel 1827, morto nel 1902, membro della Folklore Society, potrebbe essere il padre o un parente stretto di Marian Cox (1860-1916). La sua apertura mentale, l'ampiezza dei suoi interessi, la nascita in India, i viaggi, potrebbero aver formato la corrispondente apertura mentale di Marian Cox. La somiglianza potrebbe però essere casuale? Anche l'omonimia?


CROCE, BENEDETTO


Vedi/see: BASILE


D




D'AGOSTINO, MARIA

La leggenda di Cola Pesce, Una versione spagnola del secolo XVII. A cura di Maria D'Agostino. Roma: Salerno Editrice, 2008.

La ricchezza e il rigore di questa ricerca ne fanno un testo ideale per chi è mosso dall'interesse verso una lettura psicoanalitica di un motivo mitico e fiabesco grande per diffusione e intensità poetica. La storia racconta come la mancanza di limite - l'essere umano non può vivere nell'acqua - sia connessa a una maledizione parentale, più frequentemente materna, primaria, ma anche paterna, o di entrambi i genitori, che viene pronunciata perché Cola rifiuta di tornare a casa per partecipare al lavoro o alla vita della famiglia. Andando oltre il limite è possibile accedere a tesori altrimenti invisibili, o a un sapere straordinario, che come le gemme e le navi giace in fondo al mare. Questo sapere, questa ricchezza, possono essere anche messe da Cola Pesce a disposizione dei naviganti, ai quali insegna come evitare le tempeste e altri pericoli del mare di fronte ai quali soccomberebbero senza il suo intervento. La legge infranta grazie a una straordinaria e magica abilità di nuotatore, capace di resistere anche negli abissi marini, si ripresenta grazie alla fama che deriva al personaggio proprio da questa abilità. Il re o l'imperatore, la figura che rappresenta la legge al sommo grado, chiede a Cola Pesce di andare a prendere una coppa d'oro che lancia nel mare, dove il Mediterraneo ha una profondità abissale, nello stretto di Messina, miticamente guardato da Scilla e Cariddi.
Notiamo che le feroci guardiane della massima profondità del mare conosciuto dagli antichi sono due figure divenute mostri per metamorfosi: lo stretto abissale può essere considerato il femminile insondabile, che solo Ulisse, eroe della mente e del ritorno, riesce ad attraversare, pagando come prezzo la perdita di tutti i suoi compagni, sperimentando quindi una solitudine radicale, trovandosi dopo il passaggio hilflösigkeit, derelitto, ma vivo. Tornando a Cola Pesce, l'attante fiabesco riporta la coppa d'oro al sovrano, che lancia quindi un altro oggetto negli abissi. Cola Pesce obbedisce all'ordine di andare a riprenderlo, in alcuni racconti perché sarebbe condananto a morte se non lo facesse, in ogni caso consapevole del fatto che non riemergerà mai più. La legge quindi, la festa durante la quale l'ultimo episodio avviene, mettono in scena il desiderio di umanizzarsi, impossibile per chi ha oltrepassato i limiti della condizione umana. Il pregio della storia di Cola Pesce, come di tutte le grandi fiabe, è nel rappresentare sia il desiderio struggente di forzare i limiti, sia il desiderio di far parte della comunità umana sottomettendosi alla legge del re. Che la storia dipenda da uno o da molti motivi mitici antichi, locali o greci o normanni o arabi, racconta di Cola Pesce come di un personaggio fiabesco, che ha una dote straordinaria, tanto grande da farlo apparire soprannaturale. Come in ogni fiaba, l'umanizzazione, l'appartenenza alla propria comunità umana, è il punto di tensione della fiaba. Questo la differenzia dal mito, nel quale l'eroe trascende l'umano in un finale che trasforma la sua morte, il suo scacco fra gli uomini, in una asterizzazione o in un'altra forma di divinizzazione. La vittoria sul tempo e sui limiti di un personaggio come Cola Pesce, che appartiene interamente alla sfera umana, è la sua esistenza nella memoria, nelle varianti della sua storia, nella vitalità del suo personaggio. L'attante fiabesco non può contare su alcun aiuto soprannaturale, per quanto faccia esperienza di talismani magie o virtù miracolose. La forza della fiaba è il suo paradigma che sempre riconduce il fruitore e il narratore alla realtà quotidiana, non grazie a commenti moralistici, ma per la forza della rappresentazione. Non c'è fiaba in cui l'oggetto o la virtù magica alla fine non debbano essere lasciati, o nella quale la magia basti al soggetto per vivere con gli altri esseri umani.
L'immersione negli abissi di Cola Pesce ha un'analogia con le fiabe in cui l'attante accede a una dimensione temporale altra (vedi ad esempio la favola ladina di Cian Bolfin). Il protagonista di questa fiaba ladina vive presso una signora delle nevi, Dama Kenina, e quando gli sembra passato un anno torna al suo paese, per scoprire che è passato un secolo. La sua permanenza nel regno ultramondano, quello delle nevi, come quello delle acque per Cola Pesce, è tale da impedirgli per sempre il ritorno nella dimensione umana, che da un certo momento gli viene interdetta per sempre.

L'ultima versione della fiaba in cui questo limite viene attraversato, fino a portare l'attante protagonista a vivere per sempre in un mondo diverso dalla Terra, è il film di James Cameron Avatar. Per una lettura ideologica marxista e lacaniana, vedi Slavoj Žižek.

Per altri pesci magici e fiabeschi, in Fabulando si trova il Pesce Tonno di nell'e-book di Pietropazzo, o, il principe metamorfizzato in pesce, motivo molto diffuso in Europa, in questo sito presente in una versione marchigiana dialettale e tradotta in italiano:  Lu Re Pesce.


D'ANCONA, ALESSANDRO Il libro dei sette savj di Roma. Pisa: Fratelli Nistri1864; rist. an. Bologna: Arnaldo Forni Editore 1980; Testi originali trascritti o trascrizioni del 1800 restaurate www.mori.bz.it.

https://www.mori.bz.it/Rinascimento/Libro%20dei%20sette%20savi.pdf


DALLARI, MARCO

Meraviglia e tremore. La dimensione estetica del Sacro. EnCP ENCYCLOPAIDEIA, 2020
Accessibile online, ultimo accesso 29/09/20

Libri di Marco Dallari



DAMASIO, ANTONIO

The Strange Order of Things. Life, Feeling and the Making of Cultures. © 2018 Antonio Damasio.
Lo strano ordine delle cose, tr. it. Silvio Ferreresi; Milano: Adelphi 2018.

É
DANTE ALIGHIERI




DE CERTEAU, MICHEL

La Fable  mystique, 1. XVIe-XVIIe siècle. Paris: Éditions Gallimard 1982. Fabula mistica. XVI-XVIII secolo. Nuova edizione italiana a cura di Silvano Fracioni con un saggio di Carlo Ossola. Milano: Jaca Book 2008, pp. 369. (Prima edizione italiana: Bologna: Il Mulino 1987)
https://www.treccani.it/enciclopedia/ernesto-de-martino_%28Dizionario-Biografico%29/


DE MARTINO, ERNESTO

Rapporto sull'Aldilà. L'ultima magnifica intervista rilasciata dal grande antropologo.
L'Europeo. Anno XI, N. 21; pp. 82-86. pdf online:
http://www.alaaddin.it/Dimg/1965_De-Martino_Sull-aldila-intervista.pdf

Per la complessità poliedrica dell’approccio del de Martino allo studio dell’uomo, per la forte tensione etico-sociale-ideologica che permea i suoi scritti, per l’efficacia scandagliatrice delle sue analisi, per la soggettività fascinosa del suo linguaggio – per cui la sua opera si impone anche per il suo valore letterario – la sua produzione si pone al di sopra delle specializzazioni accademiche più o meno settoriali, e pare destinata a riscuotere risonanze durevoli nell’ambito di molteplici discipline, dei più vari orientamenti di studio che hanno a che fare con il problema dell’uomo e di tutti coloro che a tale problema rivolgono un personale e sensibile interesse. (Vittorio Lanternari, Dizionario biografico Treccani)


DEKKER, T., VAN DER KOOI, J., MEDER, T.
Van Aladdin tot Zwaan kleef aan. Lexicon van sprookjes: onstaan, ontwikkeling, variaties; Nijmegen: Uitgeverij SUN, 1997.
Dizionario delle fiabe e delle favole. Origini, sviluppo, variazioni, tr. it. Fernando Tempesti; Milano: Bruno Mondadori, 2001.

Testo base utile per orientarsi nella comprensione della fiaba, soprattutto per la ricchezza di dati storici e geografici.


DETIENNE, MARCEL, E VERNANT, JEAN-PIERRE


Les ruses de l'intelligence - Les mètis des Grecs Paris: Flammarion 1974.
Le astuzie dell'intelligenza nell'antica Grecia, tr.it. Andrea Giardina, Milano: Mondadori 1992.

Si tratta di un testo monografico sul mito, dedicato al concetto di ruse, astuzia : in greco, mètis. Nella Teogonia di Esiodo, Mètis unita a Zeus concepisce Atena, dalla mente perfetta, e Zeus la ingoia prima che partorisca, quando sa che la dea è destinata a concepire un figlio destinato a spodestarlo. La tiene dentro di sé perché lo aiuti per sempre a discernere il bene e il male. Interessante osservare che comunemente si ricorda il mito di Atena come nata per partenogenesi dalla testa del padre.
Métis indica la capacità di immaginare e realizzare una soluzione per un problema apparentemente irresolubile, per superare uno scoglio definito come insormontabile. Il fascino del concetto, e la sua presenza nei miti e nell'epica, offre un affondo nella cultura antica.
Una tradizione mitica considera Mètis madre di Poros (Ricchezza, Soluzione, Guado, Passaggio), che concepiì Eros con Penìa (Povertà, Mancanza). Métis è la dote con cui Ulisse vince il ciclope Polifemo, la stessa con la quale David uccide Golia.

L'espressione corrente più vicina a mètis fra quelle in uso è pensiero divergente. La traduzione migliore mi sembra reperibile nei dialetti: nel modenese ad esempio usta, pur non avendo alcuna divinità corrispondente, corrisponde bene al greco mètis.


DOLTO, FRANÇOISE


Il desiderio femminile, Milano: Mondadori 1994
L'immagine inconscia del corpo, tr. it. V. Fresco. Milano: Bompiani 2001
Il bambino e la città, Milano: Mondadori 2000




E


EINSTEIN, ALBERT


Perché la guerra. Carteggio Albert Einstein - Sigmund Freud. Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. https://www.iisf.it/discorsi/einstein/carteggio.htm; ultimo accesso: 15/02/2024

Quando la società delle Nazioni chiese a Einstein di indicare un personaggio della cultura col quale avrebbe voluto corrispondere su un problema scelto da lui stesso, aveva proposto Freud, che certo non deluse le aspettative dello scienziato. Il loro scambio è bellissimo per chi ama la psicoanalis, e ancora ci parla.

«Trovi sorprendente che io pensi alla comprensibilità del mondo (nella misura in cui ci sia lecito parlarne) come a un miracolo o a un eterno mistero. A priori, tutto sommato, ci si potrebbe aspettare un mondo caotico del tutto inafferrabile da parte del pensiero. Ci si potrebbe (forse addirittura si dovrebbe) attendere che il mondo si manifesti come soggetto alle leggi solo a condizione che noi operiamo un intervento ordinatore. Questo tipo di ordinamento sarebbe simile all'ordine alfabetico delle parole di una lingua. Al contrario, il tipo d'ordine che, per esempio, è stato creato dalla teoria della gravitazione di Newton è di carattere completamente diverso: anche se gli assiomi della teoria sono posti dall'uomo, il successo di una tale impresa presuppone un alto grado d'ordine nel mondo oggettivo, che non era affatto giustificato prevedere a priori. È qui che compare il sentimento del "miracoloso", che cresce sempre più con lo sviluppo della nostra conoscenza. E qui sta il punto debole dei positivisti e degli atei di professione, che si sentono paghi per la coscienza di avere con successo non solo liberato il mondo da Dio, ma persino di averlo privato dei miracoli. La cosa curiosa, certo, è che dobbiamo accontentarci di riconoscere il "miracolo", senza poter individuare una via legittima per andar oltre. Capisco che devo ben esplicitare quest'ultima considerazione in modo che non ti venga in mente che, indebolito dall'età, io sia divenuto vittima dei preti.» (https://it.wikipedia.org/wiki/Albert_Einstein)
ultimo accesso: 15/02/2024



F




FABBRI, PAOLO


 
Introduzione a Morfologia del semiotico di René Thom (2006)
http://www.paolofabbri.it/saggi/thom.html; ultimo accesso 05/03/17

Nota introduttiva a Salienza e pregnanza di René Thom ("Salienza e pregnanza", Documenti di lavoro del CISS di Urbino, Nuova serie 5, Roma: Aracne Editrice 2014)
http://www.paolofabbri.it/articoli/salienza_pregnanza.html; ultimo accesso 05/03/17.

FACHINELLI, ELVIO


Che cosa chiede Edipo alla sfinge? [1969], in: Il bambino dalle uova d'oro, Milano: Adelphi 2010, pp. 322; pp. 187-203.


FOGLIATI, SILVIA, e DUTTO, DAVIDE
Hypnerotomachia: Il giardino di Polifilo. Ricostruzione virtuale dalla Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna stampata a Venezia nel 1499 da Aldo Manuzio. Con una introduzione di Giovanni Mariotti. Nota al Liber de simplicibus di Susy Marcon. Milano: Franco Maria Ricci 2002.


FORNARI, FRANCO

La vita affettiva originaria del bambino, Milano: Feltrinelli 1963

Lavorando con i bambini nella scuola ho spesso pensato che le loro rappresentazioni delle fiabe fossero molto kleiniane. Franco Fornari ha introdotto Melanie Klein in Italia, come un'integrazione alla teoria freudiana. Come osserva Elvio Fachinelli (Il bambino dalle uova d'oro, Milano: Feltrinelli, 1965; pp. 20-21), Freud ha lasciato a "Melanie Klein e ai suoi discepoli l'intiera conquista del reame dei fantasmi percettivi". E nella nota a piè pagina: "Dove forse esiste un sovraccarico di mito, dove il mito genera se stesso".
Anche con la prima topica freudiana, con la successione delle fasi orale, anale, fallica, latente, genitale, si interpretano agevolmente le rappresentazioni dei bambini che hanno ascoltato una fiaba (si vedano, ad esempio, i disegni dei bambini di terza elementare  ai quali avevo raccontato il mito esiodeo della castrazione di Urano/Cielo).
La facilità con la quale una teoria psicoanalitca consente di interpretare sogni, favole, lapsus, non testimonia del suo grado di verità, ma della sua analogia mitica con la realtà psichica: è un mito contemporaneo che interpreta un mito antico. Ricordiamo che Freud stesso ha scritto: "La teoria delle pulsioni è per così dire la nostra mitologia".
La conoscenza della fantasmatica kleiniana, dotata quindi della stessa forza di significazione dei miti, rappresenta comunque un antidoto al moralismo e al buonismo con i quali sovrapponiamo al bambino che ci sta accanto il nostro bambino ideale.

FREUD, SIGMUND

L'interpretazione dei sogni. OSF 3, Torino: Boringhieri (Traumdeutung 1899 [1900]).
Le due date dell'opera - stampata nel 1899, ma recante la data 1900 per volontà dell'editore - possono far pensare alla sua funzione di chiusura del secolo XIX e di apertura del XX. Curiosamente la stessa doppia datazione è di un libro che ha grande importanza per l'immaginario del Novecento: Il mago di Oz (The Wonderful Wizard of Oz) di Frank Baum.
L'interpretazione dei sogni può essere letta e compresa a più livelli, come molti libri di Freud. Leggere questa opera significa scegliere la via maestra per i sogni, per l'accesso all'inconscio, iniziando lo studio dalla sorgente della psicoanalisi, o tornare ad attingervi. Le leggi del sogno descritte da Freud nel capitolo VII aprono anche alla comprensione delle favole, e delle rappresentazioni con le quali bambini e adulti le rinarrano, riducendole o ampliandole: trasformandole come sempre si sono trasformate e come sempre si trasformeranno.

Psicopatologa della vita quotidiana. OSF 4, pp. 51-297. Torino: Boringhieri 1970. (Zur Psychopathologie des Alltagslebens, 1901)

Il delirio e i sogni nella "Gradiva" di Wilhelm Jensen. OSF 5, pp. 257-336. Torino Boringhieri 1972 (Der Wahn und die Träume in Wilhelm Jensens "Gradiva", 1906).

Osservazioni su un caso di nevrosi ossessiva (Caso clinico dell'uomo dei topi). OSF 6, pp. 7-127. Torino: Boringhieri (Bemerkungen über einen Fall von Zwangneurose, 1909).

Un ricordo d'infanzia di Leonardo da Vinci. OSF 6, pp. 207-287. Torino: Boringhieri (Eine Kindheitserinnerung des Leonardo da Vinci, 1910).

Osservazioni psicoanalitiche su un caso di paranoia (dementia paranoides) descritto autobiograficamente (Caso clinico del presidente Schreber). OSF 6, pp. 339-409. Torino: Boringhieri. (Psychoanalytische Bemerkungen über einen autobiographisch beschriebenen Fall von Paranoia [Dementia Paranoides] 1910).

Totem e tabú: alcune concordanze nella vita psichica dei selvaggi e dei nevrotici. OSF 7, pp. 7-167. Torino: Boringhieri (Totem und Tabu, 1912-13).
Totem and taboo. Resemblances between the Psychic Lives of Savages and neurotics. En. tr. by A. A. Brill. London: George Routledge & Sons, Lt. 1919. Tratto da/retrieved from Project Gutenberg, http://www.gutenberg.org/ebooks/41214?msg=welcome_stranger; ultimo accesso 19/08/15.
Il rapporto indagato da Freud fra il soggetto umano e la sua cultura, fra la vita psichica individuale e quella collettiva, centrato sul conflitto edipico, è un'altra via di accesso per chi voglia studiare e comprendere le favole.

Materiale fiabesco nei sogni. OSF 7, pp. 195-205. Torino: Boringhieri. (Märchenstoffe in Träumen, 1913).

Das Motiv der Kästchenwahl. In: Imago, Bd. 2 (1913), S. 257- 266; G.W., Bd. 10, S. 24-37.
Il motivo della scelta degli scrigni. tr. it. Mario Ciarfaglini, Pietro Veltri, Silvano Daniele, OSF 7, pp. 207-221. Torino: Boringhieri.

Il tema della scelta degli scrigni; traduzione di Antonello Sciacchitano.
Fra il 2005 e il 2006, all'Istituto Gradiva di Firenze, nell'ambito del mio ciclo su Psicoanalisi e arte del racconto, ho tenuto un seminario intitolato La morte e la più bella, che riguardava questo testo con le fiabe e i miti ivi citati. In poche pagine Freud porta ad esempio una gran quantità di fiabe e miti, forzandoli a significare quel che lui desidera affermare: la vittoria della morte come madre silenziosa. Secondo Antonello Sciacchitano, che ha ritradotto il saggio, Freud anticipa qui in forma mitica il concetto di Todestrieb, Thanatos, la pulsione di morte, che sarebbe stato enunciato nel 1920. Questa alta posta spiegherebbe l'insolito dispiegamento di favole di tutti i tempi.
Se poi ci chiediamo cosa era accaduto nella vita di Freud, il pensiero corre a un incontro del 1912: quello con Lou Andreas Salomé, che sarebbe rimasta per tutta la vita la sua corrispondente più fedele e comprensiva. E se questo breve saggio segnalasse la rinuncia definitiva a un pieno incontro con la donna, una donna, intelligente, colta, affascinante, e insieme devota a lui dal primo momento come un'allieva? Bella, la più bella, che aveva rifiutato la proposta di nozze di Nietzsche,  già compagna di Rainer Maria Rilke, e disponeva liberamente di se stessa. Freud potrebbe aver domato e rimosso la sua passione per l'incontro con la donna, celebrando la vittoria della pulsione di morte. Il femminile estremo, il più verace, come il piombo nella scelta dei pretendenti di Porzia, alla fine è per Freud la donna/madre/terra/sepolcro. Così Freud considera una tomba lo scrigno di piombo del Mercante di Venezia. Ma nell'opera di Shakespeare quel che la maggior parte degli uomini rifugge è l'impenetrabile scrigno, come grembo che contiene la vita, e sceglierlo significa una vittoria sulla morte. La scelta di Bassanio non è felice solo per lui e per Porzia, ma anche per il mercante che proprio da Porzia viene liberato. La figura di Porzia, che travestita da avvocato è superiore a tutti gli uomini che celebrano il processo di fronte al Doge di Venezia, potrebbe essere apparsa a Freud simile a quella di Lou Salomé. E rinunciando ad averla per sé, non potendo fare la parte di Bassanio, Freud non vede il lieto fine, estremamente raffinato, della favola di Shakespeare. Con chi avrebbe potuto identificarsi Freud se non con l'ebreo Shylock, il personaggio più intenso e drammatico, che paga le spese del lieto fine delle favola? Il suo desiderio di vendicarsi delle umiliazioni acceca Shylock, lo induce a rifiutare ogni mediazione, restando attaccato a una legge rigida e concretistica che soccombe di fronte alla finezza veneziana, non del Doge, ma di Porzia.
Eppure fuori dal teatro, o nel gran teatro del loro incontro, Porzia/Lou preferirà Shylock/Freud a qualunque Bassanio, e gli resterà fedele fino alla morte. Perché la vita non somiglia a una fiaba.
Trattando di favole, abile a smontarle, ma non a comprenderle, Freud vuole dimostrare che il lieto fine è un abbaglio, e che la dura verità alla quale è giusto sacrificare qualunque altra cosa, è l'ultima amante: la morte. Ma se è vero che la vita somiglia poco a una fiaba, è altrettanto vero che non somiglia al suo rovescio. La vita può incantare le teorie, mentre le teorie non incantano la vita nemmeno per un tempo breve. Per questo vale solo l'arte di Orfeo. (Vedi anche, in questa pagina altre osservazioni sul
Motivo della scelta degli scrigni.

Il Mosè di Michelangelo. OSF 7, pp. 299-325. Torino: Boringhieri. (Der Moses des Michelangelo, 1913).

Dalla storia di una nevrosi infantile (Caso clinico dell'uomo dei lupi). OSF 6, pp. 7-127. Torino: Boringhieri (Aus der Geshichte einer infantilen Neurose, 1914).

Caducità. OSF 8, pp. 173-179. Torino: Boringhieri (Vergänglichkeit, 1915).

Freud su psicoanalisi e università. Traduzione della lettera di Freud a Lajos Lévi del 1919, versione originale ritrovata a Gerusalemme nel 2009.
https://www.analisilaica.it/2018/09/28/freud-su-psicanalisi-e-universita/; ultimo accesso: 28/03/1921

Das Unheimliche, in Imago, Bd. 5, 1919, S. 297-324; GW ;
Il perturbante, tr. it. Silvano Daniele, OSF, IX, Torino: Boringhieri 1977; pp. 81-118.OSF 9, pp. 81-121. Torino: Boringhieri
Il saggio può costituire un punto di partenza per comprendere il concetto freudiano di sublimazione e i saggi dedicati all'arte. Analizzando un racconto di E.T.A. Hoffmann Freud mostra che il carattere fascinante non riguarda i contenuti, ma il modo in cui vengono proposti: come nei sogni. Un incubo è tale non per ciò che mette in scena, ma per la relazione tra una rappresentazione che viene dall'inconscio e una posizione della coscienza, il corpo a corpo tra una pressione della realtà psichica e uno stato dell'essere che ne ostacolerebbe l'affioramento.
Insoddisfacente tradurre la parola di Freud con perturbante, occorre quindi riferirsi al termine tedesco unhemlich (perturbante, spaesante, straniante) che converge a un certo punto col suo opposto, heimlich (confortante, appaesante, familiare). Nel linguaggio si possono reperire numerosi esempi di questa doppia significazione, e definire questi termini ambigui significherebbe attribuire loro un giudizio prima di comprenderli. In latino, ad esempio, altus è sia alto, come un monte, che profondo, come un abisso. Nella nostra lingua resta l'espressione in alto mare. Sacer significa sia consacrato che dissacrato, e incantatus significa legato, circondato da un canto, chiuso in un cerchio, nel senso vagheggiato da Dante:

                  Guido, i' vorrei che tu e Lapo ed io,
                        fossimo presi per incantamento,
                        e messi in un vasel ch'ad ogni vento
                        per mare andasse al voler vostro e mio.

Ma designa anche lo stato della Bella e di tutto il palazzo dei suoi regali genitori, che dormono per cento anni. Allo stesso modo sono incantate le città pietrificate delle Mille e una notte, e i loro jinn, genii, demoni ribelli, imprigionati in boccali di rame dal sigillo di Salomone. Sono incantate le principesse che dalla nascita vivono come una rosamarina, il cui nome ricorda il rosmarino, o una mortella, un mirto, alle quali una rivale può strappare tutte le foglie, ferendole a morte, e le belle che si trasformano in colombe per uno spillone infilato nel loro capo dalla onnipresente rivale. Incantato è anche il principe ereditario che si presenta come un pesce, un porco o un lucertolone, fino a che una principessa lo ami tanto da rendergli forma umana, sciogliendo l'incantesimo, il nodo che lo stringeva in quel cerchio.

Al di là del principio di piacere. OSF 9, pp. 193-253. Torino: Boringhieri (Jenseits des Lustprinzips, 1920).

L'avvenire di un'illusione. OSF 10, pp. 435-489. Torino: Boringhieri (Die Zukunft einer Illusion, 1927).

Il disagio della civiltà. OSF 10, pp. 557-. Torino: Boringhieri (Das Unbehagen in der Kultur, 1929).

Perché la guerra. Carteggio Albert Einstein - Sigmund Freud. Istituto Italiano per gli Studi Filosofici. https://www.iisf.it/discorsi/einstein/carteggio.htm; ultimo accesso: 15/02/2024

Konstruktionen in der Analyse. In: INTERNAT. ZSCHR. PSYCHOANAL., Bd. 23 (1937), S. 459-469.
Costruzioni nell'analisi. OSF 11, pp. 537-552 -. tr. it. Renata Colorni, in OSF XI, Torino: Boringhieri 1979; pp. 537-552.
Costruzioni in analisi. tr. it. di Antonello Sciacchitano
"Freud liquida definitivamente, anche a livello terminologico, qualsiasi possibilità di confusione tra analisi ed ermeneutica. L'analisi non è il disvelamento della verità, il suo presentarsi improvviso e abbagliante sulla scena dell'io, non è nemmeno l'essere che si incarna nella parola (nel logos) del maestro (il maître lacaniano), ma è un lungo e faticoso processo di costruzione di una formazione significativa, storicamente determinata, attraverso l'analisi di altre formazioni significative storicamente determinate." (Antonello Sciacchitano, nota al testo citato)


Der Mann Moses und die monotheistische Religion: Drei Abhandlungen. Amsterdam: De Lange 1939. GW XVI, 103-246;
L'uomo Mosè e la religione monoteistica: tre saggi (1934-1939). Tr. it. Pier Cesare Bori, Giacomo Contri, Ermanno Sagittario, in OSF XI, Torino: Boringhieri 1979; pp. 329-453.
Composto in tre tempi e pubblicato postumo, il saggio può essere letto come un testamento spirituale di Freud. Freud, che è morto prima di vedere Auschwitz, ipotizza che l'antiebraismo abbia le sue radici nell'ostilità inconscia dei cristiani verso i fondamenti della loro stessa religione. Mosé sarebbe stato un nobile egizio, che dopo il fallimento della grande riforma monoteistica di Amenofis IV si sarebbe messo alla testa del piccolo popolo ebraico guidandolo fuori dalla schiavitù egizia e dal politeismo. La lucidità di Freud nei confronti della propria cultura, al di là del rigore storico della sua ipotesi, è attestata fra l'altro da una lettera del 1930, con la quale Freud declinava la richiesta di sostenere il progetto di uno stato sionista in Palestina: "Devo tristemente riconoscere che l'infondato fanatismo della nostra gente è in parte colpevole di aver suscitato la diffidenza araba. Non provo alcuna simpatia per una religiosità ebraica mal diretta, che trasforma un pezzo di mura erodiane in cimelio nazionale, offendendo così i sentimenti della gente del luogo. Giudichi dunque lei se io, avendo simili opinioni critiche, possa essere la persona giusta per farsi avanti e confortare un Popolo deluso da speranze ingiustificate".
(Il giudizio di Sigmund Freud sullo Stato d'Israele; consultato il 29 dicembre 2010; ultimo accesso 04/03/17)
Vedi anche Yerushalmi, Il Mosè di Freud. Giudaismo terminabile e interminabile.

GW, Gesammelte Werken, Fisherverlage, http://www.fischerverlage.de/autor/Sigmund_Freud/1592; ultimo accesso 03.03.17.

Bibliographie Sigmund Freud, Sigmund Freud Museum,
http://www.freud-museum.at/de/sigmund-und-anna-freud/bibliographie-sigmund-freud.html;
ultimo accesso 03.03.17.




G




GARGELLI, LINDA


La funzione terapeutica della fiaba tra archetipi e miti. Prima parte.
http://www.polimniaprofessioni.com/rivista/la-funzione-terapeutica-della-fiaba-tra-archetipi-e-miti-i-parte/;

La funzione terapeutica della fiaba tra archetipi e miti.
Seconda parte
http://www.polimniaprofessioni.com/rivista/la-funzione-terapeutica-della-fiaba-tra-archetipi-e-miti-ii-parte/

Polo psicodinamiche. frontiera_
di_pagine, magazine on line; 2014; ultimo accesso: 21/09/2023.


GARIN, EUGENIO

Lo zodiaco della vita. La polemica sull'astrologia dal Trecento al Cinquecento. Roma-Bari: Editori Laterza 1982. Pp. 159.

GASPARINI, ADALINDA




"Aladino sul lettino". Paese Sera, Firenze 25 aprile 1988.

"La magia della fiaba", in AA. VV., Rappresentazioni, n. 1, Rivista dell'Istituto Gradiva. Firenze: Archivio Sassolini 1988. Pp. 86-113

"Il motivo dell'enigma. Trasformazioni e costanti del discorso interiore". In: AA.VV.
Intorno alla conoscenza. Rappresentazioni, n.4;  pp. 93-131. Pisa: ETS 1991

Adalinda Gasparini utilizza la fiaba di Aladino nella psicoterapia infantile; intervista di Erfan Rashid. London: Al Hayat, June 30th 1992
[in arabo]

"Un istante prima di svegliarsi. Analisi della storia del principe calligrafo". In AA. VV., Rappresentazioni, n. 3, Rivista dell'Istituto Gradiva, Firenze. ETS, Pisa 1993. Pp. 63-91.

"Amore di fiaba". In: LIBeR, n. 24/1994. Campi Bisenzio: Idest 1994.

"
La fiaba, la morte, la paura: un fuoco, un tornio, un banco da ebanista". In:
Bollettino della Accademia degli Euteleti, n. 61; pp. 27-45. San Miniato (PI) 1994.

Conversazione sul fondamentalismo con Erfan Rashid. London: Al Wasat, January 3rd-4th 1994. [In arabo]

"L'ambivalenza perduta". In: Schedario, periodico di letteratura giovanile, Firenze: Giunti. 1994

Aladino e la lampada meravigliosa. Viaggio psicoanalitico.
Prefazione di Antonio Faeti. Firenze: Ponte alle Grazie 1993 e 1996. Firenze: Ponte alle Grazie, 1993; Milano: Ponte alle Grazie 1996. Pp. 184.

"Re porco e i bambini narratori". In: La crescita misconosciuta; a cura di Silvana Caluori. Collana Rappresentazioni. Pisa: ETS 1997. pp. 93-131

La luna nella cenere. Analisi del sogno di Cenerentola, Pelle d'asino, Cordelia. Prefazione di Antonio Faeti. Milano: FrancoAngeli 1999. Pp. 176.
Parzialmente-disponibile su/partially-available-on Amazon.com.

"L'orologio e la gemma, ovvero la cotica clamorosa". In: AA.VV., Percorsi incantati. Viaggi, viaggiatori, percorsi di crescita nella letteratura per l'infanzia; Torino: Einaudi Ragazzi 1999.

"Il racconto del bambino e il bambino del racconto". Postfazione a: La prima volta che. Buffe, strane e imprevedibili emozioni nei libri per bambini. A c. di Hamelin Ass. Culturale, pref. di Antonio Faeti. Bologna: Il Ponte Vecchio 1999.

"Padre Abbondanza, madre Mancanza". Postfazione a: Agata e Pietra Nera. Il difficile sentiero dell'educazione sentimentale. A cura di Hamelin Ass. Culturale, pref. di Antonio Faeti. Bologna: Il Ponte Vecchio.1999.

"Il fiore chiuso. L'adolescenza e il tempo delle storie vere che sembrano false". In Rappresentazioni, n. 6, Il fiore chiuso. Dubbi sulla tentazione di crescere, a cura di S. Caluori; ETS, Pisa. Pp. 253-295. 1999

"Il segreto di Shahrazàd. Trasformazioni e costanti del discorso interiore"
In LiBeR n. 57 gen-mar; Campi Bisenzio, Idest 2003a.

"Breve storia delle mille versioni" [box]. In LiBeR n. 57 gen-mar; Campi Bisenzio, Idest 2003b


Il romanzo new global. Storie di intolleranza, fiabe di comunità.
con Silvia Albertazzi, Prefazione di Antonio Faeti, postfazione di Sebastiano Tilli. Pisa: ETS 2003c.

"Tracce di comunità creolizzate. Da identità continentali a identità arcipelagiche". In: Il Legame Sociale tra Psicanalisti, a cura di M. V. Lodovichi e A.  Sciacchitano; pp. 145-167. Pisa: ETS 2003d.

"Favole a scuola all'ombra della psicoanalisi"
In: LIBeR, n. 59; lug-sett. 2003. Campi Bisenzio: Idest 2003e.

"Fiaba, psicoanalisi e apprendimento. Tesi di laurea di Rossana Baralla"; in LIBeR, 59/2003; Campi Bisenzio: Idest 2003f.

Nella stanza dei bambini. Tra letteratura per l'infanzia e psicoanalisi. Con Anna Antoniazzi; Bologna: CLUEB 2009. Pp. 134.

"From a Murdering Gaandu to Another Day. Beyond the Phallic Axis in Sacred Games".
(Da un gaandu assassino a un'altro giorno. Al di là dell'axis fallico nei Giochi sacri di Vikram Chandra; inedito in italiano), in POSTCOLONIAL INDIAN FICTION IN ENGLISH AND MASCULINITY, a volume of critical essays edited by Rajeshwar Mittapalli (Kakatiya University, India) and Letizia Alterno (University of Manchester, UK); Delhi: Atlantic. 2009.

"Se le metafore giocano. Fiaba e psicoanalisi"; in LIBeR, 87/2010, Con le fiabe ai piedi; Campi Bisenzio: Idest 2010.

"Farewell Father Œdipus. Freedom and Uncertainty in Vikram Chandra's
Sacred Games"

[Addio Padre Edipo.  Libertà e incertezza nei Giochi Sacri di Vikram Chandra,vinedito in italiano , in: ENTWINING NARRATIVES. CRITICAL EXPLORATIONS INTO VIKRAM CHANDRA'S FICTION, New Delhi 2010, by Sarup & Sons of Delhi, on behalf of WASLE (World Association for Studies in Literatures in English). Editors: Sheobhushan Shukla, Christopher Rollason, Anu Shukla. 2010

"Tales from an Inner Diaspora"
. [Racconti di una diaspora intima;
inedito in italiano].] in: Indian Diasporic Writers, Edited by Prof. A.N. Dwivedi of Allahabad University, INDIA, currently working as a Prof. and Chairman of English Dept, at Taiz University, YEMEN; New Delhi: Pencraft International 2010

"Bholbhoolaiya. A Mooving Labyrinth. The Bus Stopped by Tabish Khair"

Un labirinto mobile. Il bus si è fermato di Tabish Khair
, inedito in italiano. In: The Indian Novel in the new Millennium. Editors: Sheobhushan Shukla & Anu Shukla . 2010
.

Prefazione a L'usignolo e la rosa e altri racconti
(2010), vedi: OSCAR WILDE

"Exceptionally Sensitive. Travelling within The Bus Stopped by Tabish Khair"
Straordinariamente sensibile. Viaggiando con
Il bus si è fermato di Tabish Khair
, inedito in italiano;. in: Tabish Khair: Critical Perspectives. New Delhi, India 2011, O.P. A.N. Dwivedi.

Un fruscìo, un bisbiglio. Lettura psicoanalitica, in Gatta Cenerentola/Cat Cinderella, tabtale. Apple Store 2013, disponibile nel sito/available in the website Fairitaly, ultimo accesso: 03/09/16.

Gatta Cenerentola/Cat Cinderella, tabtale, con Claudia Chellini. Apple Store 2013.
http://www.fairitaly.eu/joomla/tabtales-ita/gattacenerentola; ultimo accesso: 24/08/2018

È morto il re, viva la regina! La nuova fiaba antica di Matteo Garrone, con Claudia Chellini, 2016, nel sito Fairitaly, http://www.fairitaly.eu/joomla/tabtales-ita/garrone; ultimo accesso: 18/ 03/17. 

 
L’arte del teatro al cuore dell’educazione nella società 5.0 (The Art of Theatre at the Heart of Society 5.0), con Claudia Chellini e Giovanni Carli , Q Times Journal of Education Technology and Social Studies, maggio 2020, www.qtimes.it; https://www.qtimes.it/?p=file&d=202005&id=chellini-carli-
gasparini_qtimes_vol_i_n1-e-2_2020.pdf.

Vedi anche: http://www.alaaddin.it/_PUBBLICAZIONI/PU__Index.html.



GLISSANT, ÉDOUARD

Introduction à une poétique du divers, Paris: Gallimard 1996
Poetica del diverso, tr. it. Francesca Neri, Roma: Meltemi 1998.

Più di ogni altro autore Glissant mostra il continuo scambio fra storie di tempi e di luoghi diversi: la creolizzazione. "La mia tesi è che il mondo si creolizza, cioè che le culture del mondo, messe oggi in contatto in modo simultaneo e assolutamente cosciente, cambiano scambiandosi colpi irrimediabili e guerre senza pietà, ma anche attraverso i progressi della coscienza e della speranza che permettono di dire - senza essere utopici o, piuttosto, accettando di esserlo - che le umanità di oggi abbandonano, seppure con difficoltà, la convinzione molto radicata che l'identità di un essere è valida e riconoscibile solo se esclude l'identità di ogni altro essere. è proprio dentro questo cambiamento doloroso del pensiero umano che vorrei ci incamminassimo insieme" (1998, p. 14).

Difficile non riconoscere il carattere mitico dell'ipotesi che ha sostenuto fino ad oggi le identità culturali particolari, che propone come realtà oggettiva una superiorità di lingua - come quella delle culture europee contrapposte alle culture semitiche -, o una superiorità di razza, o di religione.


GROTHENDIECK, ALEXANDRE


RECOLTES ET SEMAILLES. Réflexions et témoignage sur un passé de mathématicien.
Pp. 929
http://lipn.univ-paris13.fr/~duchamp/Books&more/Grothendieck/RS/pdf/RetS.pdf, ultimo accesso: 26/07/17

LA CLEF DES SONGES ou DIALOGUE AVEC LE BON DIEU. Pp. 1018.
http://matematicas.unex.es/~navarro/res/clefsonges.pdf
, ultimo accesso: 26/07/17.

Grothendieck's non-mathematical writings, https://webusers.imj-prg.fr/~leila.schneps/grothendieckcircle
/recoltesetc.php
,
ultimo accesso: 26/07/17.



H




HARARI, YUVAL NOAH


From Animals to Gods: A Bief History of Humankind (also published as SAPIENS) First published in Hebrew in Israel in 2011 by Kinneret, Zmora-Bitan, Dvir.
Sapiens. Da animali a dèi. Breve storia dell'umanità
. Tr. it. Giuseppe Bernardi. Prima edizione Bompiani 2014. Quarta edizione riveduta Giunti Editore 2018. Pp. 537


HARTLAND, EDWIN SIDNEY


The Legend of Perseus. A Study of Tradition in Story Custom and Belkief, by E. S. H. , 3 voll., London: David Nutt in the Strand, 1894-1896.
The Legend of Perseus. Vol. I. The Supernatural Birth (1894); Internet Archive,
http://www.archive.org/stream/legendofperseuss01hart#page/n5/mode/2up; ultimo accesso 03/03/17;
The Legend of Perseus. Vol. II. The Life-Token (1895); Internet Archive,
http://www.archive.org/stream/cu31924027041502#page/n5/mode/2up; ultimo accesso 03/03/17;
The Legend of Perseus. Vol. III. Andromeda. Medusa (1896) Internet Archive,
http://www.archive.org/stream/legendperseus00unkngoog#page/n8/mode/2up; ultimo accesso 03/03/17.



HÖLDERLIN FRIEDRICH





HYPNEROTOMACHIA POLIPHILI

Hypnerotomachia Poliphili; Venezia: Aldo Manuzio 1499.
Battaglia onirico erotica dell'innamorato di Antica, questo significa il titolo del libro, che è un canto all'amata morta: Polia, l'antica, la lingua latina, che muore mentre si stabilizzano le lingue volgari, e con lei muore il sogno umanistico e rinascimentale di una lingua e di una cultura universali. Parente orbatus, orfano di padre, vale a dire anonimo, il libro fu pubblicato nel 1499 grazie alla generosità di Guidobaldo di Montefeltro duca di Urbino. Leggendo di seguito le iniziali dei suoi trentotto capitoli il libro (POLIAM FRATER FRANCISCUS COLUMNA PERAMAVIT) è stato attribuito sia a frate Francesco Colonna del convento veneziano dei Santi Pietro e Giovanni, sia al principe romano Francesco Colonna, signore di Palestrina. Se si intendesse l'acrostico COLUMNA non come un cognome ma come l'ablativo di colonna, le trentotto iniziali potrebbero essere così interpretate: l'amico Francesco ha cinto d'amore appassionato Polia con questa colonna - la colonna sarebbe costruita dall'allineamento in verticale dei trentotto capilettera -, e farebbero riferimento all'artigiano artista che ha eseguito i capilettera usati da Manuzio: Francesco Griffo da Bologna. Gli studi che attribuiscono l'Hypnerotomachia a Leon Battista Alberti ipotizzano che l'acrostico si riferisca al principe romano, o al frate veneziano, che curò la pubblicazione dell'opera. Dopo la morte di Leon Battista Alberti il manoscritto, abbastanza pericoloso da non poter essere pubblicato finché era vivo l'autore,sarebbe stato affidato all'Accademia neoplatonica di Firenze che lo avrebbe rivisto e corretto prima di farlo pervenire a Manuzio. L'ipotesi più recente lo attribuisce a Giovanni Pico della Mirandola, che per vastità di interessi, per la sua conoscenza delle lingue latina, greca, araba, aramaica, per la ricchissima biblioteca dalla quale non manca nessuno degli autori citati nell'Hypnerotomachia, per i contatti col poeta Boiardo e il pittore Mantegna, ai quali sono riferite le illustrazioni, può sembrare l'autore più probabile del libro.
   

 
Dentro il capo dilla gioia egregiamente excalpto era uno sacrificulo satyrico, cum una aruletta ad uno tripode 
subiecta cum uno coculo antiquario bulliente, & due nude nymphe, una per lato, cum una fistuletta nel foco flante, & proximo alarula dui pueruli uno per lato, cum uno vasculo [per] uno. Similmente & dui lascivi Satyri cum indicio di vociferare, cum uno pugno strictamente verso le nymphe levato, cum itricatione anguinea. (Dall'Hypnerotomachia Poliphili)
  
Carl Gustav Jung amava il libro e considerava le sue immagini oniriche un'anticipazione della teoria degli archetipi. Per chi ami e studi le favole il libro rappresenta un vertiginoso gioco dell'immaginario, per il tema, la lingua, le figure.
Il libro è unico per il modo e il grado in cui il contenuto, i simboli, i caratteri tipografici e i disegni si compenetrano, e la sua forza di significazione ha generato costruzioni, labirinti, parchi: vedi La città ideale dell'architetto Tommaso Buzzi e il labirinto di bambù realizzato da Franco Maria Ricci nella campagna parmense.
Battaglia onirico erotica dell'innamorato di Antica, questo significa il titolo del libro, che è un canto all'amata morta: Polia, l'antica, la lingua latina, che muore mentre si stabilizzano le lingue volgari, e con lei muore il sogno umanistico e rinascimentale di una lingua e di una cultura universali. Parente orbatus, orfano di padre, vale a dire anonimo, il libro fu pubblicato nel 1499 grazie alla generosità di Guidobaldo di Montefeltro duca di Urbino. Leggendo di seguito le iniziali dei suoi trentotto capitoli il libro (POLIAM FRATER FRANCISCUS COLUMNA PERAMAVIT) è stato attribuito sia a frate Francesco Colonna del convento veneziano dei Santi Pietro e Giovanni, sia al principe romano Francesco Colonna, signore di Palestrina. Se si intendesse l'acrostico COLUMNA non come un cognome ma come l'ablativo di colonna, le trentotto iniziali potrebbero essere così interpretate: l'amico Francesco ha cinto d'amore appassionato Polia con questa colonna - la colonna sarebbe costruita dall'allineamento in verticale dei trentotto capilettera -, e farebbero riferimento all'artigiano artista che ha eseguito i capilettera usati da Manuzio: Francesco Griffo da Bologna. Gli studi che attribuiscono l'Hypnerotomachia a Leon Battista Alberti ipotizzano che l'acrostico si riferisca al principe romano, o al frate veneziano, che curò la pubblicazione dell'opera. Dopo la morte di Leon Battista Alberti il manoscritto, abbastanza pericoloso da non poter essere pubblicato finché era vivo l'autore,sarebbe stato affidato all'Accademia neoplatonica di Firenze che lo avrebbe rivisto e corretto prima di farlo pervenire a Manuzio. L'ipotesi più recente lo attribuisce a Giovanni Pico della Mirandola, che per vastità di interessi, per la sua conoscenza delle lingue latina, greca, araba, aramaica, per la ricchissima biblioteca dalla quale non manca nessuno degli autori citati nell'Hypnerotomachia, per i contatti con Boiardo, Mantegna, ai quali sono riferite le illustrazioni, può sembrare l'autore più probabile del libro.
Giocare con immagini e simboli di culture diverse, con riferimenti a molte lingue, con la libertà di uno sperimentalista contemporaneo che Les Oulipienne avrebbero acclamato, con una cultura enciclopedica, con ricchi riferimenti filosofici e politici, era certamente possibile per Pico della Mirandola più che per gli altri personaggi ai quali il libro è stato attribuito. L'Hypnerotomachia illustra il grande sogno umanista della lingua universale, e della pacifica e prospera unione dei popoli ad essa collegata, nel momento in cui il sogno si spezza. Allo stesso tempo ponte e cesura fra il Rinascimento e la Modernità, esercita un fascino insuperabile sul lettore che voglia affrontare questo sesto grado della letteratura.
Capolavoro tipografico di Aldo Manuzio, con centosettantadue xilografie anonime, di livello tale da essere state attribuite al Mantegna, l'Hypnerotomachia è considerata l'incunabolo più bello del mondo. è scritta in un volgare italiano dell'Italia settentrionale intrecciato al latino, con molte parole, anche di nuovo conio, riferibili all'ebraico, al greco, all'arabo, comprende anche geroglifici egizi di fantasia.

Per chi ami e studi le favole il libro rappresenta un vertiginoso gioco dell'immaginario, per il tema, la lingua, le figure.
Il libro è unico per il modo e il grado in cui il contenuto, i simboli, i caratteri tipografici e i disegni si compenetrano, e la sua forza di significazione ha generato costruzioni, labirinti, parchi: vedi
La città ideale
dell'architetto Tommaso Buzzi e il Labirinto della Masone, labirinto di bambù realizzato da Franco Maria Ricci nella campagna parmense.
Immagini realizzate al computer, tridimensionali e colorate, si trovano nella
Hypnerotomachia: Il giardino di Polifilo. Ricostruzione virtuale dalla Hypnerotomachia Poliphili di Francesco Colonna stampata a Venezia nel 1499 da Aldo Manuzio
                
A tal punto l'Hypnerotomachia è un Giardino che la siepe delle parole viene a tratti modellata  com una
siepe di bosso. Spesso le rientranze della composizione tipografica riproducono la forma dell'oggetto che le combinazioni dell'alfabeto vanno descrivendo. Technopaegnion è il nome di quest'artificio. (Da G. Mariotti, Il giardino di Polifilo, p. 7)

Hypnerotomachia Poliphili, ubi humana omnia non nisi somnium esse ostendit, atque obiter plurima scitu sane quam digna commemorat. Venezia: Aldo Manuzio 1499. Internet Archive,
https://archive.org/stream/hypnerotomachiap00colo#page/n4/mode/1up; ultimo accesso04/03/17



I




J


JUNG, CARL GUSTAV


Symbole der Wandlung. Analyse des Vorspiels zu einer Schizophrenie [zuerst 1911-1912 unter dem Titel: Wandlungen und Symbole der Libido]. Gesammelte Werke, V; Zurich-Stuttgart: Rasher Verlag.
Simboli della trasformazione, tr. it. Renato Raho; in Opere, vol. V, Boringhieri, Torino 1970.
Se la comprensione junghiana della fiaba è agevole leggendo M. L. von Franz, tornare a Jung, o partire da lui, come si è detto per Freud, significa comprendere qualcosa che va oltre rispetto all'uso che è stato fatto della sua teoria e dei suoi scritti. L'esercizio dell'ermeneutica junghiana, per l'appassionato di fiabe e miti, è qui serrato come in Psicologia e alchimia (Opere, vol. XII, Boringhieri, Torino 1992), che rappresenta un'ottima alternativa per comprendere il contributo di Jung. Lo psicoanalista zurighese riservò ai simboli un'attenzione costante, pensando che fossero la chiave per la comprensione della vita psichica. Nell'alchimia, della quale aprì lo studio moderno, vide una sorta di prefigurazione della psicologia del profondo, o psicologia analitica, come si è chiamata la sua terapia dopo la rottura con Freud. Per quanto Jung sia stato per Freud il primo grande eretico, il primo maestro e il grande ex-allievo hanno continuato a dialogare a distanza per tutta la loro opera. Mentre Jung sembra trovare risposte, Freud sembra non trovarne mai. Gli anni della loro intesa sono stati fra i più fecondi per entrambi.

Il briccone divino (1954), vedi: : RODIN, PAUL, JUNG, CARL GUSTAV, KERÉNYI, KÁROLY

Psicologia e alchimia (1944), Tr. it. di Roberto Bazlen, interamente riveduta da Lisa Baruffi. Opere, vol. XII. Torino: Boringhieri 1992. Pp. 539 (Psychologie und Alchemie, Olten: Walter-Verlag 1944).




K




KERÉNYI, KÁROLY


Il briccone divino (1954), vedi: RODIN, PAUL, JUNG, CARL GUSTAV, KERÉNYI, KÁROLY
Die Mythologie der Griechen
. Band 1: Die Götter- und Menschheitsgeschichten (1951); Band 2: Die Heroengeschichten (1958);

Gli Dei e gli Eroi della Grecia, tr. it. Vanda Tedeschi, Milano: Il Saggiatore 1963.
La fortuna di questa opera dello studioso rumeno, che ebbe contatti con il campo psicoanalitico attraverso un lungo scambio con C.G. Jung, testimonia della sua validità come introduzione alla mitologia greca, per il rigore e la forza narrativa.



KIRKHAM, VICTORIA



"The First English Translator of Straparola, Masuccio, and Ser Giovanni: William George Waters in his Victorian World". In: Arnovit. Archivio novellistico italiano. Dal Novellino a Basile. 1. 2016; pp. 114-163.
http://www.arnovit.it/images/arnovit2016/arnovit16_kirkham.pdf. ultimo accesso18/03/17.


KLEIN, MELANIE


Envy and Gratitude: A Study of Unconscious Sources, London: Hogarth Press 1957,
Invidia e gratitudine, tr. it. Laura Zeller Tolentino, Firenze: Martinelli 1969.
Insieme ai testi di Bion e Fornari, questo lavoro di Klein sull'elaborazione del lutto, che porta a una condizione di equilibrio, dove la gratitudine emerge destituendo l'invidia, è una potente chiave di comprensione sia per l'immaginario infantile che per le fiabe e i miti. Chi rilegga la Teogonia, che probabilmente M. Klein non conosceva [altrimenti l'avrebbe citata a sostegno delle proprie teorizzazioni!], potrebbe avere la bizzarra impressione che Esiodo si fosse accordato con lei, se non con gli psicoanalisti in genere: smembramenti, azioni cannibaliche, reinfetazioni, sono i fantasmi kleiniani letteralmente rappresentati in questa opera del VII secolo a. C. I bambini con i quali ho lavorato nella
 scuola raccontando le favole confermano largamente con i loro disegni questa impressione: che la mitologia psicoanalitica kleiniana abbia una potenza talora superiore a quella freudiana, più o meno classica, o a quella junghiana. 


KRISTEVA, JULIA


Melanie Klein ou le matricide comme douleur et comme créativité. Le génie féminine, t. ii, La folie ; Librairie Arthème Fayard, Paris 2000;
Melanie Klein. La madre, la follia; tr.it. Monica Guerra, Roma: Donzelli Editore 2006.


L




LAPLANCHE, JEAN, e PONTALIS, JEAN-BERTRAND

 
Vocabulaire de la psychanalyse, Paris: Presses Universitaire de France, Paris 1967. 
Enciclopedia della psicoanalisi, tr. it. a cura di Giancarlo Fuà, Roma-Bari: Laterza 1968.
Chi si avvicina alla psicoanalisi può temere di perdersi nei suoi labirinti, anche se spesso sono univiarii - si percorrono interamente, ma come si entra se ne esce. Un repertorio come questo, un po' dizionario, un po' enciclopedia, non facilita il viaggio, pur essendo il primo libro da mettere nel bagaglio. Il fatto è che questo non è un viaggio facile, e, pur avendo moltissime vie, non ha scorciatoie.


LOMI, CARLA


Alle origini della fata. La donna e la sua psiche allo specchio, Prato: E. d. M. 2004.
Questo bel libro insegna a conoscere le grandi fate medievali, come Melusina dalla coda di pesce. La Sirenetta di Andersen (1836), rinarrata dalla Walt Disney (1989), insieme alle sirene protagoniste di tanti film, mostra l'attualità di questo mito.


M



MAKDISI, SAREE, AND NUSSBAUM, FELICITY

The Arabian Nights in Historical Context: Between East and West. Edited by Saree Makdisi and Felicity Nussbaum. Oxford: Oxford University Press 2008

MANN, THOMAS


For Sigmund Freud's 80th Birthday; by Thomas Mann, Romain Rolland, Jules Romains, Herbert George Wells, Virginia Woolf, Stefan Zweig. London: The New Republic on June 17, 1936. Tratto da/Retrieved from: The New Republic on September 8, 2014, http://www.newrepublic.com/article/119308/freuds-birthday-letter-virginia-woolf-hg-
wells-thomas-mann; ultimo accesso 19/08/15
Per l'ottantesimo compleanno di Sigmund Freud; di Thomas Mann, Romain Rolland, Jules Romains, Herbert George Wells, Virginia Woolf, Stefan Zweig. London: The New Republic on June 17, 1936. Trad. it.  Eleonora Piacentini, Il Sole 24 Ore, 2 novembre 2014, http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2014-11-02/le-sue-conquiste-tutti-
081445.shtml?uuid=ABKctS9B. ultimo accesso: 19/08/15



MEDUSA, IL SITO DI


"Il sito di Medusa intende esplorare la leggenda della Gorgone greca attraverso le sue testimonianze letterarie (TESTI; AUTORI) e iconografiche (IMMAGINI; ARTISTI), verificando le metamorfosi e rielaborazioni culturali a cui il personaggio è andato incontro nel corso delle varie epoche (LINEA DEL TEMPO). [...] Affrontando alcuni di questi temi (PERCORSI TEMATICI), che vengono illustrati con rimando diretto alle fonti testuali e artistiche prese in considerazione, il sito si propone di mettere in luce le intersezioni tra i vari percorsi dell’immaginario in cui la Gorgone viene a collocarsi e che hanno contribuito a rivalutarla come oggetto di studio nel dibattito critico contemporaneo (LETTERATURA CRITICA)"
La citazione è tratta dal Sito di Medusa, dell'Università di Bergamo, già accessibile il 4 marzo 2012 al seguente indirizzo: http://www02.unibg.it/%7Emedusa/index.php, non accessibile al 5 marzo 2017. Per una notizia sul Sito di Medusa, vedi
Cultura Italia. L'aggregatore nazionale del patrimonio culturale italiano; ultimo accesso 29 luglio 2019.. 


MILLOT, CATHERINE


Freud antipedagogo, Emme Edizioni, Milano 1982 [Tesi universitaria in Francia: 1979]
Il libro più prezioso per ripercorrere sistematicamente quanto Freud ha scritto intorno all'educazione, con capitoli sulle successive teorizzazioni, in particolare di Anna Freud e Melanie Klein, e sulle esperienze di scuole condotte secondo principi psicoanalitici, come Summerhill. La lettura che l'A. conduce fra i testi freudiani non lascia spazio all'ipotesi di una sensata applicazione della psicoanalisi all'educazione: ma le parole di Freud possono aprire molteplici prospettive. Scrivendo sulla scuola (vedi, in questo sito, la sezione dedicata alla scuola) preferisco non parlare di educazione psicoanaliticamente illuminata, ma psicoanaliticamente ombreggiata


MORABITO, RAFFAELE "Griselda: le fonti e il corpus"; in La storia di Griselda in Europa. Atti del convegno: Modi dell'intertestualità: la storia di Griselda in Europa, L'Aquila, 12-14 maggio 1988; a cura di Raffaele Morabito. pp. 7-20

La storia di Griselda in Europa. Atti del convegno: Modi dell'intertestualità: la storia di Griselda in Europa, L'Aquila, 12-14 maggio 1988; a cura di Raffaele Morabito.



N




NOEL, FRANÇOIS

 


Dictionnaire de la Fable, Ou Mythologie Grecque. Latine, Egyptienne, Celtique, Persanne, Syriaque, Indienne, Chinoise, Scandinave, Africaine,Américaine, Iconologique, etc. Par Fr. Noel, ancient Professeur de Belles-Lettres dans l'Université de Paris, Membre de l'Athénée de Lyon, et de la Societé d'Agriculture de la me^me Ville. Tome premiére. Paris: Chez Le Normant, Imprimeur-Libraire AN IX - 1801 [AN IX: Anno nono del/Ninth year of the Calendrier révolutionnaire français]. Tratto da/Retrieved from Internet Archive, https://archive.org/stream/dictionnairedela01noeluoft#page/n5/mode/2up; ultimo accesso 19/08/15.

NOEL, François, POZZOLI, Girolamo, ROMANI, Felice, PERACCHI, Antonio, Dizionario della favola o mitologia greca, latina, egizia, celtica, persiana, siriaca, indiana, chinee, maomettana, rabbinica, slava, scandinava, affricana, americana, araba, iconologica, cabalistica, ecc., ecc., di Fr. Noel tradotto dal francese sulla terza edizione del testo con correzioni ed aggiunte anche di nomi appartenenti alla storia antica da Girolamo Pozzoli. (I primi tre volumi]
Dal III al VI vol.: Dizionario d'ogni mitologia e antichità continuato e ampliato dal prof. Felice Romani e dal D.r Antonio Peracchi] 6 voll. Milano Tipografia e Calcografia di Batelli e Fanfani, 1819-1825.

Dizionario d'ogni mitologia e antichità incominciato da Girolamo Pozzoli sulle tracce del dizionario della favola di Fr. Noel continuato ed ampliato dal prof. Felice Romani e dal Dr. Antonio Peracchi. Volume III. Milano, presso Batelli e Fanfani Tipografi e Calcografi. MDCCCXXII.
Online su Google Books
https://books.google.it/books?id=riHgAAAAMAAJ&pg=PA692&lpg=PA692&...
Ultimo accesso: 24/08/2018



O




OLSHANSKY, DMITRY


The Birth of Structuralism from the Analysis of Fairy-Tales, University of Toronto, Academic Electronic Journal in Slavic Studies. Toronto Slavic Quarterly n. 25, 2008.
Condividendo la prospettiva dell'Autore, vorremmo che ulteriori studi tentassero di spiegare come mai lo studio delle fiabe può scatenare un fenomeno di portata immensa come lo strutturalismo. A nostro parere dipende dalla potenza e dalla plasticità delle strutture narrative fiabesche. In ogni caso l'obiettivo di catalogare e spiegare questa potenza è irraggiungibile: ciò che vale è quanto si scopre muovendosi verso questa meta impossibile. Fabulando. Carta fiabesca della successione è un breve tratto del cammino in questa ricerca.

http://sites.utoronto.ca/tsq/25/Olshansky25.shtml; ultimo accesso 05/03/17.


OVADIA, MONI


Video intervista di Moni Ovadia, premiato con il premio Musatti 2010 il 27 maggio 2010 in occasione del XV Congresso della Società Psicoanalitica Italiana a Taormina video.
http://www.spiweb.it/index.php?option=com_content&view=article&id=886&Itemid=168; ultimo accesso 05/03/17.


P




PAHOR, BORIS


V Labirintu, Lubiana, Slovenska Matica, 1984.
Dentro il labirinto, tr. it. Martina Clerici; Roma: Fazi Editore 2011
. pp. 631.

29 gennaio 1949, mattina
Partenza meschina. Lettera di Arlette. Neva sulla diga: chissà se cambierà idea, lo spero. Pesca notturna, sgombri. L'incendiario Giunta, libero! In treno, una donna dagli occhi intelligenti mi ha dato conferma che sapremo superare ogni difficoltà. Le nostre donne, come fedeli Arianne, continueranno a tessere il lfilo necessario per condurci fuori dal labirinto. La questione di Teseo, invece, rimane insoluta. (P. 602)

Dentro il labirinto per tutto il libro, e ancora nel labirinto quando il protagonista, io narrante, parte col treno, alla fine. La responsabilità verso la sua libertà di pensare e sentire esige la sua rinuncia a seguire le vie sulle quali vorrebbero vederlo la sua famiglia e la sua ultima amante. Il romanzo non parla di miti, li vive, ne soffre, prende le distanze da tutte le soluzioni totalitarie che seguono il totalitarismo nazi-fascista. Pahor comprende che la questione di Teseo imane insoluta, nonostante la Grecia classica, e che nessuna delle soluzioni adottate permetterà di non sacrificare il sangue dei giovani alla creatura animale e umana, imprigionata e potente,
E se il problema fosse nell'abbandono di Arianna a Nasso? Se la penultima frase di Pahor fosse una chiave con la quale tentare ancora il confronto col Minotauro ancora vivo e chiuso nel labirinto costruito da Dedalo? L'artigiano architetto imprigiona e libera se stesso, e il figlio muore nella fuga: la parte giovane non rinuncia a usare l'artificio, le ali di cera, per salire, salire sino alla regione bellissima e inospitale della divinità del sole. Le ali di cera bastano a volare, ma non ad avvicinarsi agli Dei. Misterioso come il Minotauro, Apollo scioglie l'artificio e Icaro precipita nel mare, seguito dallo sguardo impotente del padre architetto.
La questione di Teseo rimane insoluta, scrive Pahor. Dopo il crollo del muro di Berlino, il crollo delle Twin Towers ci ha tolto ogni illusione che la questione di Teseo fosse risolta. Se il Minotauro figlio di Pasifae e del toro è morto per Atene, un nuovo mostro si aggira nel labirinto, e ancora sangue di giovani maschi e femmine viene versato per placarlo. E anno dopo anno il mostro, il nostro mostro, esige altro sangue.
Arianna abbandonata a Nasso viene scelta come sposa da Dioniso: nell'estasi e nell'ebbrezza si ritroverebbe il segreto della liberazione, rigettato dal principe Teseo? Un segreto rimosso dalla scena della legge e della costruzione della città? Un segreto da rimuovere ancora? Arianna può non essere abbandonata? Cassandra può essere ascoltata? Pasifae può essere compresa nella sua passione per il toro? L'arte può generare altra arte che non bruci nel confronto col divino? (AG, 25 marzo 2017)


PAVESE, CESARE





"Del mito, del simbolo e d'altro" (1946) , in: Feria d'agosto. Introduzione di Elio Gioanola; Torino: EInaudi 2002 e 2017. Pp. 149-155.
 Saggi sul mito. Edizione di riferimento: Cesare Pavese, Saggi letterari, Einaudi, Torino 1951 - estratti.
Classici italiani, http://www.classicitaliani.it/pavese/pavese_mito.htm; consultato il 14/03/17.

Vedi anche: ESIODO


PERACCHI, Antonio Vedi/see: NOEL


PIRETTO, Gian Piero

Quando c'era l'URSS. 70 anni di storia culturale sovietica. Milano: Raffaello Cortina 2017

PLATONE


Simposio. A cura di Giorgio Colli. Milano: Adelphi 1979. Sedicesima edizione: 1996. Pp. 108.

Symposium
. Translated by Benjamin Jowett from Collected works of Plato, 4th Edition, Oxford U. Press, 1953. Tratto da/retrieved from: The Project Gutenberg EBook of Symposium, by Plato; http://www.gutenberg.org/ebooks/1600; ultimo accesso: 19/08/15.


PÖTTERS, WILHELM


"Circolarità e armonia. Princîpi geometrici nella poesia medievale dai Siciliani a Dante". In: La matematica. A cura di Claudio Bartocci e Piergiorgio Odifreddi. Volume terzo. Suoni, forme, parole. Direzione scientifica di Claudio Bartocci. Torino: Einaudi 2011; pp. 703-762


POZZOLI, GIROLAMO
Vedi/see: NOEL

PROPP, VLADIMIR JA.


Morfologija skazki, Leningrad 1928.
Morfologia della fiaba con un intervento di Claude Lèvi Strauss e una replica dell'autore
. A cura di Gian Luigi Bravo. Torino: Einaudi 1966. Pp. 230.

Troppo spesso l'opera di Propp viene considerata datata, mentre a nostro parere mantiene intatta la sua forza pionieristica. Le catalogazioni di fiabe, [vedi Stith Thompson] ci hanno fornito repertori tanto vasti da essere difficilmente utilizzabili, e se hanno permesso di riconoscere temi universali, non hanno però aiutato a comprenderne il senso e il valore. Propp era animato, soprattutto nella Morfologia, da un desiderio poetico, attestato dal costante richiamo alla Morfologia di Goethe.  L'insegnante che intenda usare la fiaba nella scuola può giovarsene, per non confondersi fra le tante volgarizzazioni ancora circolanti.
È nella Morfologia, pubblicata a San Pietroburgo nel 1928, che Propp intuisce una struttura umana ricorrente, e il potenziale conoscitivo che potrebbe fornire per lo studio non solo della fiaba, ma delle tradizioni popolari e della letteratura in genere. Propp ha anticipato lo strutturalismo francese dando un grande contributo a questi studi con la sua opera. Quando la Morfologia della fiaba fu tradotta per la prima volta dal russo (Morphology of the Folktale, traduzione inglese a cura di Svatava Pirkova-Jakobson, The Hague: Mouton 1958) suscitò l'immediato interesse di Claude Lévi-Strauss. Rivisitando le funzioni proppiane con la psicoanalisi, si può immaginare una morfologia, un lavoro di formalizzazione, che descriva le strutture della realtà psichica senza ridurre i risultati a formule insignificanti, morte. Fecondi spunti in questa direzione, purtroppo troppo complessi perché si possano e utilizzare, sono nei lavori di René Thom.
In questo sito, vedi qualche tentativo in questa direzione in:
Aladino e la lampada meravigliosa (1993), Appendice al capitolo quinto. Escursione morfologica;
Un istante prima di svegliarsi (1993);
La luna nella cenere, capitolo VIII, L'insostenibile vaghezza del senso (1999).

Sul contributo decisivo di Propp allo strutturalismo, e sui nessi fra la morfologia e il lavoro psicoanalitico, vedi anche Dmitry Olshansky



Q



R




RICHTER, DIETER


Das fremde Kind. Zur Entstehung der Kindheitsbilder des bürgerlichen Zeitalters. Frankfurt: Fischer 1987; Il bambino estraneo. La nascita dell'immagine dell'infanzia nel mondo borghese, trad. it. P. Viti, Firenze: La Nuova Italia 1992.


RODRÍGUEZ ALMODÓVAR, ANTONIO


Los cuentos populares o la tentativa de un texto infinito, Universidad de Murcia, Secretariado de Publicationes 1989.
edit.um Editiones de Universidad de Murcia; http://libros.um.es/editum/catalog/book/561; consultato il 21/06/17.
Fundación Biblioteca Virtual Miguel de Cervantes,
http://www.cervantesvirtual.com/obra-visor/los-cuentos-populares-o-la-
tentativa-de-un-texto-infinito-0/html/013093d4-82b2-11df-acc7-002185ce6064.html; consultato il 21/06/17.


ROMANI, FELICE Vedi NOEL


ROUDINESCO, ÉLISABETH


Sigmund Freud: en son temps et dans le nôtre, Paris: Éditions du Seuil, 2014.
Sigmund Freud nel suo tempo e nel nostro
, tr. it. Valeria Zini. Torino: Einaudi 2015. Pp. XII-489. EPUB con DRM, 2,29 MB.
Vedi anche la recensione di Chris Rollason alla prima edizione inglese, Harvard UP 2017:
Freud redivivus: ÉlisabethRoudinesco's Life of the Founder of Psychoanalysis.


S




SEMERANO, GIOVANNI


Le origini della cultura europea.
 Vol. I Rivelazioni della linguistica storica.
In appendice  Il messaggio etrusco.
 Vol. II Dizionari etimologici.
Basi semitiche delle lingue europee.
   Tomo I, Dizionario della lingua Greca.
   Tomo II, Dizionario della lingua latina
e di voci moderne
Firenze: Leo Olschki etitore 1994, rist. 2000.

La favola dell'indoeuropeo
. A cura di Maria Felicia Iarossi. Milano: Bruno Mondadori 2005; pp. 117.

Alle soglie della nuova storia d'Europa
Le nostre origini culturali
La ricerca di una millenaria identità

I mali più gravi, di cui soffrono alcune grandi comunità civili del nostro Continente, sono l'esito di una lacerazione che duole e ci allontana sempre più dalle nostre origini culturali. Fra quei mali si accampò persino la presunzione di una superiorità genetica anche se ad essa non può farsi sempre carico dell'egoismo che sconvolge oggi i rapporti nell'ambito di larghe convivenze. Le parole, più durature di ogni metallo, perché partecipi della inconsumabile essenza dello spirito, sono testimonianze autorevoli di una nostra unità antica che coinvolge per la prima volta più saldamente i popoli del Vicino Oriente dove fiorivano le più grandi e più antiche civiltà.
Il millennio che sta per scorrere sul quadrante della storia è destinato a rimescolare le sorti dei popoli. Alle soglie di questa nuova realtà europea, nessuno potrà dissimulare e nascondere l'urgenza dei nuovi e grandi problemi destinati a impegnare la responsabilità di coscienze in grado di recepirli e affrontarli.
[...]
Gli uomini hanno oggi il privilegio di comprendere che la scienza talora è inconsapevolmente crudele e pochi scienziati come Leonardo, e, ai nostri giorni, Ettore Maiorana, Rita Levi Montalcini, sanno scendere dalla giostra della celebrità, in ansia per l'uomo, perché non è sempre facile convertire la dinamite o l'atomo nella luce liberatrice e benefica del genio.
Onoriamo perciò la parola come questa che celebriamo nella sua vicenda creatrice per affermare una sempre più vasta umanità, e dirci che non vi sono privilegi di popoli ma comuni doveri di convivenza e che nessuno si salverà da solo.
(Le origini della cultura europea. Vol. II, Tomo I, pp. V e VII)


SONTAG, SUSAN


Against Interpretation, New York: Farrar, Straus & Giroux 1966.
Contro l'interpretazione, tr. it. Vittorio Capriolo, Milano: Mondadori 1967. Pp. 399.

La lettura psicoanalitica dell'arte - che Sontag critica insieme a quella marxista - fallisce se tende al padroneggiamento dell'espressione. Il lavoro sull'arte vale se ne incrementa la comprensione, cosa che è possibile se lo psicoanalista resiste alla tentazione di utilizzare un'opera, o la vita di un artista, come prova della validità della propria metapsicologia. Lo psicoanalista onesto sa che può proporre una lettura interessante di un romanzo o di una fiaba, come di un sogno, facendo riferimento a qualunque metapsicologia. Il suo lavoro sarà interessante per la sua sensibilità di fronte all'opera e per i nessi con la realtà psichica che farà emergere, non perché la sua teoria di riferimento è più giusta delle altre. Non solo la teoria delle pulsioni è come scrive Freud so zu sagen unsere mythologie (la nostra mitologia, per così dire), ma ogni teoria psicoanalitica. Del resto la storia della scienza ci insegna che ogni teoria scientifica diventa una mitologia quando una nuova teoria la destituisce, come la cosmologia tolemaica dopo il sistema copernicano. Analogamente, quando si afferma una nuova religione essa destituisce le religioni che l'hanno preceduta, e considera false quelle successive. Forse la particolarità della psicoanalisi è che il rapporto con l'inconscio non permette nemmeno un temporaneo accasamento in una teoria, che, mentre si formula, mostra la sua natura di risposta a bisogni che con la verità scientifica non hanno nulla a che fare. Se lo psicoanalista dimentica la natura fluida, topologica, delle sue teorie, e usa i propri strumenti come oggetti concreti, o anche come armi di difesa e di offesa, può provocare una reazione analoga a quella di Jean Baudrillard, che dopo uno scontro con Lacan sarebbe uscito dal Seminaire esclamando: "Meglio il lettino da campo che quello di Lacan".
Against Interpretation, http://www.coldbacon.com/writing/sontag-againstinterpretation.html; ultimo accesso 05/03/17


STROMBOLI, Carolina
Vedi/see: Basile
SUNDERLAND, MARGOT

Raccontare storie aiuta i bambini. Facilitare la crescita psicologica con le favole e l'invenzione; tr. it. L. Cornoldi; Trento: Erickson 2004.

Disegnare le relazioni. Espressione grafica e conoscenza degli altri; tr. it. C. Ferri; Trento: Erickson 2011.




T



Ciò che limita il vero, non è il falso, è l'insignificante.
(René Thom. 1991)
THOM, RENÉ


Stabilité Structurelle et Morphogénèse. Essai d'une Théorie générale des modèles; Paris: InterEditions 1972
Structural Stability and Morphogenesis: An Outline of a General Theory of Models; En. tr. by D. H. Fowler. California (US): W.A. Benjamin Inc. 1975. Pp. 348.
https://www.fermentmagazine.org/Stories/Thom/Predire.pdf
Stabilità strutturale e morfogenesi. Saggio di una teoria generale dei modelli. Trad. it. Antonio Pedrini. Torino: Einaudi 1980. Pp.390.
Modèles mathémathiques de la morphogénèse, Paris: Christian Bourgois 1980;
Modelli matematici della morfogenesi, tr.it. Silvia Costantini; Torino: Einaudi 1985.
Predire n'est pas expliquer. René Thom à la question par Emile Noel. Paris: Edition Eshel 1991. Pp. 175.
René Thom. Interviews with Emile Noël. Translations from the French, of Prédire n'est pas expliquer (To Predict is not to Explain). Conversations about Mathematics, Science, Catastrophe Theory, Semiophysics, and Natural Philosophy. Translated by Roy Lisker. Glossary by Prof. Alain Cherchiner. Edited by S. Peter I. Tsatsanis. https://www.fermentmagazine.org/Stories/Thom/Predire.pdf; ultimo accesso: 29/11/2020.
René Thom: prevedere non è spiegare. A cura di G. De Cecco, G. Del Re, A. Rossi. Traduzione e commento di G. Del Re con la collabroazioen di G. Bonomi.
http://siba-ese.unisalento.it/index.php/quadmat/article/view/7120/6482; ultimo accesso 22/10/2022

Morfologia del semiotico, a cura di P. Fabbri. Roma: Meltemi 2006.

Come si vedrà nel capitolo XIII, la geometria euclidea classica si può considerare come una magia: al prezzo
di una distorsione minima delle apparenze (il punto senza estensione, la retta senza spessore...), il linguaggio puramente formale della geometria descrive adeguatamente la realtà spaziale. In questo senso si potrebbe dire che la geometria è una magia che ha successo. Mi piacerebbe enunciare la reciproca: ogni magia, nella misura in cui ha successo, non è necessariamente una geometria? (René Thom, Stabilità strutturale e morfogenesi, p. x15, n. 4)

Il grande matematico René Thom, medaglia Fields 1958, apre la sua comprensione del problema della realtà, o della conoscenza, agli studiosi di campi diversi dalla matematica, e, se possiamo dirlo, ai matematici stessi. Il successo della sua Teoria delle catastrofi dipendeva dall'illusione che destituendo modelli precedenti Thom fornisse strumenti che li sostituissero fornendo nuove certezze. In realtà il lavoro di Thom - per noi vicino al lavoro psicoanalitico, come alla riflessione della meccanica quantistica - è volto alla presa d'atto della crisi della conoscenza scientifica classica e indica una possibile direzione per procedere. Il testo Predire n'est pas expliquer, esplicita in forma divulgativa questo concetto, evidente quanto difficile da accettare: esso realizza a trecentosessanta gradi quella destituzione dell'illusione di padronanza dell'Io che è al centro dell'eredità freudiana. La rimozione della ferita narcisistica inferta dalla psicoanalisi, terza in ordine di tempo dopo la ferita inferta da Copernico e Galileo, e dopo quella inferta da Charles Darwin, provoca regressioni a ideologie false, ma non possiamo fare altro che sperare - e lavorare in questo senso - che la voce dell'intelletto, per quanto fioca, insista finché non ottiene udienza. Come accade nel lavoro psicoanalitico, deve poter accadere anche nel lavoro della cultura.

Da René Thom è partito il mio interesse per le mappe, perché di una mappa si serve René Thom per illustrare il suo discorso in Predire n'est pas expliquer. L'ìspirazione per questa mappa di fantasia gli viene, come lui stesso dichiara, dalle Carte de tendre secentesche.
E così Fabulando parte da una mappa, la Carta fiabesca della successione, di cui costituisce il punto di partenza e di riferimento al quale si può tornare da ogni fiaba, da ogni nota interpretativa, da ogni angolo di Fabulando.
Come un racconto istituisce un ordine narrabile nella complessità potenzialmente caotica degli eventi, così una mappa fornisce un'immagine di una realtà altrimenti impossibile da cogliere e da percorrere.
Guardare una mappa favorisce la nominazione di cose ed eventi che altrimenti sembrano sottrarsi alla nominazione: l'esempio che proponiamo per questa concettualizzazione immaginativa è il sistema di mappe di fantasia, che ha favorito - e continua a favorire - la nominazione simultanea delle luci del cielo e di quelle dell'anima. Pensiamo all'astrologia, diffusa in tutte le culture del mondo, grembo della scienza astronomica, strumento destituito dall'Illuminismo, già praticato anche da astronomi come Galileo e Keplero - allo stesso tempo astrologi e astronomi.
Senza conoscere la nobile storia dell'astrologia, la sua influenza immensa sull'arte, è impossibile intendere il valore e il senso di questa mappa del cielo e dell'anima: su questo tema si possono vedere Boll, Bezold e Gundel, Storia dell'astrologia, ed E. Garin, Lo zodiaco della vita.

Suggeriamo infine di guardare o sentire alcune carte di fantasia:

Carte de tendre (vedi anche: Madame De Scudéry)
La Carte du tendre, canzone scritta ed eseguita da Georges Moustaki, (su YouTube, ultimo accesso 05/03/17).
La Carte du tendre di Georges Moustaki, tradotta, commentata ed eseguita da David Riondino
(su YouTube, ultimo accesso 05/03/17).

Carte du sens
(da René Thom, Predire n'est pas expliquer)
Carta del senso (c.s., tr. it. nostra)

Carta fiabesca della successione
(da Fabulando, progetto online di C. Chellini e A. Gasparini)




THOMPSON, STITH


The Folktale, New York: Holt Rinehart Winston 1946;
La fiaba nella tradizione popolare,  tr. it. Quirino Maffi, Milano: Il Saggiatore 1967.
Conoscere la fiaba significa anche conoscere la tradizione del suo studio, e questo libro apre alle ricerche che hanno portato agli immensi repertori del folclore consultabili nelle biblioteche più fornite. Aiuta a rendersi conto della diffusione universale dei motivi fiabeschi, della loro molteplicità, dei loro apparentamenti. L'indice del folklore elaborato dalla scuola finlandese nei primi decenni del XX secolo sotto la guida di
è stato integrato da Stith Thompson, dando luogo al monumentale The Types of the Folktale: A Classification and Bibliography di Antti Aarne & Stith Thompson. Helsinki: The Finnish Academy of Science and Letters 1961.
Vedi anche Aarne

Daniele Ferrero, La classificazione delle Fiabe secondo l'Indice Aarne-Thompson
http://www.labirintoermetico.com/03Fiabe/classificazione_fiabe_secondo_indice_aarne_thompson.htm; consultato il 15 dicembre 2010; ultimo accesso 05/03/17.



U





V




VANIN, ADRIANO Vedi Wolff, Karl Felix


VERNANT, JEAN-PIERRE


La mort dans les yeux, Paris: Hachette 1985;
La morte negli occhi. Figure dell'Altro nell'antica Grecia; tr. it. Caterina Saletti, Bologna: Il Mulino 1987


VESELOVSKIJ, Aleksandr Nikolaevič


https://it.wikipedia.org/wiki/Aleksandr_Nikolaevi%C4%8D_Veselovskij


VITALE, SERGIO
Autoritratto in un interno viennese. Sigmnd Freud si racconta. Milano-Udine: Mimesis Edizioni 2018. Pp. 143.

VON FRANZ, MARIE LOUISE


Il femminile nella fiaba, tr. it. Bianca Sagittario e Nadia Neri, Torino: Boringhieri 1983.

Si tratta di un'entrata agevole per comprendere psicoanaliticamente la fiaba nella chiave junghiana, di un libro adatto a chi deve cominciare a legare il senso delle rappresentazioni fiabesche, mitiche e archetipiche, ai sogni e alle vicende personali di donne analizzate dall'Autrice.
L'Autrice ha riveduto il testo, nato da un seminario tenuto all'Istituto C. G. Jung di Zurigo nell'inverno del 1959, della prima edizione, in inglese (Problems of the feminine in Fairytales, Dallas: Spring Publications 1972), sia per l'edizione tedesca (Das Weibliche im Märchen, Stoccarda: Bonz 1977), che per quella francese (La femme dans les contes de fées, Paris: Fontaine de Pierre 1979), che per l'edizione l'italiana, tradotta da Bianca Sagittario e Nadia Neri, Il femminile nella fiaba, Torino: Boringhieri 1983.
Come il testo di Fornari può costituire un ingresso nella fantasmatica kleiniana, questo libro di von Franz lo costituisce per la teoria junghiana sulle fiabe. Legare le figure e le avventure fiabesche agli archetipi, e descriverne le analogie con i sogni e le storie di donne un analisi, insegna a usare la chiave junghiana all'inconscio. Chiave tanto mitica quanto quella kleiniana: usare entrambe le prospettive, e poi rileggere le fiabe con la due prospettive freudiane, della prima e della seconda topica, e magari applicare la teoria lacaniana, allontanerà dalla psicoanalisi chi cerca una verità pseudo-religiosa, mentre avvicinerà i pochi che amano la ricerca scientifica.

VON REZZORI, GREGOR


Der Tod meines Bruders Abel, 1976 C. Bertelsmann Verlag, München, 1976.

La morte di mio fratello Abele; a cura di Andrea Landolfi, con una prefazione di Claudio Magris; Milano: Bompiani 2014; pp. 748.

Ed è stato in quel momento che ho avuto la mia visione. Lei, Mister Brodny, l'americano tipo - e, proprio perché non arrivato laggiù con la Mayflower, tanto più umiliante nello spirito del Nuovo Mondo: un galiziano passato attraverso i pogrom - Lei non se ne stava là seduto a divorare paté de grives, ma un'altra pietanza che si chiama Juropp. Ciò che Lei, dopo averlo generosamente spalmato su pezzetti di pane bianco, infilava tra i suoi denti tenuti in perfetto ordine; ciò su cui chiudeva le Sue labbra abbandonandole al loro indipendente gioco espressivo, mentre Lei si interiorizzava fino a diventare unicamente un essere masticante e deglutente, non era pasticcio di torno, era l'Europa: il suo spirito, la sua anima, la sua illusione; la sua antica sapienza artistica, la sua inesauribile ricchezza di forme, la compenetrazione di tutte le sue forme con il suo spirito, con l'essenza del suo essere. E lei stava divorando tutto questo, dopo che tutto questo era stato perfezionato da Walt Disney, surgelato, avvolto nella plastica, nei colori confetto di un'inserzione di Time & Life. Ah, questa sì era una gozzoviglia! Ho visto palazzi e cattedrali sparire nella Sua bocca, e la  sua bocca chiudersi su di loro contratta in una smorfia di risentimento o di disprezzo, mentre i Suoi denti trituravano. Città intere, più belle ancora di Norimberga, Lei le ha spolverate in un boccone, per esempio Buges, o SIena, o Praga. Attraverso di Lei ho assaporato Paestum ancora nelle paludi e tutta piena di rose selvatiche, ho visto sciogliersi sulla sua lingua un mattino primaverile nel Brabante. Lei ha infilzato con la forchetta la Danza macabra di Lubecca e l'ha smembrata con gusto, e sopra ci ha messo il David di Michelangelo con la testa e le mani troppo grandi (sì, ma che testa! che mani!) e subito appresso un ritratto di donna di Klimt. I sonetti di Shakespeare le hanno solleticato il palato, la facciata di Chartres l'ha ingoiata insieme a tutte le sue misteriose regine e ai suoi angeli, e per finire si è concesso ancora l'ultimo capitoli di Du coté de chez Swann di Proust. Il tutto l'ha accompagnato con un vino che deve il suo colore al sangue di Giordano Bruno e a Spinoza il suo spirito soave e virile. E come se non bastasse, ci si è messa anche la Sua voce di cherubino ad arrampicarsi fino alla soglia della mia coscienza...
Ho dovuto trattenere il respiro e piegarmi in due per non vomitare.
(Pp. 316-317; grassetto nostro)

The Santa Maddalena Foundation Part 1.
[The Foundation was] e
stablished to honour the great novelist and memoirist Gregor von Rezzori. Its aim is to offer a retreat to writers that provides freedom and tranquility for work.
https://www.youtube.com/watch?v=Y6Az-bdn23Q; ultimo accesso: 23/03/17


W








WARBURG INSTITUTE


THE.ICONOGRAPHIC DATABASE. Gods & Myths
https://iconographic.warburg.sas.ac.uk/vpc/VPC_search/subcats.php?cat_1=5&cat_2=167&cat_3=887&
cat_4=1276; ultimo accesso: 21/09/2018

WEIL, SIMONE


Quaderni, volume quarto. A cura e con un saggio di Giancarlo Gaeta. Milano: Adelphi 1993; pp. 623.


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Y



YERUSHALMI, JOSEF HAYIM


Freud's Moses: Judaism Terminable and Interminable, Yale: Yale University Press 1991;
Il Mosè di Freud. Giudaismo terminabile e interminabile, tr. it. Gaspare Bona, Torino: Einaudi 1996.
Libro affascinante sulla psicoanalisi, il racconto, l'identità, su Freud e le sue radici ebraiche.






Z




ZIMMER, HEINRICH


The King and the Corpse. Tales of the Soul's Conquest of the Evil, 1948
online on https://archive.org/details/kingcorpsetaleso0000zimm; ultimo accesso 22/10/2022

Il re e il cadavere. Storie della vittoria dell'anima sul male. Adelphi: Milano, 1983; pp. 347



ZINGERLE, IGNAZ VINCENZ


Gebräuche aus Tirol. Gesammelt und herausgegeben von Ignaz Vincenz Zingerle; Innsbruck: Verlag der Wagner'schen Buchandlung, 1859.
Online su Google books; https://books.google.it/books?id=4v8NAQAAIAAJ&printsec=frontcover&...; ultimo accesso 19/03/17.


ŽIŽEK, SLAVOJ


Avatar: an Exercise in Politically-Correct Ideology; JEP, European Journal of Psychoanalysis, 28/2008; 2010; http://www.psychomedia.it/jep/pages/number28.htm; ultimo accesso, 01/03/17.
Return of the Natives; New Statesman, Published 04 March 2010;
http://www.newstatesman.com/film/2010/03/avatar-reality-love-couple-sex;  ultimo accesso, 01/03/17.

L'esercizio di critica ideologica di Žižek impedisce di vedere la natura regressiva e drammatica della storia di Avatar, che ha interessanti analogie con le fiabe di Cola Pesce e Čian Bolfin. L'attante protagonista passa in un mondo ultraumano - gli abissi marini per Cola pesce, i ghiacciai per
Čian Bolfin,il pianeta Pandora per Jacksully - dove può trovare una sposa regale, grandi tesori, virtù superumane, al prezzo di perdere la sua appartenenza alla sua terra, e al suo tempo.
Pensando ad Avatar come a una fiaba, il reame minacciato di distruzione è il nostro pianeta, che può salvarsi ottenendo il magico minerale che si trova su Pandora. La salvezza viene a Jakesully dalla capacità di trasmigrare su Pandora, lasciando il suo fragile debilitato corpo umano per la forma potente del Na'vi, e lasciando il pianeta Terra al destino di morte che merita a causa della violenza predatrice dei suoi abitanti, guidati da un capitalista e da un colonnello senza scrupoli. Occorre osservare l'aspetto spettrale dei Na'vi, il cui colore blu è l'opposto del rosso e del rosa della vita, i cui corpi hanno poche differenze fra maschi e femmine, giovani e vecchi. La stessa leggerezza, e l'agilità quasi senza limiti che ne consegue, rimanda a creature incorporee, quindi vicine al regno dei morti. Per i mortali che abitano la terra l'ultramondano è il regno dei morti, infero o paradisiaco.
 L'Osservatore Romano mette in guardia dalla femminilizzazione della divinità: il mito contemporaneo, new-age e ideologicamente ecologistico, di una terra/madre buona con chi la rispetta e cattiva con chi le fa violenza, ha a che fare con la realtà psichica ma può diventare un delirio se applicato alla natura concreta. I maremoti, le malattie, gli tsunami, nonostante tutti i tentativi di antropomorfizzarli, non sembrano fare distinzioni fra le loro vittime, ed esistevano ben prima del problema dell'inquinamento.
La natura regressiva di Avatar è chiara se si pensa che tocca all'abitante della Terra, al marine americano Jake Sully, di essere colonizzato alla fine dai 'primitivi' Na'vi: assume definitivamente il loro aspetto, ne diviene sovrano conquistando il potere secondo il loro mito, cavalcando Toruk Makto, come l'avo della protagonista, e non si preoccupa di lasciare il suo, e nostro, pianeta a un destino di morte.
Il successo del film potrebbe rappresentare una regressione che attesta il fallimento del mito eroico fallocentrico e colonizzatore, impotente di fronte al terrorismo, all'inquinamento, alle nuove crisi economiche. (Postato il 15.12.10)

Variations Wagner, Caen: Nous 2010.
Variazioni Wagner; traduzione, introduzione e note di Fabio Francescato. Asterios Editore: Trieste 2010. Pp. 168.
Le pp. 1-50, comprendenti l'Introduzione e parte del primo capitolo, "Perché dobbiamo salvare Wagner" sono disponibili online:
http://www.asterios.it/sites/default/files/Variazioni%20Wagner%20pagine%203-50.pdf; ultimo accesso: 24/08/20


ZOTENBERG, HERMANN

Notice sur quelques manuscrits des Mille et une nuits et la traduction de Galland, par M. H. Zotenberg"; en: Notices et extraits des manuscrits de la Bibliothèque Nationale et autres bibliothèques. Tome vingt-huitième. Première partie. Paris: Imprimerie Nationale 1887. pp. 167-320. Internet Archive; https://archive.org/stream/noticesetextrai07manugoog/noticesetextrai07manugoog_djvu.txt; ultimo accesso: 19/08/15.
 


https://iconographic.warburg.sas.ac.uk/vpc/VPC_search/subcats.php?cat_1=5&cat_2=167&cat_3=887&cat_4=1276


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Ultima revisione14/06/2024